Sul Sole 24 Ore di qualche domenica fa è stato pubblicato un articolo molto interessante in sintonia con lo stile di questo blog interessato agli aspetti "laterali" delle vicende (laterali, ma non per questo meno significativi).
Siamo ormai tristemente asseufatti agli sprechi di Alitalia: qui si racconta in particolare delle furibonde lotte sotterranee tra i vip (politici, cantanti, giudici) per accaparrarsi la mitica tessera del club "Freccia Alata", quella che dà diritto di precedenza nelle prenotazioni, posti in prima fila, imbarchi più rapidi e accesso alle salette riservate.
Anche i giudici della Corte dei Conti e della Corte Costituzionale, si legge, hanno fatto pressioni per averla.
Si cita poi una consulenza, pagata 520 mila euro alla Saatchi & Saatchi, per modificare il logo della compagnia. Un cambiamento davvero rivoluzionario, a giudicare da questa immagine.
E' tutta un'altra cosa. Il vecchio logo dava l'impressione di una compagnia aerea statica, immobile, sicuramente non adatto a chi vola.
RispondiEliminaIl nuovo logo, invece, con quel colpo di genio del corsivo, dà l'immagine di una azinda in movimento, proiettata a grande velocità verso il futuro fallimento.
E, secondo voi, Air France gliele rinnovava?
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