mercoledì 31 marzo 2010
Salvate il soldato Santoro.
L'iniziativa di Santoro ha avuto la copertura politica del sindacato dei giornalisti ed è stata concepita come un evento di massa, organizzato in un palazzetto dello Sport di Bologna e trasmesso in diretta in duecento piazze d'Italia, rilanciato da numerose TV locali, digitali e satellitari, e diffuso anche da una miriade di siti Internet.
Vista l'importanza della posta in gioco, cioè la possibilità che il potente di turno riduca al silenzio le voci sgradite, mi sarei aspettato un maggiore coinvolgimento del mondo dei giornalisti. E invece, a parte lo scontato "recinto" dell'area più vicina a Santoro (Travaglio, Iacona, Ruotolo, etc.), si è visto ben poco: in sostanza solo Floris, Gad Lerner e Milena Gabbanelli, quest'ultima con un intervento registrato.
Dove erano, per esempio i direttori di Repubblica e Corriere ? Sebbene in teoria siano apparsi schierati a fianco dell'evento rilanciando la trasmissione sui rispettivi siti Internet, non si può negare che per loro la cosa è stata in fondo anche un'occasione di guadagno, con il fortissimo incremento dei contatti in rete.
D'altra parte forse c'era pure da aspettarselo, vista la reazione scoordinata e un po' sgangherata dei giornalisti fin dall'inizio della vicenda: solo Lucia Annunziata ha avuto il coraggio di autosospendersi per solidarietà. Se lo avessero fatto i giornalisti tutti insieme, avrebbero dato un segnale fortissimo a difesa della loro (e nostra) libertà di parola.
lunedì 29 marzo 2010
domenica 28 marzo 2010
sabato 27 marzo 2010
Belpietro pubblica i sondaggi su Libero.
E allora questi, pubblicati su "Libero", cosa sono ? Certo, non ci sono i numerini, ma "i risultati" stanno tutti lì. Basta leggere.
venerdì 26 marzo 2010
La Grecia ridotta alla questua.
mercoledì 24 marzo 2010
martedì 23 marzo 2010
lunedì 22 marzo 2010
Dove trovare giornali italiani a Cambridge (UK).
La lista, basata ovviamente sulla mia esperienza personale, potrebbe essere incompleta. Chiunque abbia altre informazioni da riportare o rettifiche da fare, può inserire un commento.
- In pieno centro: WHS Smith, 14/15 Market Street (Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e i settimanali Oggi e Gente).
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- Ancora in centro: King's News, 12a King's Parade (di fronte l'ingresso del King's College) (Corriere e Gazzetta).
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- Tra il centro e la Stazione Centrale: Regent News, 75-79 Regent Street (Corriere, Gazzetta e Repubblica).
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- zona est di Cambridge: Nip In, 30A Mill Road (Corriere e talvolta Gazzetta).
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È tutto. Spero di essere utile a qualcuno.
sabato 20 marzo 2010
venerdì 19 marzo 2010
Tutti quelli che manda il Signore.
(di Angelo Furnari)
giovedì 18 marzo 2010
Dimettetevi.
Nei due più importanti organismi che sovrintendono all'informazione radiotv siedono, seppure in forte minoranza, anche consiglieri indicati dall'opposizione. Se non sono riusciti a garantire un diritto così fondamentale come quello all'informazione e al pluralismo, cosa ci stanno a fare ancora lì ? Non sarebbe ora di un gesto clamoroso, come le dimissioni ?
Commissione di Vigilanza RAI
Senatori
* CERUTI Mauro, PD
* MILANA Riccardo, PD
* MORRI Fabrizio, PD
* PARDI Francesco, IdV
* PROCACCI Giovanni, PD
* VIMERCATI Luigi, PD
* VITA Vincenzo Maria, PD
Deputati
* BELTRANDI Marco, PD
* CUPERLO Giovanni, PD
* FORMISANO Aniello, IdV
* GENTILONI SILVERI Paolo, PD
* MELANDRI Giovanna, PD
* PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido, PD
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CDA RAI
* Nino Rizzo Nervo (PD)
* Giorgio Van Straten (PD)
mercoledì 17 marzo 2010
Nuovi fondi alla scuola pubblica.
Il testo del cartellone dice:
Le vostre cose usate, alla Scuola donate.
Dal 1° al 5 marzo: raccolta.
Dal 22 al 31 marzo: vendita.
La scuola si autofinanzia.
E qui c'è un'intervista degli alunni della scuola alla Preside, che spiega le ragioni (e le responsabilità) dell'iniziativa.
(di Angelo Furnari)
lunedì 15 marzo 2010
Cattivi esempi in televisione.
