L'ingerenza della politica nella sanità è tale che in molti ospedali specie nel mezzogiorno, come dicono le testimonianze che stanno raccogliendo i magistrati nelle inchieste sulla malasanità in Calabria, anche i medici sono di nomina politica.
Nonostante il conseguente degrado della qualità del servizio sanitario, gli elettori non sembrano trovare la spinta per sanzionare politicamente gli amministratori. Un recente disegno di legge del (fu?) Governo propone(va?) di limitare la discrezionalità degli amministratori locali a rose di nomi in possesso di requisiti tecnici oggettivi.
Apriti cielo! Le regioni hanno protestato gridando allo scandalo... non tollerano che qualcuno osi intaccare il loro orticello.
Chi vuole approfondire può leggere questo articolo de Lavoce.info, oppure questo articolo di Gian Antonio Stella dal titolo eloquente "Primari con la tessera".
Ho ragione di credere che la realtà, soprattutto in Sicilia, sia molto peggiore di quanto pubblicato sui giornali.
RispondiEliminaPerché la presenza di personale non qualificato, ma assunto "per un qualche motivo" (ad esempio per segnalazione via pizzino) si verifica anche ai più bassi livelli dell'organico (ad es.: infermieri).