Basta combinare il classico cartello-trappola, un verbale scritto in legalese estremo, e il gioco è fatto. Racconto quello che mi è successo, cosicché chi non è al corrente della cosa possa farne tesoro.
Nello scorso mese di aprile mi è arrivata una multa dal Comune di Bagheria per aver superato, su una strada statale, il limite di 50 Km/h. Lì la strada è un lungo rettilineo, ci sono pochi incroci, tutte le auto hanno un'andatura sostenuta, ma lo so, queste considerazioni non contano nulla, il torto è mio e dovevo osservare il cartello. Punizione: 158,05 euro e due punti decurtati dalla patente. Pagare e sorridere.
Mi precipito a pagare e penso di essere a posto. Non è così.
In questi giorni mi arriva un altro verbale, questa volta di ben 257,05 euro per non aver comunicato "i dati utili alla identificazione del conducente." Eh ? Ma come ? Sanno benissimo con chi stanno parlando e vogliono saperlo da me ?
Vado a rileggere il verbale di aprile: sotto l'indicazione della decurtazione dei punti c'era citato il mio nome quale proprietario dell'auto; ciò mi ha aveva fatto concludere che il proprietario dell'auto (cioè me) sarebbe stato "decurtato". E invece no: bisognava andare avanti nella lettura del complicato verbale e, dopo 11 capoversi, 2 errori ("addebbitate" invece di "addebitate", "dala" invece di "dalla") e frasi contorte, avrei letto che "qualora la violazione ... comporti la decurtazione di punti ... dovranno essere comunicate ... le generalità del conducente del veicolo".
Sappiatevi regolare.
Caro Antonio, solo tu non lo sapevi!
RispondiEliminaConsolati... non ti hanno tolto i due punti dalla patente.
goku
Proprio così, a quanto pare ero il solo a non saperlo.
RispondiEliminaMa, ora che pagherò questa seconda multa x non aver comunicato il nome, dovrò ugualmente comunicarlo, oppure no ?