Se si scopre che un concorso pubblico è stato viziato da errori, superficialità, che la qualità delle prove dei vincitori è scarsa, da che parte sta la politica ? Dalla parte degli esclusi, che si sono visti soffiare ingiustamente un'opportunità di lavoro ? No, dalla parte dei vincitori !
Questa storia dei presidi, vincitori di un concorso poi annullato, è emblematica del degrado della politica, prontissima a battersi solo quando c'è da difendere la mediocrità, brodo di coltura del consenso malato.
La vicenda è quella del concorso regionale per 200 dirigenti scolastici (presidi) in Sicilia, bandito nel 2004 e poi annullato dai giudici amministrativi nel 2009.
Mentre nel frattempo i vincitori prendono servizio, il clamore intorno alle presunte irregolarità monta a partire dai ricorsi presentati dagli esclusi e culmina nell'andata in onda della trasmissione "Mi Manda Rai Tre" (marzo 2007) dove viene fuori, tra l'altro, che:
- dati alla mano, il tempo dedicato alla correzione di ogni elaborato, della lunghezza media di otto facciate, era stato di due minuti, pari a 15 secondi per ogni facciata;
- i numeri identificativi dei candidati apparivano anche all'esterno delle buste degli elaborati, annullando così qualsiasi garanzia di anonimato;
- erano stati valutati con il punteggio massimo elaborati contenenti errori ortografici o di sintassi macroscopici. Vengono mostrati elaborati con la parola "legislativa" suddivisa per andare a capo in "legis" e "lativa", frasi come "induce il dirigente HA ricercare", etc.;
- il direttore generale regionale Guido De Stefano, responsabile del controllo di legittimità delle operazioni, ha sostenuto che gli elaborati erano stati corretti ICTO OCULI (fuori dal latinorum vuol dire letteralmente "a colpo d'occhio" !).
Dopo un lungo e travagliato iter (*), a maggio del 2009 finalmente il Consiglio di Giustizia Amministrativa annulla il concorso. Logica (e giustizia) vorrebbe che vengano annullate anche le immissioni in servizio di quei presidi.
Ma poteva la scuola italiana privarsi di tanta sapienza ? Ecco che arriva l'intervento salvifico di un eroico drappello di deputati siciliani al Parlamento nazionale, che riesce a inserire nel decreto "salvaprecari" una norma a favore dei presidi. L'emendamento infatti fa salve "le posizioni giuridiche dei vincitori" di procedure concorsuali che vengano annullate una volta che questi siano già entrati in servizio (in sostanza: sono stati furbi e veloci, peggio per gli altri).
E allora è giusto leggerli, i nomi di questi onorevoli deputati:
- del PDL: Giuseppe Fallica, Ugo Grimaldi, Giacomo Terranova, Francesco Stagno d'Alcontres, Antonino Minardo, Dore Misuraca, Vincenzo Garofalo, Vincenzo Gibiino, Vincenzo Antonio Fontana, Antonino Germanà, Salvatore Torrisi, Alessandro Pagano, Aldo Di Biagio e Antonino Foti;
- del PD: Francesco Boccia;
- dell'MPA (gruppo misto): Carmelo Lo Monte.
Fortunatamente la storia non finisce qui. È di questi giorni la notizia che un ulteriore decreto legge governativo abroga la norma salvapresidi "al fine di conformare il dettato normativo a pronunce della magistratura amministrativa successivamente intervenute".
Si arrenderanno ? Temo di no.
(*) Questa, in sintesi, la cronistoria.
Novembre 2004: viene bandito il concorso regionale per 200 dirigenti scolastici (presidi) in Sicilia.
Gennaio 2006: si svolgono le prove del concorso.
Luglio 2006: pubblicate le graduatorie
Segue il ricorso delle professoresse Maria Antonietta Cuccinello e Giuseppina Gugliotta per illegittima composizione della commissione esaminatrice, per la sua incompletezza, per illegittimità di tutti gli atti del concorso per assoluta carenza di istruttoria.
