martedì 9 novembre 2010

88 mila euro risparmiati. Grazie, Open Source !

La lenta, ma inesorabile avanzata della diffusione dei sistemi Linux comincia a impensierire Microsoft che, seppure continui a detenere una fortissima quota nel mercato dei sistemi casalinghi, non è altrettanto "brillante" nel mercato dei server aziendali, dove invece sono ampiamente preferiti i sistemi open source. E così, dopo un iniziale atteggiamento di sovrana indifferenza, ha intensificato le battaglie legali e di marketing.

Con questo video, per esempio, terrorizza le imprese sedotte da Open Office (l'alternativa gratuita e open a Microsoft Office) con la prospettiva di non trovare adeguata assistenza in caso di problemi. Le verità sulle quali si basa quel video stanno nei disagi iniziali e nelle spese per la formazione del personale, ma queste possono essere viste come un piccolo investimento in vista di consistenti benefici negli anni a venire. Tutto considerato, se solo si dispone dell'energia "culturale" per affrontare un cambiamento del genere, il gioco vale la candela.

Gli addetti ai lavori sanno che l'adozione di software open source, quasi sempre gratuito, non solo fa risparmiare alle aziende e alle pubbliche amministrazioni un bel po' di denaro senza rinunciare alla qualità (anzi) ma, se ben pianificata e supportata da qualcuna delle numerose aziende che forniscono specifica assistenza, non genera traumi particolari e diventa addirittura un'occasione per aumentare la conoscenza e il controllo sulle proprie risorse informatiche.

Per esempio, in questo "Piano triennale per il contenimento delle spese", il Comune di Cagliari ci informa che, grazie alla sostituzione di 310 software commerciali con quelli Open Source si è evitata una spesa di 88 mila euro (più IVA).

Il Comune di Modena parla addirittura di un risparmio di un milione di euro.

5 commenti:

Angelo ha detto...

Uno dei punti di forza di Windows è la "compatibilità": il fatto di essere il più diffuso sistema operativo rende i file prodotti "facilmente" visualizzabili ovunque.
Come risponde l'Open Source?

Antonio Lo Nardo ha detto...

Compatibilità ? Molto spesso i file di Office non sono compatibili neanche con... Office !
Prova a ricevere un file con estensione .docx e, se non hai comprato l'ultima versione di word, sono dolori.
Il software open source è l'unico *realmente* compatibile, nel senso che è conforme agli standard codificati. Invece Microsoft tende sempre a introdurre formati proprietari per forzare l'utilizzo dei propri prodotti.

Anonimo ha detto...

anche se i docx non si aprono perchè si possiede una versione poco aggiornata ci sono dei visualizzatori gratuiti scaricabili da www.office.com è la compatibilità è risolta

Angelo ha detto...

In effetti, anche le applicazioni "Open Source" per Mac (ad es.: NeoOffice) possono lavorare/salvare con un sacco di formati diversi.

Angelo ha detto...

Il sito www.office.com brilla per la sua imperscrutabilità (come tutte le istruzioni dei sistemi Windows).
In un momento di malignità si potrebbe pensare che se tutto fosse chiaro e facile da usare, non si potrebbero vendere libri e fare corsi...