lunedì 4 luglio 2011

Perché Santoro non va più a La7.

L'ultimo articolo di Travaglio sul Fatto, del quale inserisco qui sotto un estratto, propone un'interpretazione molto convincente delle circostanze che hanno portato al fallimento della trattativa per l'approdo di Michele Santoro alla rete televisiva della Telecom Italia.

28 giugno. Prima bozza della manovra finanziaria: chi (Telecom) possiede la rete telefonica per la banda larga dovrà renderla “aperta” ai concorrenti, potenziarla a spese proprie e dividerne la proprietà con la Cassa depositi e prestiti (cioè con lo Stato).
30 giugno, Ansa ore 13.32. “TIMedia ha interrotto le trattative con Santoro per ‘inconciliabili posizioni riguardo alla gestione operativa dei rapporti fra autore ed editore’”. Il titolo perde il 3%. Cambia la finanziaria: Telecom conserva la rete e, per potenziarla, potrà attingere a “risorse pubbliche”.

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AGGIORNAMENTO: qui la risposta dell'azienda.


1 commento:

Angelo ha detto...

Santoro! Ma quanto ci costi?!
:-)