domenica 31 maggio 2009
Parliamo di cose serie: il cerimoniale.
Qualche tempo fa avevo affrontato l'argomento del cerimoniale ironizzando sul fatto che in Italia dedichiamo un'attenzione esasperata agli aspetti puramente formali della vita di relazione.
Mi è capitato personalmente di constatare che, quando un'Autorità è invitata a un convegno e non trova un posto riservato, si sente in diritto di protestare con gli organizzatori e ottiene immediatamente le scuse (e la poltrona). Poi magari presenzia solo mezz'ora, ma intanto ha riaffermato davanti a tutti il senso della propria importanza nella scala sociale.
Adesso scopro addirittura che il cerimoniale è argomento di convegni, di libri, ed esiste addirittura chi insegna all'Università "Teoria e tecniche del moderno cerimoniale".
Chi è interessato al programma della materia (es. "gli inviti e gli invitati", "i posti a tavola"), può leggere qui.
sabato 30 maggio 2009
venerdì 29 maggio 2009
Non parli italiano ? Niente cittadinanza.
Tra i Comuni del Nord, specie quelli a guida leghista, sta cominciando a diffondersi l'abitudine di negare la possibilità di giurare agli stranieri che hanno ottenuto il decreto di concessione della cittadinanza italiana (dal Ministero dell'Interno). E senza giuramento, niente cittadinanza.
E' già successo a Crespano del Grappa e a Caravaggio.
La tesi sostenuta dai sindaci battaglieri è che chi non conosce la lingua del luogo in cui vuole vivere non è in grado di assimilarne le regole, di conoscere i propri diritti e doveri.
La sinistra è abituata a liquidare queste vicende archiviandole alla voce "razzismo", ma forse temi come questi meritano più di un approfondimento.
E' già successo a Crespano del Grappa e a Caravaggio.
La tesi sostenuta dai sindaci battaglieri è che chi non conosce la lingua del luogo in cui vuole vivere non è in grado di assimilarne le regole, di conoscere i propri diritti e doveri.
La sinistra è abituata a liquidare queste vicende archiviandole alla voce "razzismo", ma forse temi come questi meritano più di un approfondimento.
giovedì 28 maggio 2009
E' semplice, basta leggere.
Convenzione di Ginevra del 1951
Convenzione
sullo statuto dei rifugiati
Conclusa a Ginevra il 28 luglio 1951
...
Art. 33
Divieto d’espulsione e di rinvio al confine
1. Nessuno Stato Contraente
espellerà o respingerà, in qualsiasi modo, un rifugiato verso i confini di
territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate a motivo
della sua razza, della sua religione, della sua cittadinanza, della sua
appartenenza a un gruppo sociale o delle sue opinioni politiche.
mercoledì 27 maggio 2009
Perchè la giustizia non funziona.
Come già detto in altre occasioni, molti (quasi tutti) dei problemi del nostro paese sono da ricondurre essenzialmente a pochissime grandi questioni. Se, per ipotesi, si risolvessero quelle, cadrebbero istantaneamente i presupposti di tutte le altre, sulle quali invece noi (e nostri aurei rappresentanti) ci accapigliamo quotidianamente.
Le grandi questioni sono essenzialmente due: la meritocrazia e la giustizia. Risolte quelle, si ridimensionerebbe notevolmente la portata di problemi come l'immigrazione clandestina, la ricerca universitaria, il conflitto di interessi, i privilegi dei parlamentari, gli investimenti delle imprese.
Prendiamo la giustizia. E' noto a tutti che la qualità del servizio erogato è pessima, che i processi durano in eterno, che una grandissima percentuale di essi si chiude per prescrizione. Ed è anche nota la corrente di pensiero (che condivido) che questa situazione di inefficienza fa molto comodo ai politici, i quali si guardano bene dal combatterla e spacciano invece per "riforme della giustizia" quelli che sono invece veri e propri attacchi all'autonomia di chi potrebbe controllarli.
Questo articolo del Corriere, per esempio, spiega molto bene che, comunque vada a finire la vicenda Mills e il lodo Alfano, persino se Berlusconi dovesse accettare di essere processato (lo può fare) o se il lodo Alfano venisse cancellato dalla Corte Costituzionale, lui troverà in ogni caso il suo scudo più formidabile proprio nell'inefficienza delle procedure.
