Quando leggo le prese di posizione di politici, imprenditori, sindacalisti non posso fare a meno di decodificarle" in termine di vantaggi, prestigio e potere. Quasi nessuno appare sinceramente ispirato dalla voglia di migliorare disinteressatamente il mondo.
Ci stiamo ormai arrendendo all'idea che a muovere le cose sono gli interessi personali, e ci rimane la segreta speranza che (forse) la composizione di questi contrastanti interessi possa migliorare il benessere collettivo.
Una delle poche voci nella quale ogni tanto (dico: ogni tanto) mi è difficile riconoscere pregiudizi interessati è però quella della Chiesa, nonostante possa non essere d'accorso nel merito con le sue tesi.
Mi riferisco a temi come l'aborto, la fecondazione assistita, la condanna della guerra e, da ultimo, la recente proposta di dare la cittadinanza a ogni figlio di immigrati nato in Italia.
Ahi, Ahi! Sei entrato in un terreno molto pericoloso, pieno zeppo di mine. Allora da dove comincio? Quella vecchia pazza di Ratzy è la nostra vera presidente del consiglio ed anche della repubblica. Questo è il primo problema. Tutti i ns. politici sono sempre pronti a leccargli il c...
RispondiElimina(e sono certo che a lui non dispiace). Non credo di essere blasfemo scrivendo questo e chiedo scusa a coloro a cui posso urtare la sensibilità, ma io credo che la vera blasfemia sia proprio la chiesa cattolica romana che da sempre ha rivoltato a proprio vantaggio i principi del cristianesimo per soggiogare i popoli ed imporre il prorio potere.
Altre mie manifestazioni affettuose verso la chiesa cattolica le ho già espresse in precedenti post. L'uomo è nato libero. Libero di scegliere. L'uomo ha i propri principi morali, sa cosa è bene e cosa è male, ma spesso sbaglia, e non sono le leggi degli uomini o quelle del papa (in quanto non uomo, nè donna..una via di mezzo insomma) a fermarlo.
E comunque dare la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia significa avere un giorno qualche 8 per mille in più.
RispondiEliminaSono tutti uguali Anto'!
Bravo Virus! A parte l'idea della cittadinanza, che mi sembra ottima, la chiesa ha sempre dimostrato nelle sue proposte il proprio interesse peloso... Particolarmente infausto e pernicioso mi sembra tale interesse in questo periodo, con "quella vecchia pazza di Ratzy"...
RispondiEliminaE' chiaro che la Chiesa, nella sua storia bimillenaria, ha avuto tanti meriti, ma essendo fatta da uomini ha anche a suo carico tante, tantissime macchie (basta citare le crociate).
RispondiEliminaL'attuale "dirigenza" ecclesiastica si sta caratterizzando per il pervicace intendimento di riportare le lancette dell'orologio a qualche secolo fa, cercando di controllare l'evoluzione della società. Il risultato principale è stato che si sono create sempre più gravi fratture tra la chiesa e la società. Ma i problemi maggiori li abbiamo noi in Italia, perché il Papa da sempre ha una strana convinzione che siccome risiede sostanzialmente in Italia, deve poter controllare in maniera pesante la politica italiana e le sue scelte, in quelunque campo. Ha provato a fare la stessa cosa con la Spagna, ma lì il Governo attuale ha mostrato una forte autonomia ed è andato avanti per la propria strada, interpretando il proprio ruolo di Governo laico e progressista (come richiesto dagli elettori). I Governi italiani, invece, in certe scelte somigliano a quei governi teocratici che, se operano nei paesi a religione musulmana (come l'Iran), non esitiamo a condannare pesantemente. E purtroppo poco cambia se la coalizione al potere in Italia è di destra o di sinistra, perché in ogni caso ci sarà sempre una frangia teocratica in qualunque governo italiano che riesce a imporre le proprie condizioni in tutte le scelte etiche, e non solo in quelle.
caspita che discussione impegnata!
RispondiEliminadai controllori dell'amat ai controllori del pensiero e della politica italiota
Virus, saranno pure tutti uguali, ma ammiro - per fare un esempio - la testarda ostinazione della Chiesa nel propugnare l'idea idiota dell'astinenza come efficace metodo contraccettivo.
RispondiEliminaE dietro la difesa a tutti i costi dell'istituzione della famiglia, contro le potenziali evoluzioni verso "patti" di diversa natura, cosa mai si potrebbe nascondere ?
Resta purtroppo vero, come già detto anche da Josh71, che i nostri rappresentanti fanno a gara per scodinzolare di fronte alla "vecchia pazza" (oggi anche Veltroni, ma lui vuole fare il papa laico...)
Cosa si potrà nascondere?
RispondiEliminaLa Verità!
Il Walter è a capo di un partito che nasce anche dalla Margherita, che a sua volta nasceva anche dal Partito Popolare. Dunque, non può comportarsi diversamente.
RispondiEliminaE' pure sindaco di Roma ed il mondo sa che "il Papa è a Roma" (e non a Città del Vaticano).
Chi fa politica deve tenere in considerazione questi fatti.
Riguardo alla forza della Chiesa, credo che si alimenti anche dalla debolezza della Politica Italiana.
Di tutta la Politica, anche di quella che si fa "dal basso", come dimostra ampiamente la storia della Sapienza (dove si è fornita la spalla a Ratz per farsi martire!)
D'accordo, la Chiesa non sempre ha secondi fini, spesso dietro alle sue scelte non c'è il vile denaro o il desiderio di potere, ma la volontà di IMPORRE i suoi valori a tutti. Ma anche questo è un fatto grave che andrebbe osteggiato. In uno stato laico la chiesa non dovrebbe imporre i suoi valori e la politica dovrebbe fare le sue scelte in modo laico e in base a valori laici.
RispondiEliminaDare diritti a chi vuole convivere non significa toglierne a chi sceglie il modello classico di famiglia propugnato dalla chiesa.
Permettere di divorziare più celermente non significa distruggere la famiglia, come invece afferma la chiesa. Che senso ha obbligare due persone, che non si sopportano più, a restare legate sulla carta per svariati anni, in attesa che arrivi la sentenza di divorzio; è questa la famiglia che vuole la chiesa, una famiglia basata sull'ipocrisia e sulle lungaggini burocratiche?
Mi fermo qui, ma di esempi di intromissione pesante della chiesa nelle scelte politiche italiane ce ne sarebbero tanti altri.