venerdì 3 febbraio 2012

Omaggio a un grande uomo.


"Questi due uomini sono morti nello stesso mese dello stesso anno. Steve è stato per moltissimi un eroe, mentre Dennis è stato per lo più ignorato. Solo una manciata di programmatori che conoscevano il vero valore del lavoro di Dennis Ritchie è a conoscenza della sua morte.

Senza Steve Jobs non ci sarebbero l'iPhone, l'iPad, l'iPod e il Mac. Senza Dennis non ci sarebbe il linguaggio C. Senza linguaggio C, non ci sarebbero Unix, Windows e neanche Linux. Senza linguaggio C non ci sarebbero il C++ né l'Objective C. Non ci sarebbero il MacOS X, l'iOS, Photoshop, FLStudio, Firefox, Safari, e neanche Google Chrome, la Playstation e la XBox.

In tutto il mondo il 90 per cento del software è scritto in linguaggio C, C++ oppure Objective C. Se ritieni che Dennis meriti il nostro rispetto, inoltra questo questo messaggio".

2 commenti:

Angelo ha detto...

Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.

Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.

Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.

Occupata ad uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.

Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!

A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.

Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.

La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno finora, insufficiente.

I cuori battono nelle uova.
Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.

Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.

Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.

La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.

Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.

Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1° febbraio 2012)

Micheluzzo ha detto...

Gran bella poesia!