martedì 11 maggio 2010

Il conto online è più sicuro con Linux.

Operare on line con la propria banca su un pc con Windows costantemente aggiornato e firewall, antivirus e antispyware costantemente aggiornati è considerato in genere *abbastanza* sicuro. Ma adesso, vista la sempre maggiore pericolosità degli attacchi informatici, nonché la crescente vulnerabilità dei pc (con Windows), c'è chi comincia a pensare a soluzioni più drastiche.

Il direttore della banca americana CNL Bank, con sede in Ontario (Florida), ha annunciato infatti l'intenzione di distribuire ai propri clienti un cd con una versione di Ubuntu "Live" (una delle più popolari incarnazioni di Linux), cioè che si esegue all'accensione del PC senza modificare minimamente il contenuto dell'hard disk. Dopo l'avvio l'utente ritroverebbe automaticamente il browser Firefox aperto sulla pagina internet dell'home banking, farebbe tutte le sue operazioni, e infine potrebbe arrestare l'esecuzione di Ubuntu ed estrarre il cd.

Oltre che per le intrinseche qualità dei sistemi open source come Linux, la sicurezza dell'operazione verrebbe assicurata dal fatto che eventuali tracce di attacchi di virus e malware verrebbero irrimediabilmente eliminati al termine di ogni sessione.

Infatti l'esecuzione di Ubuntu in versione Live, che è la modalità solitamente adottata per provare questo sistema operativo prima di installarlo, non lascia alcuna traccia nell'hard disk e utilizza in sostanza la memoria RAM del computer.

L'idea mi pare ottima, e facilmente realizzabile anche autonomamente, specie per chi sa di avere un pc infestato. Basta prelevare e masterizzare una distribuzione di Ubuntu (o di un'altra distribuzione Linux) in versione live e provare.

E per i più smanettoni: con un minimo di fatica in più è possibile installare Ubuntu Live in una chiavetta Usb.

3 commenti:

Virus ha detto...

Mah, lo proverò. Eventualmente richiederò la consulenza dell'Ing. M.L.N.

M.l.n. ha detto...

Esagerato!!!!!!!!

Angelo ha detto...

Come ormai (quasi) tutti sanno, "c'è un App per tutto!"

Ebbene, in questo luogo insospettabile si è scatenata una corsa alle parodie dei nomi delle App in chiave palermitana; la migliore (secondo me) è iPallyTanty:

http://www.gerypalazzotto.it/2010/05/14/le-cannes-di-bondi/#comment-23239