Il settimanale americano Time ha nominato "Uomo dell'anno 2010" Mark Zuckelberg, il creatore di Facebook, ignorando la scelta dei propri lettori che, in un sondaggio promosso dallo stesso settimanale, avevano invece votato Julian Assange, il giornalista promotore del sito Wikileaks.
L'accostamento tra i due personaggi è davvero curioso: Assange svela i segreti del potere a tutti; Zuckelberg, con il suo Facebook, svela i segreti di tutti al potere.
venerdì 31 dicembre 2010
mercoledì 29 dicembre 2010
lunedì 27 dicembre 2010
Ecco chi abbandona i rifiuti sui marciapiedi.
Ma guarda un po' chi abbandona sul marciapiede i sacchetti della spazzatura...
Erano le 10 di mattina quando ho visto questa bella composizione in via Francesco Paolo di Blasi, e fino alle 11.40 stava ancora lì. Con il risultato che il sito faceva da irresistibile "calamita" per i cittadini incivili.
Erano le 10 di mattina quando ho visto questa bella composizione in via Francesco Paolo di Blasi, e fino alle 11.40 stava ancora lì. Con il risultato che il sito faceva da irresistibile "calamita" per i cittadini incivili.
sabato 25 dicembre 2010
A chi importa del 98% del paese ?
In un recente post sul suo blog, il giornalista e scrittore di politica Alexander Stille si domanda:
Come mai la destra americana era disposta a combattere strenuamente e a rischiare parecchio per difendere gli interessi del 2% del paese, mentre i democratici non erano disposti a fare altrettanto per l’altro 98%, quando i sondaggi dimostravano che la maggioranza degli americani era favorevole alla loro posizione? In parole povere, come mai la destra combatte e la sinistra no?
In Italia si verifica un fenomeno in qualche modo analogo. Berlusconi non esita a dipingere una possibile vittoria del centrosinistra come il ritorno dei seguaci di Pol Pot e a evocare lo spettro dei comunisti cinesi che avrebbero usato i bambini come concime. Mentre il buon Walter Veltroni ha fatto un punto di orgoglio del non attaccare il suo avversario e l’insistere su un problema lampante come il conflitto di interessi viene considerato una forma di demonizzazione di Berlusconi.
Stille, dopo aver formulato alcune ipotesi, le sottopone al giudizio dei suoi lettori, invitandoli a commentare.
La questione, a mio avviso, è centrale, e la risposta si trova proprio tra le prime righe: infatti se il centrosinistra, che rappresenta il 98% del paese, non combatte, mentre il centrodestra, che rappresenta il 2%, sì, la ragione sta semplicemente nel fatto che i dirigenti del centrosinistra appartengono a quel 2%.
Come mai la destra americana era disposta a combattere strenuamente e a rischiare parecchio per difendere gli interessi del 2% del paese, mentre i democratici non erano disposti a fare altrettanto per l’altro 98%, quando i sondaggi dimostravano che la maggioranza degli americani era favorevole alla loro posizione? In parole povere, come mai la destra combatte e la sinistra no?
In Italia si verifica un fenomeno in qualche modo analogo. Berlusconi non esita a dipingere una possibile vittoria del centrosinistra come il ritorno dei seguaci di Pol Pot e a evocare lo spettro dei comunisti cinesi che avrebbero usato i bambini come concime. Mentre il buon Walter Veltroni ha fatto un punto di orgoglio del non attaccare il suo avversario e l’insistere su un problema lampante come il conflitto di interessi viene considerato una forma di demonizzazione di Berlusconi.
Stille, dopo aver formulato alcune ipotesi, le sottopone al giudizio dei suoi lettori, invitandoli a commentare.
La questione, a mio avviso, è centrale, e la risposta si trova proprio tra le prime righe: infatti se il centrosinistra, che rappresenta il 98% del paese, non combatte, mentre il centrodestra, che rappresenta il 2%, sì, la ragione sta semplicemente nel fatto che i dirigenti del centrosinistra appartengono a quel 2%.
giovedì 23 dicembre 2010
Le priorità del governo regionale.
Da tempo ho maturato la convinzione che, quando un politico dichiara con l'espressione contrita e desolata che ha dovuto tagliare servizi pubblici perchè "non ci sono più soldi", ci sta prendendo per i fondelli. Questa storia dei soldi che "sono finiti" è falsa semplicemente perchè i cittadini continuano - ovviamente - a pagare le loro brave tasse. Non risulta affatto che il prelievo fiscale sia diminuito, anzi.
Ciò che la politica di bassa lega non confesserà mai è che tutto si riduce quindi a una questione di priorità, di scelta degli interessi da proteggere. E questi due titoli di articoli apparsi in questi giorni su "Repubblica Palermo" rendono bene l'idea che, su temi fondamentali come l'istruzione, il merito, il futuro della nostra terra, l'attuale governo regionale non ha affatto rotto con il passato.
martedì 21 dicembre 2010
Il popolo lo ama.
