giovedì 16 luglio 2009

Studiate di più, voi.

Gli studi comparativi sulle competenze dei giovani scolarizzati ci indicano che l'Italia è messa male; per esempio, i ragazzi con competenze scientifiche insufficienti sono il 25% contro il 19% della media europea. Tra le curiosità più clamorose c'è che oltre il 60% non conosce le ragioni dell'alternanza giorno-notte. E via di questo passo.

Queste carenze, già gravi, diventano drammatiche se consideriamo le sole regioni del Mezzogiorno (le tre barre riguardano rispettivamente i licei, gli istituti tecnici e i professionali).Oggi la Ministra Gelmini è contenta dell'aumento delle bocciature verificatosi agli esami di maturità. Sostiene che "la scuola deve assumere il compito di educare e anche segnalare quando ci sono delle lacune. Bisogna quindi premiare chi si impegna durante l'anno. Perché ci deve essere una differenza tra chi si dedica allo studio e chi invece no". Giusto, tutto giusto, per carità. Se ciò serve a fare studiare di più i ragazzi italiani e a recuperare un pò del gap con gli altri paesi, ben venga.

Ma ci sono da fare due osservazioni:

- visto che le carenze formative sono molto differenziate nel territorio, anche gli strumenti per affrontare il problema devono adattarsi alle specificità territoriale. Ora, non si conosce ancora se l'aumento dei bocciati sia stato generalizzato (frutto per esempio di qualche direttiva ministeriale applicata superficialmente) oppure se abbia riguardato con maggiore intensità qualche regione in particolare.

- Cosa possiamo rispondere a uno studente che si sente ingiustamente bocciato e rinfaccia alla Ministra di essersi comportata da "furbetta" quando non resistette alla tentazione di un viaggio fino a Reggio Calabria (lei è di Brescia) per l'abilitazione alla professione di avvocato ?

9 commenti:

  1. E' del tutto evidentemente lampante che La Banca d'Italia parla a titolo personale.
    I dati che abbiamo ci dicono che i ragazzi italiani distinguono bene tra giorno e notte.
    La notte bevono, il di giorno no.

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  2. Ma poi, vuoi mettere che significa "avvocato di Reggio Calabria" nel currinculum?

    Chi lo legge, basta un'attimino e gli incuti il rispetto che ti meriti, insomma!

    Mentre "avvocato di Brescia" non significa niente. Quello legge e dice: "e che difende chi passa col rosso?"

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  3. Per il secondo punto la risposta è contenuta nello stesso link.

    «La mia famiglia non poteva permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi, mio padre era un agricoltore. Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame per ottenere l'abilitazione alla professione»

    Cosa c'è di illegale nel sostenere quest'esame di abilitazione in un luogo dove si vuole?

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  4. Ma questo è uno dei famosi studi fatti a Pisa?

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  5. Ma sempre dall'articolo del Corriere, si rileva:

    "È il 2001. Mariastella, astro nascente di Forza Italia, presidente del consiglio comunale di Desenzano, consigliere regionale lombarda, coordinatrice azzurra per la Lombardia,..."

    E doveva lavorare? Semmai, doveva aggiungere una riga al curriculum!

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  6. Lo studente bocciato può sempre porre rimedio alla sua situazione andando a prendere il diploma in una scuola paritaria.
    Pagando, si può diventare quel che si vuole: ragioniere, geometra, perito etc...
    Non vedo perché se la dovrebbe prendere con l'astro nascente... anch'io, pur di non fare le scuole medie al Cocchiara, vicino casa, in viale Michelangelo, mi inventai di avere il domicilio in piazza Uditore per studiare alla Setti Carraro.

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  7. Questi ricercatori pisani non si fanno i fatti loro...

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  8. Da Spinoza.it:

    Il figlio di Bossi ha passato la maturità. Si teme lo scollamento con la base.

    Il giovane ce l'ha fatta al quarto tentativo: quest'anno il padre non è riuscito a passargli il compito.

    Soddisfazione nella Lega: ora ci si potrà concentrare sulla terza media di Borghezio.

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