domenica 13 maggio 2012

L'amnistia non risolve i problemi strutturali della giustizia.

Il ragionamento dei radicali parte da una premessa sacrosanta: le condizioni del nostro sistema giudiziario sono drammatiche, i processi hanno una durata insopportabile, la maggior parte dei reati rimane impunito, chi si può permettere i migliori avvocati riesce facilmente a fare arrivare la prescrizione, e in questa situazione qualunque velleità di investire e creare lavoro e benessere è fortemente scoraggiata. La conseguenza è che gran parte dei detenuti è ancora in attesa di giudizio.
Fatta questa premessa, arriviamo alla soluzione dei radicali: l'amnistia.

Io credo che un'amnistia risolve le situazioni di coloro che oggi si trovano in carcere (anche quelli che hanno commesso reati), ma non affronta la radice del problema che, passato qualche tempo, si ripresenterà tale e quale. Una politica degna di questo nome dovrebbe invece porsi l'obiettivo di una giustizia rapida, efficiente, garantista e soprattutto equa, l'esatto contrario della direzione delle varie riforme ad personam.




6 commenti:

Angelo ha detto...

Forse si potrebbe fare l'una (l'amnistia) dopo avere fatto l'altra ( la vera riforma giudiziaria).

Micheluzzo ha detto...

Potremmo iniziare a usare forme alternative alla detenzione: taglio delle mani per i ladri, marchio a fuoco sulla fronte per i truffatori, liberalizzazione di droghe leggere e pesanti, e lasciare il carcere solo per assassini, pedofili, stupratori e politici

Antonio Lo Nardo ha detto...

L'amnistia infatti ha un senso solo in occasione di grandi cambiamenti, come fu la fine del fascismo, e come sarebbe una seria riforma della giustizia.

Ciro ha detto...

Io credo invece,che sarebbe da barbari fare quello che ipotizza "Gorillik". Infatti, in Italia, il sistema giudiziario dovrebbe, anzi, DEVE, essere riformato e rivisto. infatti le carceri traboccano di persone che che hanno commesso reati minori...neppure pericolosi per la società. pensate, se uno ruba un maglione da un negozio, staccandogli l'etichetta anti taccheggio rischia 6 anni di galera, vi rendete conto? mentre, è sotto il naso di tutti, chi si appropria di milioni di euro oppure si fa pagare, con soldi pubblici, multe; noleggio auto; carroziere; ecc... a questi che gli succede? NULLA. quindi cari amici che leggete, il sistema giudiziario va riformato urgentemente. non prima di un AMNISTIA PER I REATI MINORI. LE CARCERI ITALIANE, HANNO UN TOTALE DI POSTI LETTO DI 45.000, AD OGGI, SONO DETENUTE 68,500 PERSONE, IL 40% DI QUESTE, SONO IN ATTESA DI UN PRIMO GIUDIZIO E LA METà RISULTERà INNOCENTE, QUINDI, SCARCERATE. OGNO ANNO, CADONO IN PRESCRIZIONE 180.000 REATI PERCHè I MAGISTRATI NON CE LA FANNO A SMALTIRLI... NON è UN AMNISTIA QUESTA? PERSINO IL PRESIDENTE NAPOLITANO, A LUGLIO DEL 2011, PARLO' DI UNA PREPOTENTE URGENZA NELLA RIFORMA CARCERARIA, MA LA POLITICA, SI SA', E' UNA COSA SCHIFOSA. I POLITICI HANNO PAURA DI PERDERE CONSENSI SE CONCEDONO L'AMNISTIA A UN DISGRAZIATO CHE HA RUBATO UN POLLO...MENTRE CHI RUBA MILIONI, NELLA SPECIE, LORO COLLEGHI SENATORI O DEPUTATI, NON DEVE SUCCEDERE NULLA. Non è giusto, questa non è giustizia. ci vuole per prima cosa l'AMNISTIA, poi, la riforma radicale del sistema giudiziario.

Angelo ha detto...

Questa discussione comincia ad assomigliare a "E' nato prima l'uovo o la gallina?"

C'è la volontà politica di fare una riforma della giustizia?
Quali forze politiche vi si oppongono?
E perchè?

Micheluzzo ha detto...

A parte il fatto che è nata prima la gallina (altrimenti, chi avrebbe potuto covare l'uovo? e non venitemi a dire che la gallina viene fuori dall'uovo, perché la verità è che noi siamo stati creati dagli extraterrestri, che hanno ordinato il pianeta su un catalogo interstellare), a parte questo, direi a "Ciro" di non preoccuparsi troppo, molto presto non ci saranno i soldi per pagare pensioni e dipendenti pubblici, figuriamoci mantenere 68500 persone in galera (con quello che costano, poi, 138 euro al giorno!).