L'80 per cento dei voti al candidato governativo (qui i il sito ufficiale dei risultati elettorali), denunce di brogli, manifestazioni di piazza, arresti, candidati dell'opposizione in carcere, ma c'è qualcuno che fino a poco tempo fa stravedeva per il presidente della Bielorussia.
lunedì 20 dicembre 2010
sabato 18 dicembre 2010
venerdì 17 dicembre 2010
giovedì 16 dicembre 2010
Che fine faranno i nostri libri ?
Molte persone custodiscono in casa, esibendoli orgogliosamente, centinaia di libri. Ma la direzione dei cambiamenti tecnologici ci fa intuire che, nel nostro rapporto con la lettura, qualcosa è destinato a cambiare.
Da una parte c'è chi, come nell'affascinante video qui sopra, continua a esaltare le magnifiche e rivoluzionarie virtù dell'oggetto libro ("non c'è bisogno di ricaricarlo").
All'altro estremo ci sono invece i fanatici della tecnologia, che irridono i bibliomani con i polverosi ammassi di carta, sfoderando i loro fiammanti ipad.
La questione è affascinante, e in questo articolo apparso su "Il Post" viene affrontata con acume e intelligenza. L'autore sottolinea che occorre riconoscere che il nostro rapporto con i libri sta già cambiando, soprattutto per due motivi: il trasferimento su Internet del deposito delle informazioni, e l'accorciamento della durata della nostra attenzione su uno stesso tema.
La mia opinione è questa. Noi che siamo nati con i libri di carta, nel prossimo futuro continueremo a leggere su carta, ma conserveremo le informazioni (anche il già letto su carta) in formato digitale.
Ma i nostri figli, già nativi digitali, molto difficilmente rimarranno ancorati alla carta. Come conclude l'articolo del Post "cominciate a immaginare a cosa ne faranno i vostri figli, dei libri che lascerete loro".
mercoledì 15 dicembre 2010
Scova l'errore di Scilipoti.
L'idea e la foto sono tratte da qui.
Notevole è l'intero "sito" - anche se si fa fatica a chiamarlo così - dell'onorevole, dove si trovano frasi memorabili come questa:
E' da sempre mio desiderio realizzare una autentica unità politica e morale di tutta la Nazione e chi è stato artefice del proprio male, (virgola ?) non potrà essere la cura. Ci vuole il nuovo che avanza (?) e nutro la convinzione che non può esistere giustizia sociale senza libertà politica così come (così come ?) ne era convinto Giuseppe Saragat. La vera anomalia Italiana è la legge elettorale, Di Pietro nella precedente legislatura non ha nemmeno sollevato il problema. Oggi è vitale cambiarla per la democrazia del paese.
Notevole è l'intero "sito" - anche se si fa fatica a chiamarlo così - dell'onorevole, dove si trovano frasi memorabili come questa:
E' da sempre mio desiderio realizzare una autentica unità politica e morale di tutta la Nazione e chi è stato artefice del proprio male, (virgola ?) non potrà essere la cura. Ci vuole il nuovo che avanza (?) e nutro la convinzione che non può esistere giustizia sociale senza libertà politica così come (così come ?) ne era convinto Giuseppe Saragat. La vera anomalia Italiana è la legge elettorale, Di Pietro nella precedente legislatura non ha nemmeno sollevato il problema. Oggi è vitale cambiarla per la democrazia del paese.
martedì 14 dicembre 2010
domenica 12 dicembre 2010
Palermo in coda alla classifica, come sempre.
Come ogni fine anno, il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica della qualità della vita nelle città italiane capoluogo di provincia, elaborata sulla base di una serie di indicatori statistici raggruppati in 6 categorie. Delle passate edizioni abbiamo parlato qui e qui.
Palermo si conferma tra le peggiori, al 101° posto su 107 (l'anno scorso era al 102°), e questo cattivo risultato dipende soprattutto dalla situazione delle attività economiche.
Meglio piazzata, e in salita dal 70° al 61° posto, Cagliari, dove migliorano in particolare la qualità dei servizi e dell'ambiente, e il tenore di vita.
sabato 11 dicembre 2010
venerdì 10 dicembre 2010
Una coerenza da Razzi.
Interrogato sulla sua intenzione di abbandonare Italia dei Valori e votare la fiducia al governo Berlusconi, l'on. Antonio Razzi ha risposto con logica ineccepibile: “Non ho cambiato idea, ho cambiato capo”.
giovedì 9 dicembre 2010
Salviamo il soldato Assange.
L'arresto di Julian Assange, per il mancato uso di un preservativo, è un attentato alla libertà d'informazione. Lo conferma, suo malgrado, il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini: "L'accerchiamento degli Stati ha avuto successo".
mercoledì 8 dicembre 2010
Tutti ad Arcore !
Lo stato maggiore del PD si mostra scandalizzato per la visita di Matteo Renzi ad Arcore. Ma...
Bersani: "Per le riforme sociali
(citato qui)
Bersani: "Per le riforme sociali
andrei ad Arcore anche a piedi"
(citato qui)
martedì 7 dicembre 2010
Frasi senza fondamento.
Il Ministero dell'Economia non ha molta fortuna con i comunicati stampa. Dopo quello sulle "puttanelle", è di qualche giorno fa questa nota che, nel testo, pare affermare che Tremonti abbia pronunciato frasi sconclusionate ("prive di fondamento").