venerdì 23 luglio 2010

(C)Azzate e derivati.

Come ci informa Metilparaben, il Comune di Azzate, in provincia di Varese, ha deciso di incaricare un rabdomante di cercare acqua nel sottosuolo. In questa fase storica tendente all'oscurantismo antiscientifico, la cosa non suscita eccessivo scandalo ma, al massimo, una divertità curiosità.

Il sindaco Dell'Acqua (nomen omen) si era già fatto notare in passato per altre iniziative insolite, come quando propose a George Clooney la carica di assessore.


Affidarsi ai rabdomanti per cercare l'acqua, invece che rivolgersi a chi si occupa seriamente della materia, è del tutto inutile (tranne che per le tasche del rabdomante) ed equivale a sperare di trovare un albero colmo di zecchini d'oro dopo aver seppellito una moneta, seguendo i consigli del Gatto e della Volpe.

Pensandoci bene, è proprio quello che è successo quando parecchi Comuni italiani cedettero alle lusinghe di banche d'affari internazionali, opportunamente istruite sul funzionamento degli enti locali italiani dall'allora consulente Linda Lanzillotta, poi Ministro degli Affari Regionali con l'ultimo governo Prodi e recentemente passata dal PD al movimento "Alleanza per l'Italia" di Rutelli.

Sindaci, assessori e funzionari anche di minuscoli comuni, quasi sempre senza la necessaria preparazione tecnica, pur di ricevere nell'immediato un discreto gruzzoletto in contanti, hanno sottoscritto, senza capirci un granché, complicatissimi contratti finanziari (i cosiddetti "derivati").

Soltanto pochi specialisti potevano capire, tra le mille clausole, che le probabilità di guadagno per gli enti pubblici erano eccezionalmente basse rispetto alle probabilità di perdita, e che operazioni spacciate per "a costo zero" nascondevano di fatto ingenti costi nascosti.

Ma gli amministratori comunali pur di sanare i problemi immediati di bilancio, rimandavano allegramente al futuro gli oneri di quelle operazioni. Oneri che non erano in grado nemmeno di quantificare.

Prendiamo per esempio questo estratto da una puntata di Report


STEFANIA RIMINI
Quindi vuol dire che se comincia a cambiare il vento e vi trovate a dover pagare?

GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi
Può anche darsi.

STEFANIA RIMINI
E quanto?

GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi
Questo non glielo so dire.

STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Glielo possiamo dire noi che abbiamo fatto “prezzare” il contratto con la Bnl e viene fuori che il Comune di Marradi rischia di sborsare fino a 430 mila euro.
In sostanza con la Bnl il Comune è entrato in un’operazione ancora più rischiosa di quella che aveva con Unicredit

STEFANIA RIMINI
Cioè il valore del vostro contratto, se è positivo o negativo, cioè se ci state perdendo o se state guadagnando in questo momento lei non lo sa?

GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi
Non glielo so dire.

STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Glielo possiamo dire noi, il valore di mercato è negativo, cioè sono sotto di 191 mila euro e al 31 del 12 non dovranno nemmeno scriverlo nel bilancio, così chi viene dopo non ha idea di quanti debiti ha questo comune.

STEFANIA RIMINI
Diceva comunque che lei è un po’ preoccupato?

GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi
Sì, si, sono preoccupato perché queste formule, poi adesso io non sono un esperto, però queste formule hanno sempre alcuni rischi e credo che non sia mai bene rischiare in modo particolare quando si gestisce i soldi dei contribuenti.

STEFANIA RIMINI
E allora perché l’avete fatto?

GRAZIANO FABBRI- Sindaco Comune Di Marradi
L’abbiamo fatto perché non c’erano altre soluzioni in questo tempo. Altre soluzioni reali in un Comune come il mio, spesso e volentieri si fanno a fatica, ma se trovo un’altra strada queste formule sicuramente non le userei, se fosse possibile.

FRANCESCO BOCCIA- Capo Dipartimento Economico Palazzo Chigi
Appare quasi circonvenzione di incapace...diventa un po’ più facile se il terreno...

STEFANIA RIMINI
E’ fertile...

....

STEFANIA RIMINI
Lei sa quanto avete pagato? Avete sostenuto un costo per fare queste operazioni?

GRAZIANO FABBRI - Sindaco Comune Di Marradi
No, a me risulta di no. Mi hanno detto che non c’aveva nessun costo per il Comune di Marradi tutta l’operazione.

STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
Invece i nostri consulenti hanno stimato un costo implicito di quasi 62mila euro. Il Comune potrebbe correre domani mattina a vedere se può farseli restituire, invece gli enti locali son sempre tutti convinti che fare il derivato non costa niente.
.....
STEFANIA RIMINI
E allora come mai che loro sono sempre convinti che l’hanno fatta a costo zero?

MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente
Perché l’entità della commissione non figura esplicitamente in nessuna parte del contratto.

STEFANIA RIMINI
Perché?

MATTEO CARRADORI- Consulente Finanziario Indipendente
Perché la banca vende un prodotto ad un valore che non è quello suo di mercato. Il prodotto già inizialmente incorporava una perdita di quella entità che chiaramente è stata trattenuta dalla banca.


Queste Vicende sono state oggetto di iniziative giudiziarie e di indagini parlamentari.

2 commenti:

Angelo ha detto...

Tutto nasce dal fatto che ciascuno di noi vede con fastidio le riunioni di condominio... ed è disposto a delegare pur di evitare di parteciparvi.
Figuriamoci le riunioni del Consiglio Comunale!

Antonio Lo Nardo ha detto...

Vero, molto vero.
E' proprio questo l'aspetto che mi piace del grillismo: la sollecitazione a partecipare.