Quello che non è chiaro a molti è che il problema non è tanto il privilegio di cui godono in pochi, quanto piuttosto il grave danno che ne consegue per tutti i cittadini. E il compito dell'opposizione dovrebbe essere quello di spiegare questi meccanismi, di svelare perchè dal conflitto di interessi deriva un danno per la collettività. Altrimenti diranno che è tutta invidia.
martedì 26 maggio 2009
Cattivi esempi
Non puoi dedicare tutta la tua esistenza all'esaltazione del tuo vantaggio personale, e poi lamentarti che gli italiani trattano le strade pubbliche come discariche.
Ultimo giorno per iscriversi.
Domani è l'ultimo giorno utile per aderire al sondaggio pre-elezioni europee.
lunedì 25 maggio 2009
Il Giornale contro il bravo Ferrandelli.
Come riportato dal Giornale di Sicilia, il Comune di Palermo, in un impeto di automoralizzazione, ha avviato controlli fiscali sui propri consiglieri e su tutti i dipendenti. E fin qui tutto bene.
Tra coloro che sono risultati non in regola con gli obblighi tributari nei confronti del Comuni è saltato fuori il nome di Fabrizio Ferrandelli, un battagliero consigliere di Italia dei Valori, molto attivo (anche prima che venisse fuori Di Pietro) nelle battaglie a favore degli emarginati. Suo è, per esempio, un centro di accoglienza per bambini disagiati.
Il centrodestra non ha ovviamente perso l'occasione per aggredire il "falso moralizzatore" (il solito epiteto, insieme a quello di "demagogo", con cui la nostra classe politica usa appellare chi osa metterla in discussione).
La vicenda si è però presto sgonfiata: Ferrandelli ha dichiarato di essersi recato presso gli uffici comunicali e aver chiarito che si era trattato di un banale errore (pare degli uffici) nella regitrazione di un cambio di residenza. Sono seguite le scuse dei funzionari comunali (non quelle del centrodestra).
La vicenda ha avuto anche un risvolto (per così dire) "giornalistico-squadristico". L'ORGANO di Berlusconi ha prontamente, ma incautamente, aperto il fuoco e Ferrandelli, al quale va tutta la mia solidarietà, ha inviato una bella lettera che, al momento, non risulta essere stata pubblicata.
domenica 24 maggio 2009
Quando Papi piangeva.
Se ne è parlato tanto. Per chi ancora non l'avesse visto, questa è l'occasione per vedere Berlusconi piangere di solidarietà per gli immigrati.
sabato 23 maggio 2009
17 anni dalle 17.56.
Di quel pomeriggio mi ricordo tutto.Mi ricordo dov'ero e con chi ero, quando l'aria tiepida fu squarciata dal suono delle sirene delle prime ambulanze.Mi ricordo cosa pensai, quando mi accorsi che le sirene erano troppo numerose.Mi ricordo quando, pochi minuti dopo, seppi cos'era successo.Mi ricordo la sensazione che provai: Incredulità-rabbia-frustrazione.Mi domando ancora come si possa dimenticare.Come possa rinnegare se stessa.
giovedì 21 maggio 2009
Prevediamo il futuro.
Carissimi, le elezioni europee si avvicinano. In attesa di conoscerne l'esito, proviamo anche stavolta a fare le nostre previsioni. Chi si sarà avvicinato di più al risultato ufficiale riceverà in premio una lauta cena, come l'anno scorso è capitato a Virus.
A differenza della scorsa edizione (qui si possono leggere i post dell'anno scorso), visto il poco tempo a disposizione, ci limiteremo ad UNA SOLA PREVISIONE. Quest'anno siamo coordinati con il blog Le Formiche Elettriche.
Chi vuole partecipare dovrà comunicare l'adesione secondo le istruzioni della scorsa edizione ENTRO MERCOLEDI 27 maggio. Successivamente riceverà la scheda da compilare in formato excel, da restituire entro venerdì 5 giugno.
mercoledì 20 maggio 2009
martedì 19 maggio 2009
Metro a Palermo: progetta che ti passa.
E' da quando ero bambino che sento parlare di metropolitana nella mia città, chi la vuole interrata, chi la vuole a cielo aperto, chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Il fatto è che non si va mai più avanti delle chiacchere.
Nel corso degli anni l'unica novità che ho visto è stata la riattivazione di una vecchia linea ferroviaria che oggi serve, con frequenze di circa mezz'ora, zone semiperiferiche.
