Come è stato giustamente notato, lo stato maggiore del pdl è nel panico. Una volta messe ai margini, con le buone o con le cattive, le teste più pensanti (es. Pisanu, Fini, Martino, Follini, etc.), tutti gli elementi di modestissima caratura sono assurti inaspettatamente a ruoli di primo piano. Così il premier, già rintronato di suo, si ritrova senza più alcun consigliere all'altezza della gravità del momento.
Alle prese con i media, poi, questi figuranti ci stanno abituando a colossali errori di sostanza e di comunicazione. Al caso della Moratti, con la falsa accusa nei confronti di Pisapia, hanno fatto seguito in questi giorni le dichiarazioni di Stracquadanio (più o meno: "La sinistra vince sul web perchè il suo popolo, fatto di dipendenti pubblici, non fa un cazzo dalle due in poi") e, quasi in contemporanea, la reazione di Brunetta, in fuga e insultante, alle pacate domande di un'esponente di un'associazione di precari.
Di quest'ultimo episodio che, come gli altri, ha fatto il giro del web, mi ha colpito la replica di Brunetta che, sollecitato sucessivamente a fornire spiegazioni, ha affermato che la leader di quel movimento di precari (la donna che aveva cercato di porgli le domande) è la figlia di Russo Spena, ex onorevole di Rifondazione; la tizia guadagna 1.800 euro al mese da 5 anni con contratti a termine presso un'agenzia del ministero del Lavoro. Sottinteso: altro che precaria in difficoltà, è una paraculata privilegiata.
Ora, sarà pure vero che la Russo Spena è una raccomandata, e che goda di un trattamento di favore rispetto alla massa degli sfruttati dei call center. Ma ciò non fa altro che accrescere il valore civile del suo gesto. Avrebbe potuto tranquillamente continuare a godersi il suo privilegio, in attesa che le amicizie di papà avrebbero poi trasformato la sua condizione lavorativa in qualcosa di stabile, e invece ha scelto di metterci la faccia e dedicare un po' del suo tempo all'azione politica in favore anche degli altri più sfortunati di lei.
Su Straquaquaraquadanio stavo per scrivere un post, perché il suo intervento, rozzo come è di moda di questi tempi, con la scusa di essere vicini al popolo, è sbagliato forse nel metodo ma non nel merito: è autoevidente che il dipendente pubblico alle 14 è già bello comodo a casa sua, e sarà pure libero di collegarsi a tutti i siti che gli aggradano, ma se questo vuole essere contrapposto a un presunto e fantomatico attivismo irrefrenabile dei membri del parlamento e del governo è quanto mai inopportuno. Dire sempre che la sconfitta è colpa degli altri non porta da nessuna parte, anzi è sintomo di mancanza di argomenti seri... se mai da Straquaquaraquadanio (ex radicale) fosse possibile aspettarseli. Sulla precaria direi che ha fatto bene, proprio lei che ha una posizione privilegiata e probabilmente rispetto ad altri corre meno rischi di perdere il posto e il sostanzioso stipendio (cui sono certo rinuncerebbe per una stabilizzazione).
RispondiEliminaE' vero, come è vero che il blocco di riferimento del centro destra è quello dei lavoratori autonomi, dei commercianti, che possono postare nei blog tutta la giornata dai loro negozietti.
RispondiEliminaOra, attribuire a fattori come questi la "supremazia" della sinistra nel web, e non cogliere invece che il web si esprime così perché libero dai condizionamenti dei media tradizionali, è miope. Continuino pure così.
I più avveduti, invece, leggano pure questo:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/06/14/la-primavera-dei-giovani.html
... però in fondo il negoziante o il professionista ce l'avrà sempre a morte con il dipendente pubblico che lavora mezza giornata e ha tutto garantito. Certo, sarei curioso di conoscere l'età media dei lavoratori pubblici che usano internet il pomeriggio per motivi politici... dubito siano gli over 50.
RispondiEliminaIl nostro paese si è fondato sul tacito patto tra i lavoratori dipendenti (pubblici), che lavorano poco e male, e i lavoratori autonomi, che evadono le tasse.
RispondiEliminaSono entrambe grossolane generalizzazioni, ma credo che rendano l'idea.
Io credo che la più grande "miopia" che questi governanti da quattro soldi stanno manifestando è proprio quella che non gli fa vedere il potere unificante della rete.
RispondiEliminaMentre loro continuano a cercare di dividere in perfetto stile da "ministro della paura", una nuova generazione usa il web per unirsi ed agire. E non è escluso che sarà una giovane risata che seppellirà i vecchi satiri.