Dunque, se ho capito bene, con la riforma del mercato del lavoro
presentata dal governo Monti, un datore di lavoro, se vuole liberarsi di
un lavoratore che gli sta sulle scatole, o perché è un costoso anziano
da sostituire con un più malleabile giovane, può camuffare la cosa come
licenziamento per motivi economici.
Per esempio, può mentire, dichiarando che intende cessare la produzione
di un certo bene e chiudere il reparto in cui lavora. L'unica accortezza
che deve adottare è quella di non fare apparire il licenziamento come
dettato da intento discriminatorio (per motivi politici, o sindacali,
etc.).
Dovrà poi attendere il ricorso del lavoratore e il pronunciamento del
giudice, e infine se la caverà con un indennizzo di 27 stipendi, al
massimo.
(In assenza di questa grande riforma sarebbe costretto a reintegrare il lavoratore).
5 commenti:
Hai capito benissimo.
Volendo può manovrare il bilancio per liberarsi di più lavoratori...
Nell'ABC montiano la B sta proprio nel mezzo ..... e da noi quando ti mettono nel mezzo vuol dire ti stanno facendo fesso senza che tu te ne accorga ..... sigh!! Povero Bersani ..... e che brutta fine per il PD (Partito Diviso/Deriso ..... fate voi ....)
Aspettavo questo post per poter sfogare la mia indignazione. I tassisti ed i banchieri possono vivere di rendita, i lavoratori dipendenti, no.
Il licenziamento non è l'unico modo per alleggerire il costo del lavoro, come dimostrano ampiamente i contratti di alcune categorie sottoscritti negli ultimi anni (come ad esempio quello dei bancari).
Quindi, per prudenza, sarebbe opportuno convertirsi tutti a una qualche religione minoritaria (in Italia), farsi molte lampade per farsi scambiare per tunisini, o essere sempre incinte (tipo Sofia Loren per non andare in galera)...vedi alla fine una soluzione si trova sempre.
Adesso finalmente Walmart potrà aprire anche in Italia!
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