17 marzo 2007: va in onda la puntata di Mi Manda Rai Tre che mette in evidenza le irregolarità del concorso. Il Ministero della Pubblica Istruzione, a seguito del clamore suscitato dalla trasmissione, avvia un'ispezione (Legislatura 15, Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-01744, pubblicato il 12 aprile 2007) che conferma le irregolarità. L'allora Ministro, On. Fioroni, non prende però alcun provvedimento.
23 maggio 2007: la graduatoria del concorso viene approvata e pubblicata.
20 luglio 2007: Il TAR dichiara inammissibili i ricorsi (sentenze 1829/07 e 1830/07).
1° settembre 2007 i nuovi Presidi vengono assegnati alle sedi vacanti ed entrano in servizio. Con uno scorrimento della stessa graduatoria, il 1° settembre 2008 altri presidi entrano in servizio.
Maggio del 2009: il Consiglio di Giustizia Amministrativa ribalta la sentenza del TAR e annulla il concorso (decisioni n. 477 e n. 478).
21 ottobre 2009: I deputati Giuseppe Fallica, Ugo Grimaldi, Giacomo Terranova, Francesco Stagno d' Alcontres, Antonino Minardo, Dore Misuraca, Vincenzo Garofalo, Vincenzo Gibiino, Vincenzo Antonio Fontana, Antonino Germanà, Salvatore Torrisi, Alessandro Pagano, Aldo Di Biagio, Antonino Foti, Francesco Boccia e Carmelo Lo Monte presentano un emendamento (1.308) al decreto 134 del 25 settembre 2009 ("salvaprecari") che fa salve "le posizioni giuridiche dei vincitori" di procedure concorsuali che vengono annullate dopo la loro immissione in servizio.
Il decreto 134/2009 è convertito in legge (legge 167 del 2009).
27 novembre 2009: il Governo approva un nuovo decreto legge che abroga l'art. 1 comma 4 quinquesdecies della legge 167/2009 "al fine di conformare il dettato normativo a pronunce della magistratura amministrativa successivamente intervenute".
In perfetto stile siculo-assistenzial-mafioso.
RispondiEliminaBravo Antonio, soprattutto per aver dato la giusta pubblicità a questi grandi politici. Fortunatamente ce n'è soltanto uno del PD, che andrebbe espulso immediatamente.
RispondiEliminaCaro Josh purtroppo in questa vicenda Boccia non è il solo esponente del PD.
RispondiEliminaIn questi giorni un partito trasversale (da Lumia a Vizzini) sta prendendo a cuore le sorti di questi vincitori sconfitti ed annullati e così nella nostra isola si susseguono riunioni tra presidi e politici.
Si tratta pur sempre di oltre 400 persone e di un numero di potenziali elettori che alle prossime (imminenti?) elezioni potrebbe tornare utile.
A proposito, ma è normale aspettare 3 anni x avere un giudizio definitivo su un concorso? se la cosa era così evidente, come è stato possibile, in primo grado, rigettare (meglio neanche esaminare nel merito) la questione? solo colpa della politica o miscela esplosiva di incapacità della politica e di alcuni magistrati amministrativi?
che fine hanno fatto i componenti delle commissioni del concorso (sembrerebbe che a presiedere le operazioni era stato messo un magistrato della corte dei conti!)?
e nel frattempo in questi tre anni in mano di chi sono state, e continuano ad essere affidate, le scuole?
Giovanni, queste riunioni si tengono alla luce del sole ?
RispondiEliminacredo di si, non so quanto pubblicità viene data nei mass media, ma a sentire i diretti interessati per ora le riunioni con i vari esponenti politici sono continue.
RispondiEliminaIn sostanza si sta cercando di trovare una sorta di corsia preferenziale che possa salvare chi ha vinto il concorso annullato e in questa operazione sono coinvolti dagli uffici del ministero a buona parte della classe politica siciliana, senza tante distinzioni.
Cosa si può fare di fronte a queste sconcezze ?
RispondiEliminaPotremmo pubblicare un appello alla politica, su blog di qualche peso tipo Rosalio, affinché si adoperi perché il nuovo concorso per presidi sia svolto mettendo tutti i concorrenti nelle identiche condizioni di partenza.