Me lo dovevo aspettare. Con questa sinistra afona, incapace di pensare in grande e alla perenne rincorsa dei temi imposti dalla destra, la vera politica la fanno i cosiddetti tecnici, gli "estranei" alla nomenclatura.
Era già successo con Soru, alla trasmissione Ballarò. Oggi lo ha ripetuto Padoa Schioppa: "le tasse sono bellissime, "un modo civilissimo di contribuire insieme al pagamento di beni indispensabili come la sicurezza, come la sfera dell'ambiente, l'insegnamento, la salute, le stesse pensioni, in parte. Poi - spiega - ci puo' essere insoddisfazione sulla qualita' dei servizi che si ricevono in cambio, ma non ci puo' essere un'insoddisfazione di principio sul fatto che le tasse esistano e si debbano pagare".
Pensare alle tasse come un peso opprimente di cui liberarsi significa restare intrappolati nel modo di pensare della destra che, grazie al sapiente uso dei mezzi di informazione e delle leve culturali, ha imposto questo "framing", questa struttura di idee e vi ha costretto i ragionamenti degli avversari.
Sulle tecniche di "framing" adottate dalla destra in tutto il mondo e sulle possibilità di infrangerle c'è questo interessante libro, uscito qualche tempo fa con la rivista "Internazionale". L'elefante in questione è proprio lo Stato, le tasse, viste come un peso, una cosa negativa, opprimente.