Scenetta da una tranquilla giornata tracorsa al gazebo delle primarie del centrosinistra.
Maschio trentacinquenne, giubbotto blu, la sua voce brontolante comincia a farsi sentire fino al nostro banchetto già dal momento in cui si mette in coda, tra gli sguardi sbuffanti di tutti i presenti, elettori e scrutatori.
"Ahh adesso mi sentiranno!", "Adesso vediamo se non mi fanno votare!", "Siamo o non siamo in una democrazia!?", e via borbottando.
Finalmente arriva il suo turno.
- "Buongiorno."
- "Buongiorno, vorrei sapere se posso votare."
- "Ha il cedolino ?" (Quello rilasciato a chi ha votato al primo turno)
- "No. Lo sapevo che c'era qualche problema! Allora non posso votare?"
- "Guardi, se è negli elenchi può votare. Lei si è registrato?"
- "No, non lo so, e come si fa?"
- "Controlliamo subito negli elenchi."
(trovato)
- "Ecco qui. Firmi pure, mi dia un documento ed ecco la scheda."
(faccia delusissima)
- "Comunque non è giusto!"
- "Cosa non è giusto, mi scusi?"
- "Protesto per tutti quelli che non possono votare!"
- "Grazie, buona giornata."
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