lunedì 18 febbraio 2008

Antimafia e sviluppo economico.

Cito da Sicilia Informazioni (che è un ottimo sito di informazione siciliana) di qualche giorno fa:

In una nota il presidente di Assoimprese Sicilia, Salvatore Giuseppe Sangiorgi, dice di "condividere perfettamente" il richiamo fatto dal presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Palermo, Margherita Tomasello, all'associazione degli industriali: "Basta con il fare solo antimafia, il nostro compito è di rappresentare le imprese e proporre misure a sostegno della crescita produttiva; Confindustria faccia il suo mestiere".
"Esprimiamo la nostra massima solidarietà a Margherita Tomasello - scrive Sangiorgi - su quanto da lei affermato con coraggio e senso di responsabilita.
Il messaggio che ha voluto trasmettere è chiaro ed inequivocabile, e non può essere prestato, a tutti i livelli, a nessun tipo di strumentalizzazione neanche a quella di natura politica".
"Riteniamo che sia giusto riaffermare il concetto, che con lo stesso impegno con cui si parla di antimafia - conclude la nota - i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni dei datori di lavoro affrontino seriamente il problema dello sviluppo e del ruolo centrale delle imprese in Sicilia, che senza una adeguata attenzione saranno destinate ad un inevitabile declino".

08-02-2008
Fonte: (ANSA

Abbiamo così appreso che, per la Tomasello e per Sangiorgi, l'impegno antimafia non aiuta ad affrontare seriamente il problema dello sviluppo delle imprese in Sicilia.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso solo aggiungere, avendo seguito la fase pre-elezioni ed avendo conosciuto gli altri pretendenti alla carica di presidente dei giovani imprenditori, che la Tomasello è stata imposta dalla "bonanima" del tenero pandorino. Ricordo anche che l'allora presidente di confindustria palermo,Fabio Cascio Ingurgio, qualche giorno dopo un convegno svoltosi a Taormina sul peso della criminalità organizzata nell'imprenditoria siciliana, si è trovato coinvolto insiema al presidente di confindustria sicilia, Giuseppe Costanzo, nelle indagine sulle loro aziende e sono stati indicati dai magistrati come soci di Francesco Paolo Bontate, figlio del capomafia Stefano e condannato per traffico di droga, e indagati nel 2006 per truffa, falso in bilancio e riciclaggio. Sarebbe bene che la Tomasello si dimetta e che Lo Bello indìca nuove elezioni.

Antonio Lo Nardo ha detto...

E in un recente articolo dell'Espresso ("Antimafia double face") si parla di Artioli, sempre con riferimento agli stessi "personaggi" che citavi tu.

Per leggere l'articolo basta scrivere "antimafia double face" su Google e andare sul primo risultato.

Anonimo ha detto...

Purtroppo alcuni esponenti delle associazioni industriali non hanno capito (o non vogliono capire) che fare antimafia e puntare sullo sviluppo dell'economia siciliana e delle imprese locali non sono concetti antitetici; l'uno dovrebbe rafforzare l'altro. L'economia siciliana è fortemente frenata dalla presenza della mafia e dagli inquinamenti mafiosi nelle imprese siciliane.
Ovviamente la Confindustria deve occuparsi anche di altre tematiche legate allo sviluppo economico e non solo della mafia, ma non mi sembra che si occupi solo di mafia e antimafia, per cui la Tomasello poteva anche evitare quella sua frase infelice.

Anonimo ha detto...

Che la Margherita Tomasello sia stata suggerita dal tenero pandorino (adesso farcito di crema di cannolo), spiega tante cose.

E' sempre bene tenere gli occhi aperti, quaggiù.

Non c'entra niente, ma avete notato che il papà della Tomasello l'ha chiamata "Margherita", come un tipo di pasta? Mi viene difficile credere che pensasse al fiore!

Anonimo ha detto...

La battuta sorge spontanea:
i nipotini si chiameranno Fusillo e Farfalla Tomasello?

Anonimo ha detto...

I "piccolini" Tomasello...

come i "piccolini" Barilla.

Anonimo ha detto...

e che ne pensate dei "ditalini" della Tomasello?

Anonimo ha detto...

Fuori tema... ed anche piuttosto banalmente!

Anonimo ha detto...

Non ci avevi pensato, vero?