Cosa pretendiamo, dopo decenni di precari, stabilizzazioni, raccomandazioni, tagli, riforme e controriforme di destra e di sinistra ?
Il governo parla di riduzione dei giorni di lezione, di alleggerimento dei programmi di studio ministeriali, ma con una qualità degli insegnanti degratatasi fino a questo punto, viene meno qualsiasi volontà di reagire.
Il fatto che si dichiari insegnante non significa che lo sia realmente.
RispondiEliminaNel merito del post, è vero che alcuni insegnanti (di solito i precari, come ad esempio la maggior parte degli insegnanti di sostegno) non hanno una formazione adeguata ed è vero che l'autonomia scolastica è gradualmente diventata un "abbandono" delle singole scuole a se stesse.
RispondiEliminaQuesta situazione è ancora più grave a Palermo, dove oltre all'abbandono ministeriale c'è anche l'abbandono degli enti locali (competenti per i lavori di manutenzione e per il personale ausiliario).
Se avrei 145 euro per comprarmi un professore, lo comprassi, pure che non ci ho ancora figli: almeno me lo tengo buono buono in salotto.
RispondiEliminaHa che te lo dico...
RispondiEliminaQuasi fuori tema:
RispondiEliminaIl neo-presidente di centrodestra della provincia de L'Aquila ha copiato intere pagine del suo programma da quello della presidente in carica della provincia di Bologna (di centrosinistra).
Un modus operandi che agli assidui frequentatori di questo blog (e soprattutto al titolare) certamente ricorderà qualcosa (lo stesso avvenne in Sardegna).
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/il_programma_della_draghetti_copiato_da_un_presidente_di_centrodestra-4737525/?ref=HREC2-10