Nei giorni scorsi si è tenuto un convegno (l'ennesimo) sull'avvincente tema "Il sistema dei trasporti ferroviari a Palermo". Il trionfante comunicato del sito della Regione Siciliana, organizzatrice dell'iniziativa insieme all'Università, ci informa che, invece di occuparsi della fase operativa, i convegnisti si concentreranno a studiare gli innumerevoli progetti sfornati nel passato. Si scopre quindi che è dal 1920 (!!) che si parla e si progetta.
Insomma: facciamo, della nostra inconcludenza, argomento di convegni.
Nel corso degli anni l'unica novità che ho visto è stata la riattivazione di una vecchia linea ferroviaria che oggi serve, con frequenze di circa mezz'ora, zone semiperiferiche.
Nei giorni scorsi si è tenuto un convegno (l'ennesimo) sull'avvincente tema "Il sistema dei trasporti ferroviari a Palermo". Il trionfante comunicato del sito della Regione Siciliana, organizzatrice dell'iniziativa insieme all'Università, ci informa che, invece di occuparsi della fase operativa, i convegnisti si concentreranno a studiare gli innumerevoli progetti sfornati nel passato. Si scopre quindi che è dal 1920 (!!) che si parla e si progetta.
Insomma: facciamo, della nostra inconcludenza, argomento di convegni.
lunedì 18 maggio 2009
Dieci domande senza risposta.
Può il giornalismo italiano porre domande al potere politico, ricevendone risposta? Può un importante quotidiano smarcarsi dalla piaggeria dominante, pubblicando un'inchiesta documentata?
Queste rilevanti questioni balzano nuovamente all'attenzione di tutti dopo la pubblicazione, da parte di Repubblica, de "Le dieci domande mai poste al Premier", un'inchiesta di Giuseppe D'Avanzo sul caso Letizia. Ma soprattutto, dopo le reazioni aggressive di Palazzo Chigi; di fronte all'evidenza di fatti documentati e a domande circostanziate, piuttosto che rispondere, si preferisce insultare.
Come spiega Ezio Mauro nell'editoriale di contro-risposta, pubblicato il 15 maggio, il problema non è "frequentare le diciottenni", ma "non rispondere alle domande" rifugiandosi nell'insulto. E, ad un altro livello, il problema non è "rompere le scatole", ma "fare giornalismo secondo standard internazionali di civiltà".
A noi, le domande ci ricordano il film "Frost/Nixon - il duello"; gli insulti la famosa scena del film "Gli Intoccabili", dove De Niro-Capone reagisce alle accuse di Cruise-Ness, con la frase: "Sei tutto chiacchiere e distintivo".
(Il post è di Angelo)
domenica 17 maggio 2009
Le palme e le armi.
Avete presente quel giardiniere che sosteneva di aver trovato il rimedio per risolvere il problema del punteruolo rosso (il coleottero che sta distruggendo le palme della città di Palermo) ?
Avete presente il giardiniere arrestato in questi giorni perché in uno dei giardini da lui custoditi è stato trovato un arsenale di armi ?
Sono la stessa persona.
Avete presente il giardiniere arrestato in questi giorni perché in uno dei giardini da lui custoditi è stato trovato un arsenale di armi ?
Sono la stessa persona.
Record !
Permettetemi un momento autocelebrativo. Venerdì, per la prima volta, il blog ha superato le 100 visite in un giorno (un pc che "visita" il blog per più di una volta in un giorno viene conteggiato una sola volta).
(il grafico è stato creato alle 10,30 del 16 maggio)
(il grafico è stato creato alle 10,30 del 16 maggio)
sabato 16 maggio 2009
O visto un errore grossolano.
Va bene, capita a tutti di sbagliare, specie quando si va di fretta.
Ma qui si
tratta:
- di un errore a dir proco grossolano;
- del sito del più importante
quotidiano italiano.
Possibile che nessuno revisioni il lavoro di un titolista ?
(Hanno impiegato circa tre ore per correggere)
venerdì 15 maggio 2009
La difesa di Rosalia Lanterna in Lucciola.
Chiedo scusa, sono la mogliera del Signo' Lucciola e voglio dire una cosa.
Io nollo so chi avi 'a raggione, se Silvio o Veronica. Però una cosa la devo dire.
Prima cosa, di solito in questi casi è la fimmina che deve abbassare la testa, per il bene della famigghia e dei figghi.
Di poi, a mia Lui mi appare piatuso. Come fa, senza quacchiduno che ci stira li cammise? Senza quacchiduno che ci lava li quasetti?
Senza quacchiduno che ci fa di mangiare?
Terza cosa, comi fa un omo senza 'na fimmina che gli arriscadda lu letto?
