L'Istat ha recentemente pubblicato le Statistiche Ambientali 2008. Tra le tantissime tavole di dati ci sono anche i risultati delle rilevazioni delle centraline localizzate in vari punti del territorio nazionale sulla presenza di sostanze inquinanti nell'aria.
E' disponibile un dettaglio per singola centralina, e questo ci consente di farci un'idea sulla qualità dell'aria che respiriamo nei quartieri dove viviamo.
Questi sono i grafici relativi alle centraline localizzate nelle città di Palermo e Cagliari. Si tratta di dati medi orari negli anni 2005 e 2006. Ogni grafico riporta le concentrazioni nei vari quartieri di ognuna delle principali sostanze inquinanti presenti nell'aria.
Il biossido di zolfo (SO2) è un gas incolore, dall’odore pungente e irritante. Si forma nel processo di combustione per ossidazione dello zolfo presente nei combustibili solidi e liquidi (carbone, olio combustibile, gasolio). È un gas irritante per gli occhi e per il tratto superiore delle vie respiratorie a basse concentrazioni, mentre a concentrazioni superiori può dar luogo a irritazioni delle mucose nasali, bronchiti e malattie polmonari.
Il biossido di azoto (NO2) è un gas di colore rosso bruno, di odore pungente e altamente tossico. È un gas irritante per l’apparato respiratorio e per gli occhi, può causare bronchiti, edemi polmonari e decesso. Contribuisce alla formazione dello smog fotochimico, come precursore dell’ozono troposferico, e contribuisce, trasformandosi in acido nitrico, al fenomeno delle “piogge acide”.
Il benzene (C6H6) è il più semplice dei composti organici aromatici. A temperatura ambiente volatilizza facilmente, è scarsamente solubile in acqua e miscibile invece con composti organici come alcool, cloroformio e tetracloruro di carbonio. L’esposizione cronica al benzene provoca danni ematologici (come ad esempio le anemie), genetici (alterazioni geniche e cromosomiche) ed effetto oncogeno. Studi epidemiologici hanno dimostrato chiaramente l’associazione tra esposizione al benzene e patologie di tipo leucemico, nonché l’interazione tra i prodotti metabolici del benzene e il DNA, con effetti mutageni e teratogeni.
La sigla PM10 identifica materiale presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro è uguale od inferiore a 10 μ, ovvero 10 millesimi di millimetro. Trattasi di polvere inalabile ovvero in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore (naso e laringe). Le particelle di dimensioni maggiori provocano effetti di irritazione ed infiammazione del tratto superiore delle vie aeree, quelle, invece, di diametro inferiore (inferiori a 5-6 μ) possono causare ed aggravare malattie respiratorie nonché indurre formazioni neoplastiche.
L’ozono (O3) è un gas altamente reattivo, di odore pungente e ad elevate concentrazioni di colore blu, dotato di un elevato potere ossidante. Concentrazioni relativamente basse di ozono provocano effetti quali irritazioni alla gola ed alle vie respiratorie e bruciore agli occhi; concentrazioni superiori possono portare alterazioni delle funzioni respiratorie ed aumento della frequenza degli attacchi asmatici. Esso è anche responsabile di danni alla vegetazione ed ai raccolti, con la scomparsa di alcune specie arboree dalle aree urbane.
Mi pare che stiamo messi più o meno uguali: ma forse a Cagliari dovrebbero esserci meno mezzi in circolazione. Anzi, dai dati palermitani si evince che al Cep e a Boccadifalco l'aria che si respira sia meno schifosa di quella in altre zone. Non per niente, da signorino abitavo al Cep (adesso San Giovanni Apostolo).
RispondiEliminaVisto che sono dati che si riferiscono al 2005-2006, si tratta dell'aria che ABBIAMO RESPIRATO.
RispondiEliminaQuella che STIAMO RESPIRANDO oggi sarà migliore o peggiore?
Certamente migliore, visto che a p.zza Castelnuovo è stato istallato un chiosco per la purificazione dell'aria!!!
Ti riferisci a quella specie di maxi-serra che è stata messa sotto sequestro ?
RispondiEliminaAhhh ecco perché l'hanno sequestrata! Perché conteneva aria pura, incompatibile con quella della città.
Antonio, ma la maxiserra non era la casa di Babbo Natale (abusiva, sembra) che è stata sequestrata? La notizia è giunta anche a noi a Milano...
RispondiEliminaEffettivamente La serra serve a custodire le spoglie dei lavori di costruzione della casetta (sic!) di Babbo Natale ed è stata sequestrata per mancanza di autorizzazione (ri-sic!).
RispondiEliminaIl chiosco purificatore (e non sto scherzando) si trova nel lato della piazza da cui si origina la via Dante, quasi di fronte alla fermata degli autobus. E' di colore verde scuro e di fattezze vagamente liberty.
Esso provvede alla cattura dell'aria "sporca" per un raggio di 500m., alla sua "pulitura" ed alla restituzione di aria "pulita".
Leggere per credere (?!):
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/27/centrale-mangiapolveri-al-politeama.html
A proposito della maxi-serra, visto che resterà li per alcuni mesi o anni (si presume), potremmo lanciare un concorso di idee sul suo utilizzo ex-post.
RispondiEliminaCioè, quando la struttura sarà finalmente dissequestrata, il Natale sarà irrimediabilmente trascorso. Le centinaia di pargoletti vogliosi di foto a pagamento con Babbo Natale avranno trovato lenimento alla delusione abbuffandosi di regali natalizi.
Dunque, della serra che ne facciamo? Io proporrei un rettilario: coccodrilli, iguana, serpi e serpenti, a ben cercare, a Palermo non mancano. Tutto sta a concentrarli là sotto e far pagare il biglietto per vederli. OK?
Immagino che sotto il sole di agosto, in una bella giornata sciroccosa, i rettili moriranno arrostiti, e potranno essere venduti a qualche ristorante cinese della zona... potremmo invece usarlo per farci una panelleria.
RispondiEliminaSe muoiono, meglio: potremmo viaggiare verso la normalità.
RispondiElimina;-)