Il cantante Morgan è stato giustamente bandito dal Festival di Sanremo per aver detto, in questa intervista, cose come "La droga apre i sensi a chi li ha già sviluppati", "Avercene di antidepressivi come la cocaina. Fa bene", "Ne faccio un uso quotidiano e regolare".
Poi però, nella stessa trasmissione la conduttrice ha tributato tutti gli onori a un tipo come il calciatore Cassano, libero di vantarsi della propria somaraggine dall'alto del proprio successo: questo sarebbe un esempio per i giovani ?
sabato 13 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
In principio fu la lampada...
Con "Luxo Jr." di John Lasseter, nel 1986 nasceva ufficialmente la Pixar Animation Studios, la più importante casa di animazione in computer grafica al mondo (e "secondo lavoro" di Steve Jobs), sviluppatrice di un apposito software ("RenderMan") che, insieme ad altri software come Maya, facilita il lavoro degli animatori.
Dopo una serie di fortunati cortometraggi, nel 1995 la Pixar realizzò il primo lungometraggio, "Toy Story", cui ne seguirono altri, sempre fantasiosi e quasi tutti di grande successo, come "Alla ricerca di Nemo", "Ratatouille" e i recenti "Wall-E" e "Up".
La piccola lampada protagonista di "Luxo Jr:" è diventata il logo della Pixar che ha rappresentato anche il "secondo lavoro" di Steve Jobs. Quando il cortometraggio arrivò a Palermo, fu proiettato in una rassegna "di nicchia" e possiamo dire: "Io c'ero!".
(di Angelo Furnari)
giovedì 11 marzo 2010
Una sorta di pax, un compromesso.
E questa è la squallida, desolante (non trovo altre parole) replica del comandante della Polizia Municipale.
Abbiamo toccato il fondo ? Quando risaliremo la china ?
mercoledì 10 marzo 2010
Cattivi esempi di Università.
Prima lo squallido episodio del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, De Luca, che minaccia pubblicamente "quello sfessato" di Marco Travaglio di incontrarlo "di notte al buio", raccogliendo applausi entusiastici dalla platea PD (e una denuncia da parte del giornalista). Ma si capisce, lui scherzava.
Ora apprendo la notizia che l'Università di Salerno ha addirittura invitato a un convegno, come relatore, nientepopodimeno che Fabrizio Corona, già condannato 3 anni e 8 mesi per estorsione e a 1 anno e 8 mesi per corruzione. Invece di stare in galera, illustra il suo autorevole pensiero ai giovani universitari.
La "locandina" dell'iniziativa sta qui, ma la riporto anche in copia statica (non si sa mai):
Abbastanza comica, poi, è l'imbarazzata smentita (per così dire) del Rettore, che in sostanza non può che confermare tutto. La riporto di seguito:
Lettera del Rettore
Data evento: 4 marzo 2010Lettera pubblicata il 4 marzo 2010 da:
Il Mattino - ed. nazionale pag. 17
Il Corriere del Mezzogiorno - pag. 1
Gentile Direttore,
la Sua attenzione al seminario "Il potere dei media: il caso Corona", organizzato dall'Università di Salerno, conforta sull'esistenza di un tessuto civile e morale serio nel nostro Paese.
Ho necessità, tuttavia, di precisarLe alcuni aspetti:
- Fabrizio Corona non è stato invitato a tenere né ha tenuto alcuna lezione all'Università degli Studi di Salerno;
- il dipartimento di Diritto dei rapporti civili ed economici nei sistemi giuridici contemporanei e il laboratorio In.Di.Co. (informazione, diritto e comunicazione) hanno organizzato un seminario dal titolo: "Il potere dei media: il caso Corona";
- nel corso dell'incontro è stato discusso il rapporto tra giornalismo e privacy, del quale il "Caso Corona" è certamente emblematico, in questo momento e nel nostro Paese;
- al seminario sono stati invitati, ed hanno partecipato, due giornalisti di rilievo nazionale, Gigi Moncalvo e Peter Gomez, due docenti di Sistemi giuridici comparati, Elvira Autorino e Salvatore Sica, l'avvocato del Foro di Milano Giuseppe Lucibello, difensore di Fabrizio Corona, e Fabrizio Corona;
- Fabrizio Corona ha partecipato al dibattito, ha espresso il suo punto di vista, tra l'altro, non senza acceso e chiaro contraddittorio.
Tanto premesso, sento la necessità di ribadire che l'Università ha il dovere di raccordare le sue attività di didattica e di ricerca con la realtà, di studiare i fenomeni del mondo reale, affermando il proprio carattere laico, pluralistico e indipendente, e garantendo al suo interno la libertà di manifestazione del pensiero.
Non sarà superfluo ricordare anche che l'Università, in attuazione del principio della libertà di ricerca, garantisce ai singoli professori e ricercatori l'autonomia individuale nella scelta dei temi e dei metodi.