Io nollo so!!! Mah!!! A mia mi appare piatuso.
Rosalia Lanterna in Lucciola
(post ispirato a una conversazione realmente avvenuta)
Io nollo so chi avi 'a raggione, se Silvio o Veronica. Però una cosa la devo dire.
Prima cosa, di solito in questi casi è la fimmina che deve abbassare la testa, per il bene della famigghia e dei figghi.
Di poi, a mia Lui mi appare piatuso. Come fa, senza quacchiduno che ci stira li cammise? Senza quacchiduno che ci lava li quasetti?
Senza quacchiduno che ci fa di mangiare?
Terza cosa, comi fa un omo senza 'na fimmina che gli arriscadda lu letto?
Io nollo so!!! Mah!!! A mia mi appare piatuso.
Rosalia Lanterna in Lucciola
(post ispirato a una conversazione realmente avvenuta)
giovedì 14 maggio 2009
martedì 12 maggio 2009
Per chi voto.
Con l'approssimarsi delle elezioni per il parlamento europeo iniziano a comparire in Rete i primi strumenti che aiutano a posizionarsi tra le diverse opzioni politiche.
Questo, proposto da lavoce.info, sembra offrire sufficienti garanzie di serietà.
lunedì 11 maggio 2009
Chi "Vespa" mangia le mele.
C'è chi crede che l'umanità si divida in "chi l'ha avuta" e "chi avrebbe voluto averla". C'è chi pensa che "blu notte è per sempre" e si ostina ad usare quella comprata da ragazzo ed ormai arrugginita. C'è chi si è fatto conquistare dall'ultimo modello, di un bel rosso fiammante.
Sono gli appassionati della Vespa, lo scooter nato dalla fantasia dell'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio (inventore, tra l'altro, dell'elicottero moderno).
La Vespa è un mito: ha avuto tante vite, narrate da molti libri, e numerosissimi fan, sia in Italia che all'estero.
Il titolo del post ricorda un famoso slogan pubblicitario, ma la Vespa è diventata nota in tutto il mondo soprattutto per un film: "Vacanze romane", che contiene la scena di una celebre passeggiata.
Ma a noi piace ricordarla nel film "Caro Diario", dove Nanni Moretti va in giro in Vespa per Roma, con deviazioni estetiche e riflessioni esistenziali, portate alle estreme conseguenze programmatiche.
La Vespa della foto è di ceramica ed è un'opera d'arte esposta nelle vetrine di un importante laboratorio palermitano: "Le Stanze del Gattopardo".
Sono gli appassionati della Vespa, lo scooter nato dalla fantasia dell'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio (inventore, tra l'altro, dell'elicottero moderno).
La Vespa è un mito: ha avuto tante vite, narrate da molti libri, e numerosissimi fan, sia in Italia che all'estero.
Il titolo del post ricorda un famoso slogan pubblicitario, ma la Vespa è diventata nota in tutto il mondo soprattutto per un film: "Vacanze romane", che contiene la scena di una celebre passeggiata.
Ma a noi piace ricordarla nel film "Caro Diario", dove Nanni Moretti va in giro in Vespa per Roma, con deviazioni estetiche e riflessioni esistenziali, portate alle estreme conseguenze programmatiche.
La Vespa della foto è di ceramica ed è un'opera d'arte esposta nelle vetrine di un importante laboratorio palermitano: "Le Stanze del Gattopardo".
sabato 9 maggio 2009
E Berlusconi lodò l'opposizione.
Checché ne dica, sente di essere in difficoltà: ha cominciato a inviare segnali di "amore" verso l'opposizione.
venerdì 8 maggio 2009
Berlusconi: "Ne dico tante".
Su Repubblica di lunedì 27 leggo che Berlusconi ha dovuto rinnegare una delle sue dichiarazioni dei giorni precedenti quando, con la sua solita leggerezza, aveva invitato i terremotati de L'Aquila ad acquistare i mobili da Ikea "che costano poco".
I mobilieri italiani se la sono presa, e lui è dovuto tornare sull'argomento: "Un signore mi ha detto di essere andato all'Ikea e di avere speso poco. Gli ho detto: andate dove volete. Ne dico tante".
Se lo dice lui.
I mobilieri italiani se la sono presa, e lui è dovuto tornare sull'argomento: "Un signore mi ha detto di essere andato all'Ikea e di avere speso poco. Gli ho detto: andate dove volete. Ne dico tante".
