Dopo l'ennesimo tragico caso di violenza sessuale (a Roma nel giorno di Capodanno) è iniziato il consueto balletto di dichiarazioni sdegnate dei politici, tutte contro i magistrati che, dopo aver arrestato e fatto confessare il colpevole, dopo 48 ore lo hanno scarcerato e mandato agli arresti domiciilari.
Colpisce il tono "da bar" di questi nostri aurei rappresentanti, inclini alla forca e a dimenticare le infinite esigenze di tutela garantista, invocate invece a gran voce quando a essere "pizzicato" è uno di loro. In questo caso, invece, a finire nella rete è uno fuori dal giro che conta.
Come è sempre successo in passato, è probabile che il ministro avvierà un ispezione, per guadagnarsi i titoli dei giornali e accreditarsi come il vero tutore dell'ordine pubblico, e col tempo, quando i giornali non avranno più il tempo di occuparsene, verrà fuori che i magistrati non hanno fatto altro che applicare la legge.
Nel caso specifico la legge prevede la custodia in carcere solo se ciò è serve a non distruggere le prove, se c'è il pericolo di fuga o di reiterazione del reato. Tutte condizioni che, stando alle dichiarazioni del procuratore di Roma, i magistrati non hanno riscontrato, dal momento che il colpevole ha confessato e le altre esigenze probatorie possono essere salvaguardate con l'obbligo di restare a casa.
24 commenti:
In questo caso, come in altri, i mezzi di comunicazione hanno una grande responsabilità nella formazione dell'opinione pubblica.
Perché, a seguito del modo in cui vengono presentate le notizie al riguardo, tutti si chiedono se sia giusto che uno stupratore "torni a casa" e se il magistrato non sia stato lassista.
Come dici tu, "quando i giornali non avranno più il tempo di occuparsene, verrà fuori che i magistrati non hanno fatto altro che applicare la legge."
Ed eccoci così "al padre di tutti i problemi": chi detiene i mezzi d'informazione "fa" (=costruisce) l'opinione pubblica e, di conseguenza, convoglia il consenso.
@MIk (comunicazione di servizio):
Il sistema di dove mi trovo non mi permette più di accedere al tuo blog. Ci hai messo qualche virus, filmato, diavoleria che la ditta non accetta ?
Ma solo al mio? Non vorrei ci fosse qualche parola chiave, tra i miei post, che fa scattare una sorta di censura da parte del sistema... o potrebbe trattarsi del player musicale.
Hai ragione Antonio: la gente ne capisce poco, e chi governa fa finta di saperne ancora meno. Però non capisco: se uno ha violentato una volta, non c'è pericolo che ci abbia preso gusto e lo faccia di nuovo? Come si fa a stabilire che non può reiterare il reato?
Nel caso specifico, il magistrato ha dichiarato che non c'era il pericolo di reiterazione dal momento che è stata disposta la custodia agli arresti domiciliari.
La cosa disgustosa è rappresentata dai suoi amici che sotto casa sono andati con degli striscioni per incoraggiarlo...
@MIK:
Sarà quello, perché la quarta d. si apre regolarmente.
L'hai messo da poco?
(Fino a ieri l'altro funzionava regolarmente)
@Mik:
Ha funzionato per un commento. Poi basta? Ma che è, la freccia dei carabinieri?
In compenso nella civilissima Gran Bretagna (notizia di ieri del Corriere.it) un calciatore del City è stato accusato di stupro, lui nega e il sistema giudiziario consente che sia libero su cauzione. In questo caso non c'è stata alcuna confessione, il calciatore è libero (non agli arresti domiciliari) e quindi, se colpevole, ha tutte le possibilità di inquinare le eventuali prove. Che ne pensano i sudditi di Sua maestà?
Antonio, ma tu hai lo stesso problema di Angelo?
Il player l'ho messo da 4 giorni...
No. Ma forse non ben capito. Quale sarebbe la pagina che Angelo non riesce a vedere ?
Se ho ben compreso, la pagina iniziale.
nb tra i politici critici del provvedimento del giudice vi è anche Violante (ex magistrato, tra l'altro, nella Torino degli anni di piombo).
nb nb
non è che tutto ciò che sentenziano i giudici è per definizione una giusta e corretta applicazione della legge; il fatto stesso che siano previste forme di impugnazione e se del caso riforme delle decisioni adottate da altri giudici, significa che "l'errore" è insito nell'attività giurisdizionale.
il fatto poi che i politici siano un giorno giustizialisti ed un altro giorno garantisti non deve portare a vedere i giudici ed i magistrati in genere come una casta di duri e puri che applicano la legge (catanzaro docet)
L'unica giustizia perfetta è, per chi ci crede, quella divina.
Al livello terreno, dobbiamo accontentarci.
E quello che di meglio ha elaborato la civiltà a questo proposito è affidare la giustizia a persone autonome dal potere politico.
Ognuna di queste può ovviamente sbagliare, ma le verifiche, i gradi di giudizio, i controesami, gli avvocati, etc. servono proprio a minimizzare i rischi.
L'idea che a "erogare" giustizia sia una maggioranza di politici francamente fa inorridire.
Per Mik: no, nessun problema.
@Mik:
Il problema è originato dal fatto che "il posto dove mi trovo" prevede un filtro anti-filmati ed, evidentemente, anche anti-players.
Ovviamente, il problema non si pone a casa dove, col Mac, funziona tutto alla perfezione.
@Mik:
Oggi funziona. L'hai tolto?
Tolto!
@Mik: Grazie.
@Antonio: Scusa per l'uso "privato" del mezzo pubblico.
@ Angelo: prego, è un piacere. Quando qualcuno mi fa la cortesia e l'onore di commentare i miei post, e non ha l'ardire di aggiungere a sproposito anche commenti personali sulla mia persona (del genere: mi hai deluso, sei un nazista, sei arretrato...), non vedo perchè non dovrei agevolarlo.
Per chi non lo sa la regola della custodia cautelare in carcere è residuale e deve essere proporzionata alle esigenze cautelari (pericolo di fuga, inq. prove, reiteraz. reato). Per inciso i domiciliari non sono una passeggiata (non puoi parlare con nessuno, la polizia viene all'improvviso a qualunque ora a controllare, etc.).
E' ovvio che i domiciliari sono più che sufficienti in un caso del genere(se scappa lo beccano subito, ha confessato, per rifarlo bisogna che una ragazza vada a casa sua). Quello che mi pare più interessante è segnalare che tutto ciò i politici lo sanno (almeno lo sanno quelli dello staff).
La verità è che la destra coltiva e fomenta la paura:
ho sentito Alemanno al tg rivendicare la "certezza della pena" per lo stupratore (ma non è "pena" perchè non c'è ancora condanna); il leghista Cota ha dovuto essere più tecnico (Travaglio era lì) ed ha detto che il Giudice avrebbe potuto metterlo in carcere per evitare che lo rifacesse (ma dove? a casa sua?).
E' un dibattito assurdo! L'informazione è sempre più manipolata!
Toni
L'informazione è manipolata, e nessuno dell'opposizione fa alcunché per "svelarla".
@Mik:
Ricambio: come nazista sei molto gentile! :-)
E non hai ancora visto come tratto le vecchiette indifese...
Posta un commento