In tal senso desidero sottolineare che l'Università ha il dovere di occuparsi di casi come il "Caso Corona"- peggio sarebbe ignorare o far finta di non vedere- e ha il dovere di far esprimere a Fabrizio Corona, se lo richiede, il proprio pensiero. Tutto ciò, con la consapevolezza che le leggi di funzionamento del sistema dei media del nostro Paese avrebbero potuto- come hanno fatto- promuovere una lettura semplicistica della manifestazione, traslando il nostro tentativo di analisi e comprensione della realtà nella ricerca del sensazionale a tutti i costi.
Mi preme rassicurarLa sul forte senso istituzionale della nostra comunità accademica, che scrive pagine di impegno scientifico e di crescita strutturale e culturale.
Proprio ieri, il nostro Ateneo ha sottoscritto un accordo di collaborazione con il Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia On-Line per sviluppare strumenti e metodologie nel campo del "digital forensic" a supporto delle investigazioni on-line per il contrasto alla pedopornografia.
L'iniziativa è stata presieduta dal direttore centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, alla presenza e di alti rappresentanti della magistratura e delle forze dell'ordine e di numerosi docenti e studenti.
Purtroppo, però, bisogna rilevare con rammarico, senza le regie mobili dei network televisivi, senza antenne paraboliche, senza i titoli dei giornali.
Cordialmente
Raimondo Pasquino
martedì 9 marzo 2010
Le tasse sono bellissime (qui).
Eh sì, perché tutti coloro che occupano una casa beneficiano dei servizi pubblici, per esempio il ritiro della spazzatura differenziata, e pertanto hanno il dovere di contribuire alle spese collettive. A tutto questo, come raccontavo in altri post (qui e qui), corrisponde il diritto di voto alle elezioni.
Nonostante fossi stato preavvisato fin dall'inizio dall'agenzia immobiliare, la botta è stata abbastanza forte: 620 sterline per i sei mesi di permanenza.
Qui usano meccanismi di calcolo molto semplici, senza stare a impelagarsi in labirintici conteggi di metri quadri, rendite catastali, fasce di reddito, etc. In pratica ogni cittadino deve pagare una quota unitaria fissa, differenziata solo per la classe di appartenenza dell'immobile dove risiede. Ogni anno l'amministrazione locale fissa otto importi, dalla fascia A alla H.
Insieme al bill, arriva anche un piccolo opuscolo (in carta riciclata e stampato con inchiostri digitali) dove l'amministrazione rendiconta come ha impiegato le somme raccolte negli anni precedenti e come intende spendere le somme dell'anno in corso: un piccolo, ma significativo accorgimento per collegare strettamente il contributo individuale ai beni collettivi che ne conseguono.
Spulciando l'opuscolo mi sono reso conto che avrei potuto rivolgermi all'Amministrazione per richiedere uno "sconto" del 25% in quanto vivo da solo.
Per un attimo mi sono balenate alla mente immagini di caotiche code o di megaraduni mattutini sui marciapiedi cittadini. E stavo decidendo di soprassedere. Ma poi ho pensato che valeva la pena provare: in fondo ogni giorno passo davanti al City Council e ci vedo sempre una decina di persone al massimo.
Insomma, per farla breve: sono andato lì, mi sono diretto alla reception dove l'addetta mi ha fatto compilare un modulo per la richiesta, e dopo circa due settimane mi è arrivato il nuovo bill con l'importo rettificato.
E per questa volta vi risparmio ogni considerazione sul tempo impiegato per il pagamento. Ma già lo so che...
lunedì 8 marzo 2010
Disposti a nulla.
In altre parole l'Italia Civile, almeno quella che grosso modo gravitava intorno al PCI, sarebbe scesa in campo con tutto il cuore e senza tentennamenti. L'avrebbe fatto senza pensarci due volte, orgogliosa e sicura di indicare agli altri "un'altra possibilità", l'esempio di una classe dirigente alternativa, nella quale rappresentarsi pienamente.
Oggi questo non succede, e l'iniziativa propulsiva della reazione morale è distrattamente lasciata nelle mani di volenterose persone autoorganizzate. D'altra parte, chi si sentirebbe di "giocare la propria faccia" per personaggi che sembrano concentrare la massima attenzione solo per questioni come la difesa di troppo laute prebende, il salvataggio di compagni di casta (amici e avversari) finiti nella rete di indagini giudiziarie, gli accordi con i furbetti del quartierino che stavano svaligiando il Paese ?
Disposto a tutto.
Come fa notare Pietro Orsatti su Agoravox, alla luce di ciò le dichiarazioni ufficiali della Presidenza della Repubblica ("La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e divisioni, e ha messo in evidenza l’acuirsi non solo di tensioni politiche, ma di serie tensioni istituzionali”) assumono contorni seriamente preoccupanti.