Se lo dice lui.
giovedì 7 maggio 2009
mercoledì 6 maggio 2009
Rifiuti urbani: se c'è lo strumento, non funziona.
Ecco uno strumento veramente innovativo per nascondere la "munnizza" di Palermo.
A prima vista sembra un bidone aspiratutto, ma in realtà basta premere un pulsante ed il coperchio si apre elettricamente; il sacchetto maleodorante si butta lì dentro e finisce in appositi cassonetti interrati.
E allora perché accanto al "bidone" si vedono i cassonetti tradizionali stracolmi? Semplice: perché il "bidone" non funziona! Premi il pulsante e non accade nulla.
E nella stessa situazione di quello della foto (che è a piazza S.Francesco di Paola) se ne trovano altri collocati in vari punti della città. Sono il frutto degli investimenti fatti dalla precedente dirigenza della municipalizzata; quella che il sindaco ha deciso di non querelare e che dunque non pagherà per il presunto buco di bilancio.
Quando si fa un investimento per la costruzione di un'opera pubblica (specie se ampiamente pubblicizzato) senza un piano per la manutenzione, si può ragionevolmente ritenere che lo scopo di quell'opera non è quello di fornire un servizio ai cittadini.
Casualmente, questo oggi avviene anche per opere quali la metropolitana di Palermo o il ponte sullo Stretto.
(di Angelo)
A prima vista sembra un bidone aspiratutto, ma in realtà basta premere un pulsante ed il coperchio si apre elettricamente; il sacchetto maleodorante si butta lì dentro e finisce in appositi cassonetti interrati.
E allora perché accanto al "bidone" si vedono i cassonetti tradizionali stracolmi? Semplice: perché il "bidone" non funziona! Premi il pulsante e non accade nulla.
E nella stessa situazione di quello della foto (che è a piazza S.Francesco di Paola) se ne trovano altri collocati in vari punti della città. Sono il frutto degli investimenti fatti dalla precedente dirigenza della municipalizzata; quella che il sindaco ha deciso di non querelare e che dunque non pagherà per il presunto buco di bilancio.
Quando si fa un investimento per la costruzione di un'opera pubblica (specie se ampiamente pubblicizzato) senza un piano per la manutenzione, si può ragionevolmente ritenere che lo scopo di quell'opera non è quello di fornire un servizio ai cittadini.
Casualmente, questo oggi avviene anche per opere quali la metropolitana di Palermo o il ponte sullo Stretto.
(di Angelo)
martedì 5 maggio 2009
Confesso, sono un criminale.
Prima che qualche zelante poliziotto sfondi la porta di casa, confesso qui pubblicamente che anche io ho i miei peccati da farmi perdonare.
domenica 3 maggio 2009
I bambini ci guardano: i mestieri.
Dopo il dialogo sulla sorte di Totò Cuffaro, un'altra conversazione.
Stavolta il bambino è mio figlio, e l'argomento è: i mestieri.
- "Papà, tu fai un lavoro importante ?
- "Sì, come tutti i lavori."
- "Qual è il mestiere più importante ?
- "Sono tutti importanti. Se non ci fossero gli ingegneri non avremmo le strade e i palazzi,
se non ci fossero i giudici non potremmo difenderci dai prepotenti, se non ci fossero i negozianti non sapremmo dove comprare le cose di cui abbiamo bisogno, se non ci fossero gli spazzini le strade sarebbero sporche."
- "Ma papà, veramente anche se ci sono gli spazzini le strade sono sporche lo stesso".
Stavolta il bambino è mio figlio, e l'argomento è: i mestieri.
- "Papà, tu fai un lavoro importante ?
- "Sì, come tutti i lavori."
- "Qual è il mestiere più importante ?
- "Sono tutti importanti. Se non ci fossero gli ingegneri non avremmo le strade e i palazzi,
se non ci fossero i giudici non potremmo difenderci dai prepotenti, se non ci fossero i negozianti non sapremmo dove comprare le cose di cui abbiamo bisogno, se non ci fossero gli spazzini le strade sarebbero sporche."
- "Ma papà, veramente anche se ci sono gli spazzini le strade sono sporche lo stesso".
venerdì 1 maggio 2009
Siti cult: fotozoom infinito.
Un foto-mosaico di immagini sponsorizzate dal National Geographic. Zoomando zoomando si scopre che l'immagine che si sta guardando è il risultato cromatico della composizione di altre immagini più piccole, e ognuna di quelle, a sua volta, è il risultato di altre immagini, e così via (credo) all'infinito.