Tra le condizioni che Veltroni ha posto a Di Pietro per l'apparentamento tra le liste del Partito Democratico e quelle di Italia dei Valori c'è il veto alla candidatura di De Magistris.
Potrei convenire sull'inopportunità di questa candidatura per l'ombra di "partigianeria" che proietta su tutto il lavoro svolto finora dal pm, ma qui si è trattato proprio di un veto ad personam.
Mi piacerebbe sapere quali sono le motivazioni.
AGGIORNAMENTO.
Sul sito di Di Pietro leggo che la notizia (del Corriere della Sera) sarebbe tutta una balla. Di Pietro dice di avere offerto nei giorni scorsi la candidatura a De Magistris, il quale ha cortesemente declinato.
(Così va bene)
E, dunque, l'archivio del Corriere della Sera conterrà anche notizie false e tendenziose?
RispondiEliminaLa domanda - provocatoria - serve a chiarire che NON BASTA CHE SIA PUBBLICATA SUL CORRIERE PERCHE' SIA UNA NOTIZIA!
Lo stesso vale per gli altri giornali, naturalmente. E' sempre necessaria la valutazione critica del lettore.
In effetti non avevo notato la curiosa sequenza di post.
RispondiEliminaUna volta si diceva "lo dice l'Unità !".
...e si risparmiava un sacco di tempo...
RispondiEliminaIn che senso ?
RispondiEliminaNon si impiegava tempo per interpretare quel che era scritto: lo si dava per certo ("lo dice l'Unità!").
RispondiEliminaCerto, così facendo si era soggetti "passivi" dell'informazione e ti potevano far credere qualsiasi cosa (un po' come fa oggi Emilio Fede con la Casalinga di Voghera).
Sull'argomento c'è un bel racconto di Sciascia: "La Morte di Stalin" nel libro "Gli Zii di Sicilia" (1958!).
Non me lo ricordo. Riprenderò il libro. Mi hai incuriosito.
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