martedì 6 luglio 2010

I precari, risorsa di voti.

Fino a ieri resisteva un velo di ipocrisia e la questione dei precari veniva almeno etichettata come un "problema". Oggi la politica ha gettato la maschera e, dicendo le cose con il loro nome, esibisce orgogliosamente i propri sforzi per la loro "valorizzazione".

In questo intervento, pubblicato domenica scorsa sul Giornale di Sicilia, il vice presidente della Regione Siciliana esalta "l'opera decennale dei precari negli enti pubblici", nota che "molti apparati dell'amministrazione pubblica si reggono sul loro apporto". E quindi, continua il nostro rappresentante, occorre moltiplicare gli sforzi per trovare, tra le pieghe della legislazione nazionale e comunitaria, qualunque cavillo per la loro "stabilizzazione".

Nessun accenno, ovviamente, alle nefaste conseguenze che questa politica ha provocato sull'aumento della spesa e delle tasse, sull'assoluta mortificazione del merito (da quanto tempo la Regione non bandisce un concorso ?) e, in ultima analisi, sulla qualità dei servizi pubblici. E' fin troppo facile prevedere che l'ennesima stabilizzazione di precari, per quanto sedicente "ultima" e "definitiva", stimolerà nuove pretese di clientelismo, precariato e raccomandazioni, tutto miele per il livello medio dei nostri politici.

Ma Cimino in fondo ha ragione, tutto avviene non per caso. Lui, insieme agli altri politici di professione, sa bene che addossare alla collettività gli oneri per i privilegi di pochi viene premiato, mentre la politica che tutela il benessere generale viene semplicemente ignorata.

11 commenti:

Angelo ha detto...

Il link deve essere modificato, perché all'Ars la rassegna stampa dopo un giorno cambia posto.

Angelo ha detto...

Vi segnalo che in questo momento vige una sorta di PIP-Stop.

In pratica, a seguito della recente stabilizzazione, gli ex-PIP che, ad esempio, erano in forza presso le scuole comunali (come bidelli, pulizieri o anche applicati di segreteria) sono stati richiamati in attesa di colloquio per determinarne le future mansioni.

In questo momento, dunque, sono a casa con lo stipendio regolarmente pagato e senza lavorare.

Non essendo più "comunali" non possono più lavorare presso le scuole che, improvvisamente, si trovano sprovviste del personale che svolgeva utili mansioni.

In definitiva, ieri questi precari sono stati utilizzati per tamponare le inefficienze delle strutture pubbliche. Oggi stanno a casa (pagati) in attesa di stabilire cosa fargli fare, mentre le strutture pubbliche ri-sprofondano nella loro inefficienza.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Sistemato il link (almeno credo).
Grazie per la segnalazione.

Anonimo ha detto...

nord..sud….; sud….nord… buoni, cattivi …cattivi….buoni:dimenticavo ;il centro in quale categoria lo mettiamo?
facciamo attenzione a non seguire la politica ed i politicanti in queste suddivisioni dettate da strategie di partito e di voti
certamente, vi sono amministratori, capaci ed incapaci, lungo tutto lo stivale italico ma, a tale proposito, gl’italiani hanno un modo per punire, premiare, cambiare tutto: essere piu’ numerosi nelle consultazioni elettorali.
il sommo Giulio, ultimamente, mette molta astiosita’ nelle valutazioni:non e’ da lui, e’ persona preparata e capace, deve mantenere il ritmo a lui congeniale nelle analisi e nelle critiche, comprese l’indicazione delle misure da prendere per risolvere i problemi:i dictat non producono risultati , il suo vecchio modo, calmo e preparato di dare indicazioni, e’ sempre stato rassicurante, cosa che ora crea irritazione anche dalla sua area politica.
basta dividere, basta accuse, cerchiamo di lavorare e collaborare tutti insieme, lo dobbiamo alla democrazia regalataci da tanti italiani che nello scorso secolo si sono sacrificati perche’ noi potessimo usufruirne.

Unita ha detto...

Prato è una città tranquilla, non si vedono porci borghesi nazisti con i rolex ed abiti di stralusso, la gente non viene vaporizzata per l’alta velocità o muore sotto frane ed abusivismi edilizi. A Prato non ci sono anemoni, bertonasi, prosperini, verdini, cosentini, cuffaro
ed altri della banda di Alcafone.

PINKY700 ha detto...

BERLUSCONI è IL VERO COMUNISTA CHE ESISTE IN QUESTO PAESE.LA SUA CONCEZIONE DEL POTERE E’ TIPICAMENTE BOLSCEVICA…NIENTE ORGANI DI CONTROLLO,INSOFFERENZA VERSO LA SEPARAZIONE DEI POTERI,CONTROLLO MILITARE DELL’INFORMAZIONE,PUGNO DI FERRO CONTRO I DISSIDENTI ESTERNI E INTERNI,LEGGI AD PERSONAM E PRO CASTA…..BERTINOTTI GOVERNAVA IL SUO PARTITO CON BEN IL 40% DI OPPOSITORI.QUANDO IL NANO MALEFICO ULULA CONTRO IL COMUNISMO IN REALTA’(COME DIREBBE FREUD) PARLA DI SE STESSO!

Unita ha detto...

BERSANI YATEVENNE!

Cacciamo i satrapi piddini come sono stati cacciati lama
ed altri complici degli agnelli e di Confindustria!

ANTONIO NEGRI PRESIDENTE!

Unita ha detto...

BERSANI YATEVENNE!

Cacciamo i satrapi piddini come sono stati cacciati lama
ed altri complici degli agnelli e di Confindustria!

ANTONIO NEGRI PRESIDENTE!

marco scamardella ha detto...

prendendo laereo per andare a raccontare queste banalità radical chic gonfie di aria fritta

viva in caverna e si muova a piedi

Unita per la liguria ha detto...

Con Bersani ed i Pd corrotto, democristiano e tro.ia usa il duce
varerà altre leggi ad personam, perseguirà qualunque giornalista dissidente e piazzera le sue veline, escort, ninfette e zerbini
ai massimi vertici del potere con i risultati che sappiamo: gente
vaporizzata a Viareggio, bastonate in testa agli operai, guerre, distruzione, corruzione, crolli e morte ovunque.

Occorre una nuova classe dirigente credibile e solo gli ex brigatisti godono di quel carisma e di quella credibilità in grado di rinnovare la
sinistra e riportare milioni di lavoratori a votare. Attenti però, non si tratta di avere fiducia nell’idiota parlamentarismo borghese, quando di ricostruire un partito di massa prima di proclamare la dittatura del proletariato e l’arresto di tutti i mercenari e terroristi usa, della grande borghesia corrotta e dei preti.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Boh. Avranno sbagliato blog.