domenica 5 settembre 2010

Una città a misura di gay.

Non si può dire che il nostro Paese sia completamente retrivo, ma certamente le prese di posizione contro i gay non ce le facciamo mancare.

C'è il vescovo che definisce l’omosessualità “aberrante” e “un vizio contro natura”, e che l’omosessualità è "un castigo per una società che si allontana da Dio, ... un vizio abominevole che grida vendetta davanti a Dio".
C'è un altro vescovo che bacchetta un ministro del governo italiano perchè non capisce che "che i Gay Pride dove si autocelebra l' anormalità e alcune forme di patologia gravi, siano frutto delle seduzioni e tentazioni del demonio il quale non dorme mai e sta sempre in agguato, pronto a colpire. Siamo davanti a forme di tentazione satanica".
C'è un sindaco che li etichetta come "malati e deviati, hanno bisogno di aiuto psicologico, dobbiamo scoprire dove sono e identificarli, e se sono clandestini devono venir espulsi".

Ovviamente c'è anche tanta civiltà, tanta parte di opinione pubblica laica e contraria alle discriminazioni. Ma forse dobbiamo ancora percorrere un lungo cammino prima di arrivare a un traguardo come quello raggiunto dall'amministrazione comunale di Cambridge (UK), che ha pubblicato e diffuso la "Pink Guide" alla città, ricca di informazioni di supporto per la comunità gay, lesbica e transgender: servizi di assistenza sociale e psicologica, salute, sicurezza e ordine pubblico, vademecum contro le violenze domestiche, associazioni culturali, eventi, ricerca di abitazioni.

C'è una bella differenza.

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