Qualche giorno fa sul Fatto si parlava di una campagna pubblicitaria di Banca Intesa Sanpaolo che ha fatto infuriare i ricercatori universitari italiani.
In uno spot, girato tra l'altro da "la meglio gioventù" dei registi veltroniani, si racconta di un Italia fantastica, pronta a riaccogliere a braccia aperte i propri giovani talenti dispersi all'estero e inserirli proficuamente nella ricerca universitaria. Il tutto, ovviamente, con l'aiuto del sistema bancario, pronto a finanziare la ricerca.
L'effetto dello spot è stato unicamente quello di fare incavolare seriamente i ricercatori che, sentendosi presi in giro hanno inondato Facebook di commenti sdegnati e, armati di telecamera, hanno realizzato un contro-spot.
Ecco qui i due video a confronto.
Eccezionale il contro-spot dei Ricercatori, che si firmano EB - Escaping Brains.
RispondiEliminaEvidentemente Intesa deve diversi favori al Governo. Infatti collabora attivamente alla "dolcificazione" della realtà: Alitalia, i Ricercatori, la bocciatura del capo proposto da Chiamparino...