In un paese serio sarebbe uno scandalo. Nel nostro staterello la cosa non esce dal confine delle notiziole curiose e dell'indignazione online. La notizia è questa: tra le domande contenute nei test d'ingresso al corso di laurea in professioni sanitarie dell'università La Sapienza di Roma, c'era:
"Nei pressi del noto Liceo Tacito di Roma si trova la "grattachecca di Sora Maria", molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare quali sono i gusti tipici serviti?
- Menta,
- limone,
- amarena,
- cioccolato...".
Scontate le reazioni indignate su Facebook. Meno scontata, ma sconcertante la risposta del rettore Luigi Frati, interpellato da un giornalista:
"Alla domanda sulla grattachecca avrebbe saputo rispondere anche un coglione".
I blog più acuti non hanno mancato di sottolineare la classe di risposte come questa, classe "degna di un premier (un premier nostrano, ovviamente)", prevedendo, per il futuro, "anche qualche quesito sul figlio di Briatore o sulle misure di Belen".
Questo professore universitario, d'altra parte, aveva già avuto in passato altre occasioni per sfoggiare tutta la sua classe, come per esempio nel corso di quest'intervista con Antonello Caporale su Repubblica a proposito delle accuse di nepotismo per l'assunzione all'Università della moglie, della figlia e del figlio ("E il merito, ahò il merito dove lo metti?").
La percentuale di "coglioni" che hanno risposto esattamente pare abbia superato di poco la metà.
RispondiEliminaE' un compito improbo fare il rettore: si tolgono risorse alla comunità e si privatizza il diritto a dire cazzate. Ma il pubblico applaude, ridendo sommessamente: dov'è allora la verità?
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