EDIT: segnalo anche questo post-editoriale di Alessandro Gilioli, sul suo "Piovono rane", veramente notevole.
domenica 7 marzo 2010
sabato 6 marzo 2010
Scova l'errore: Ci vediamo lo zero febbraio alle 72:87
venerdì 5 marzo 2010
giovedì 4 marzo 2010
Tecniche di comunicazione (2).
Ne avevamo parlato qualche mese fa, a proposito dei dibattiti televisivi. Un altro esempio è questa questa intervista (v. l'estratto sotto), apparsa venerdì 26 febbraio su Repubblica, al deputato Maurizio Lupi (PdL), che elude completamente l'argomento delle domande sulla sentenza della Cassazione a proposito del reato di corruzione commesso da Berlusconi, ma prescritto.
mercoledì 3 marzo 2010
Licenziamenti senza ostacoli. Il Governo ci riprova.
Riporto un estratto da un articolo di Repubblica.
Licenziamenti, arriva la legge per aggirare l'articolo 18
ROBERTO MANIA
ROMA - Aggirare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello che tutela dal licenziamento senza giusta causa, e anche altre norme della nostra legislazione sul lavoro. Ma senza dirlo, almeno direttamente.(...)
In quel testo (il disegno di legge 1167-B) c'è scritto che le controversie tra il datore di lavoro e il suo dipendente potranno essere risolte anche da un arbitro in alternativa al giudice: o l'uno o l'altro. Un cambiamento radicale rispetto alla tradizione giuridica italiana, dove c'è sempre stata una forte diffidenza nei confronti dei lodi arbitrali di stampo anglosassone. Un affievolimento di fatto delle tutele a favore del lavoratore, la parte oggettivamente più debole in questo tipo di controversie. E anche, appunto, un superamento dell'articolo 18, come di altri vincoli legislativi. Perché di fronte a un licenziamento l'arbitro deciderà "secondo equità". "Secondo la sua concezione di equità, non secondo la legge"-
L'articolo intero sta qui.
martedì 2 marzo 2010
Travaglio: condannato o no ? Ma chi se ne frega.
Normalmente la reazione di Travaglio è quella di sventolare in diretta il proprio certificato penale, orgoglioso del fatto che su di esso risulti la parola "Nulla". Segue di solito un accavallamento di voci e grida, con i suoi antagonisti che continuano ad accusarlo di essere stato "condannato".
1) Come stanno le cose ?
Chi vuole farsi un'idea può dare un'occhiata alla pagina di Wikipedia dedicata al giornalista dove si vede che effettivamente le condanne sono arrivate, ma in sede civile e non penale. Si tratta per lo più di cause per diffamazione, in cui i ricorrenti si sono sentiti danneggiati dall'essere stati ingiustamente accostati, nei suoi articoli, a fatti a loro estranei.
2) È proprio necessario spaccare il capello in quattro sulle condanne di giornalisti e politici ?
Io sono convinto che occorre realmente separare il piano politico da quello giudiziario.
Attaccarsi al "rinvio a giudizio", o allo status di "indagato" per trarne considerazioni politiche non porta da nessuna parte, e consegna alla magistratura un potere di veto e di condizionamento sulle scelte della politica.
Il giudizio politico dovrebbe invece restare indipendente da considerazioni giudiziarie; dovrebbe considerare *un fatto* (se davvero c'è un fatto), e giudicarlo politicamente per quello che è, indipendentemente dalla sua qualificazione di reato (cosa che spetta alla magistratura).
Esempi:
- Berlusconi trasporta in Sardegna i suoi ospiti con gli aerei di Stato. La magistratura stabilisce che non è un reato. Ma il giudizio politico "di condanna" resta tutto in piedi.
- Decine di senza-casa sono in attesa da anni di una casa popolare, e il Comune da anni non scorre le graduatorie per assegnare le case popolari vuote. Se costoro, esasperati, decidono di occupare abusivamente un fabbricato inutilizzato, è vero che violano la legge, ma la mia considerazione politica è ben diversa.
Così come il giornalismo militante (direbbero: giustizialista) si attacca comodamente alle sentenze di condanna e ai rinvii a giudizio, anche certa classe politica cade troppo spesso nella facile tentazione (anche la sinistra ci casca) di rifugiarsi dietro le comode pronunce della Giustizia per restituire "onorabilità" a personaggi squallidi.
lunedì 1 marzo 2010
Medagliere: Davide contro Golia.
Festeggio l'evento, proponendo questa bella animazione della battaglia all'ultimo sangue tra il gigante e il piccolo pinguino.
(il video è stato scovato da m.l.n.)