Con "Luxo Jr." di John Lasseter, nel 1986 nasceva ufficialmente la Pixar Animation Studios, la più importante casa di animazione in computer grafica al mondo (e "secondo lavoro" di Steve Jobs), sviluppatrice di un apposito software ("RenderMan") che, insieme ad altri software come Maya, facilita il lavoro degli animatori.
Dopo una serie di fortunati cortometraggi, nel 1995 la Pixar realizzò il primo lungometraggio, "Toy Story", cui ne seguirono altri, sempre fantasiosi e quasi tutti di grande successo, come "Alla ricerca di Nemo", "Ratatouille" e i recenti "Wall-E" e "Up".
La piccola lampada protagonista di "Luxo Jr:" è diventata il logo della Pixar che ha rappresentato anche il "secondo lavoro" di Steve Jobs. Quando il cortometraggio arrivò a Palermo, fu proiettato in una rassegna "di nicchia" e possiamo dire: "Io c'ero!".
(di Angelo Furnari)
Non ho ben capito se vuoi rimarcare alcuni concetti o c'è qualche errore di copia e incolla.
RispondiEliminaPer il resto W la Pixar che ha realizzato tra i film più belli degli ultimi anni (compreso il tristissimo UP).
La seconda che hai detto.
RispondiEliminaC'è la tendenza a fare film d'animazione più per i papà (e le mamme) che per i bambini e UP probabilmente ne risente in pieno.
RispondiEliminaIo non l'ho trovato così triste. Si, ci sono alcune parti che rispecchiano la vita reale (c'è anche il tema della morte), ma in generale il clima è scanzonato e allegro (pensa ai cani che parlano) ed alla fine il nonnetto decide di non vivere più nel passato e di ri-farsi una famiglia.
Forse è un film contro la moda del "vintage": guardare avanti, anziché indietro.