Tutti rimanevano insieme a bocca aperta ad ammirare le evoluzioni di acrobati e giocolieri, il volo di mongolfiere a forma di luna o di serpente. Palermo si mostrava al mondo come una città che voleva crescere ed emanciparsi dalla mafia-peste.
C'è stato un tempo nel quale la festa della patrona ne onorava il nome: Rosalia, "La Rosa che Unisce".
(di Angelo Furnari)
Complimenti Angelo per il bel post. Quegli anni purtroppo sono soltanto un lontano ricordo. Oggi il sindaco (volutamente scritto con la s minuscola) ha paura di farsi vedere dalla cittadinanza e per il secondo anno consecutivo non parteciperà alla processione di Santa Rosalia. Quale affronto più grande può esserci per la città e la sua Santa Patrona?
RispondiEliminaChe emozione rivivere quei momenti!
RispondiEliminaQual è il brano che fa da colonna sonora ?
Ringrazio Antonio per avere "aggiustato" il testo, rendendolo molto più agile ed incisivo.
RispondiEliminaPer evitare di apparire come uno che vive di ricordi, segnalo che quelle fantastiche edizioni del festino furono realizzate da Valerio Festi e Monica Maimone, esperti a livello internazionale di feste del genere.
Esperti veri (mica sedicenti come l'attuale consulente Daverio), che tutt'ora realizzano prestigiosi spettacoli teatrali itineranti:
http://www.studiofesti.com/
Quanto alla musica, non conosco il brano del corteo e, finora, non sono riuscito a trovare riferimenti.
Invece, il brano all'inizio dei giochi pirotecnici è l'Inno alla Gioia (appunto!) dalla nona di Beethoven.
Però, se qualcuno fa un salto alla Biblioteca Comunale (o a quella Regionale), può trovare notizie su quel festino in questo libro:
RispondiEliminaCittà di Palermo, Assessorato alla Cultura (a cura di), Il festino di Santa Rosalia 1995-1997, Grafiche Renna S.p.A.