lunedì 31 marzo 2008

Si allarga il divario.



Ecco la terza sintesi delle previsioni formulate dai nostri "esperti".
Nonostante gli sforzi di Walter per risalire la china il divario torna ad allargarsi (6,3%), superando il massimo toccato nella prima sessione.
L'apparentamento Pd-Idv cresce infatti di mezzo punto, ma per il PdL l'aumento è più marcato (0,9%).
La polarizzazione verso i partiti maggiori (effetto del voto utile) danneggia gli estremi e il centro di Casini.


12 commenti:

  1. Ho visto la puntata di Annozero con Casini e Franceschini.
    Se da quel confronto avessi dovuto scegliere il premier, avrei scelto Casini.
    Idee più chiare e coerenti contro tutti i "ma anche" del "PiDdino". Non credo che Franceschini abbia ben chiare le idee di Veltroni o comunque non è nelle condizioni di saperle esporre.
    Ho visto la conferenza stampa di Berlusconi e Veltroni. Silvio è Silvio.
    Ho visto Grillo a Palermo. La sua è istigazione alla politica e non certo antipolitica.
    Ho visto cose che voi umani non riuscite nemmeno ad immaginare.

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  2. Idee chiare e coerenti ?
    Quello che ha votato la legge elettorale e ora ne dice peste e corna ? Quello che ora scopre il valore del "merito" ? Quello che vuole premiare "le famiglie" ?

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  3. Si proprio lui.
    Se vogliamo cominciare il gioco di "chi era chi" sono pronto. O questa ventanta di "nuova politica" ti ha offuscato la mente?

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  4. Se proprio vogliamo parlare di chi ha scoperto il valore del merito ma che a livello comunale continua a difendere l'assistenzialismo (vedi difesa a oltranza di tutte le richieste degli LSU) dobbiamo riferirci anche al caro Uolter, e ve lo dice, a malincuore, un Veltroniano doc. Purtroppo in campagna elettorale tutti cercano di inventarsi una verginità che nessuno ha, sicuramente neppure i grillini.

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  5. @Antonio: inoltre dal test che hai fatto risulta chiaramente che sei dell'Udc, quindi non rinnegare il tuo partito!

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  6. L'UDC è "di Casini" in Italia, mentre è "di Cuffaro" in Sicilia.

    Tra l'altro, i voti siciliani sono determinanti per la sopravvivenza stessa dell'UDC a livello nazionale. Questo spiega perchè il Casini suddetto ogni due dichiarazioni ne impieghi una per difendere Cuffaro.

    Infine, siamo sicuri che, dopo le elezioni il Casini medesimo non si ri-allei con SB? Proprio durante la conf.stampa "formato Jacobelli" il Silvio ha detto (salvo smentita) che le porte per l'UDC sono "spalancate" (testuale).

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  7. Ma Casini continua a insistere che lui non si alleerà più con Silvio. Per quello che possono valere le sue parole ...

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  8. Casomai... cannoli per tutti!!!

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  9. Dal programma del PD:
    "Il Governo del PD promuove il riconoscimento giuridico dei diritti, prerogative e facoltà delle persone stabilmente conviventi, indipendentemente dal
    loro orientamento sessuale."

    Dichiarazione di un esponente del PD:
    «Non voterò nessuna normativa giuridica a tutela delle coppie gay» ha detto la senatrice Paola Binetti, ribadendo la sua posizione sulle Unioni civili e sottolineando l'importanza della difesa della eterosessualità. (Ecotv)

    Dunque i "ma anche" cominciano a far sentire la loro voce. Quindi quando Wa(l)ter ha sostenuto che la diversità di opinioni e di culture dentro il PD è una ricchezza purchè il programma sia accettato è in realtà una grandissima minchiata!!
    Ed abbiamo appena cominciato.
    Si potrà cambiare veramente in questo paese quando non si avrà più la frenesia di sparare cazzate pur di apparire sui giornali ed avere un'intervista televisiva.
    Si stava meglio quando si stava peggio!!

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  10. Mi piacerebbe vedere Valter alla prova dei fatti, come Primo Ministro. Solo in quel caso si potrebbe capire se avrebbe la capacità di fare rigare dritto i suoi dissidenti interni e fare così veramente applicare il programma del Partito, sottoscritto da tutti, compreso Di Pietro.
    Ma chissà se questa prova la vivremo mai!

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  11. Siamo arrivati a questo punto perché circa 15 anni fa un tizio con notevoli interessi economici, spaventato dal crollo di un sistema di potere, decise di colmare il vuoto che si stava creando ed utilizzò da quel momento in poi l'arma mediatica.

    In parole molto povere, inventò un nuovo modo di fare politica basato su "sparare cazzate pur di apparire sui giornali" ed in tv e soprattutto pur di coinvolgere i cittadini - diciamo così - meno acculturati.

    Detto questo, è vero che nel PD - non essendo tutti stipendiati dal capo - ciascuno può pensare e dire una cosa diversa, ma una qualità del leader sta proprio nel sintetizzare tutto ciò e realizzarlo seguendo un programma stabilito. Un'altra importantissima qualità (complementare) è quella di fornire un orizzonte, un obiettivo, un sogno da perseguire.

    Walter V, nella sua esperienza come Sindaco di Roma, c'è riuscito.
    E mediava su un arco di posizioni ben più vasto di quello presente nel PD.

    Un'ultima cosa: dall'altra parte, considerando gli apparentamenti, le posizioni diverse sono molto più variegate.

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