lunedì 28 aprile 2008

Figlie e generi.

Su Repubblica Palermo del 18 aprile si legge questo commento di alta politica "Nella mia circoscrizione il PD ha preso più voti rispetto al 2006. Il PD non ha sofferto la presenza di figlie e generi".

Abbia almeno la decenza di tacere.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

chi è l'autore di questo acuto?

Antonio Lo Nardo ha detto...

Leggi i tag (etichette) sotto il post e la scoprirai.

Anonimo ha detto...

A questo punto PD potrebbe essere letto come "Pirla Dementi".
Sono ormai talmente tante le battute infelici pronunciate da questi "Bettiniani" che se ne potrebbe fare un libro .... come per i Carabinieri.
Intanto come buldozer questi nuovi leaders macinano sconfitte, riuscendo a perdere anche il Comune di Roma.
Evidentemente il Cicciobello era proprio indigesto per i romani.
Walter aveva dietro Bettini, come pure Rutelli ...... non è che questo grassone porta più sfiga del "grissino"?
Già io rimpiango "el mortadella"!
Toti

Antonio Lo Nardo ha detto...

Ehi Toti non essere offensivo con chi ha votato PD.
Ci sono certamente tante (e crescenti) ragioni per schifarsi, ma ce ne sono ancora almeno altrettante per crederci.
E' più pirla/demente chi ha va votato Veltroni/Di Pietro o chi ha buttato il suo voto dalla finestra regalandolo a Schifani (tiè, beccati 'sto presidente del Senato!) ?

Anonimo ha detto...

Schifìati di Schifani !!!

Anonimo ha detto...

a proposito della sconfitta del centrosinistra, segnalo un articolo di Luca ricolfi sulla stampa di oggi.
buona lettura

Antonio Lo Nardo ha detto...

Molto interessante e dannatamente veritiero.
Chi lo vuole leggere può "googlare" su "loft paese ricolfi", e andare sul primo risultato.

Anonimo ha detto...

Pur condividendo la tesi della “distanza” dal “paese reale” di almeno una parte della sinistra, non sono d’accordo col tono auto-assolutorio dell’articolo di Ricolfi.

Nella “foga dell’analisi”, infatti, l’autore omette di parlare di un elemento essenziale della comunicazione politica: i media (giornali, riviste, ma soprattutto televisione).

Le elezioni hanno evidenziato che i media hanno ancora (o sempre più) un peso importante nell’orientamento dei cittadini. L’esempio più eclatante è senz’altro il cosiddetto “aumento della criminalità”, quando i dati dimostrano che c’è stata una diminuzione. E, soprattutto, quando parlando con chi nei luoghi “invasi dai criminali” ci abita, ti rendi conto che trattasi di bufala.

Esempio n. 2: il “loft”. Chi ha inventato il termine? Perché un loft dovrebbe essere distante dalla gente e un Palazzo Grazioli ne risulterebbe vicino? Tra l’altro, “loft” è un “appartamento ricavato da un ambiente unico, solitamente un manufatto industriale dismesso”, quindi non dovrebbe avere alcuna connotazione elitaria.

Esempio n. 3: la “casta”. Si associano a questo termine solo politici di c-sx. Ma è stato eletto Presidente del Senato il Tutore della Casta: l’autore della legge che sospende i procedimenti penali per i politici che occupano alte cariche istituzionali.

Esempio n. 4: è più “scandalosa” la pensione di Veltroni (tutta devoluta in beneficenza) piuttosto che quella di Fini (che non ha mai detto come la usa).

Esempio n. 5: com’è possibile che un multimilionario risulti più vicino alla “gente comune” di tutti gli altri?

Mi fermo, ma si potrebbe continuare. Tutto è ormai funzione dell'immagine che ne viene data dai media. Secondo me, dunque, l’articolo è molto superficiale e paragonabile ad un qualsiasi “discursu ‘i cafè” (forse oggi si potrebbe dire “commento da blog”).

Antonio Lo Nardo ha detto...

N.1) Hai ragione.
N.2) Ha ragione Ricolfi. Loft è un termine da snob intelletualoidi.
N.3) Hai ragione, ma della casta ormai fanno parte anche i politici del csx i quali, come comportamento di privilegiati, non fanno proprio nulla per differenziarsi.
N.4) Che c'entra ?
N.5) Il multimilionario è un esempio da imitare.

Chiudo citando Ricolfi: "A forza di parlarsi tra loro non sanno più in che Paese vivono".

Ciao.

Anonimo ha detto...

Gli esempi miravano a dimostrare che non conta "cosa è", ma cosa "viene percepito" ed in questa percezione ha un'importanza fondamentale il ruolo dei media. In questo senso vanno anche al di là dell'articolo ricolfiano.
Dunque: 5) SB è da imitare nel senso che sa ben sfruttare i media (che lui stesso ha creato);
4) se ne è parlato (a senso unico) in campagna elettorale e si collega al punto 3;
3) diciamo anche che quando si differenziano non fanno notizia (cfr.Di Pietro opp. punto 4);
2) siamo sicuri che il termine "loft" sia stato scelto dal PD?

Tutto questo, sempre nell'ambito dei "commenti da blog", ovviamente.

Anonimo ha detto...

Penso che l'articolo di Ricolfi sia stato scritto qualche settimana prima delle elezioni. Lo trovo talmente ovvio e banale che sarebbe andato bene per chiunque avesse perso le elezioni. Se avesse vinto il PD sarebbe stato sufficiente sostituire PD con PDL, loft con Arcore ed ecco spiegato il motivo della sconfitta!
Penso comunque che si continui a sovrastimare l'intelligenza degli italiani.

Anonimo ha detto...

Vi segnalo un articolo di Giancarlo Bosetti (giornalista e scrittore, direttore del mensile "Reset") su Repubblica di oggi 7/5/08.

Titolo(non molto azzeccato, per la verità): "Se il povero va a destra".

A me sembra un'analisi più accurata di quella di Ricolfi (anni-luce di distanza).

Anonimo ha detto...

caro Angelo, sei riuscito nell'impresa di farmi comprare repubblica che non leggo ormai da anni(se non il sabato per informarmi sugli spettacoli per bambini): lo considero un organo di partito.
Resto comunque dell'idea che Ricolfi fotografa in modo più aderente la situazione attuale.
Poi tanto x gettare un pò di benzina sul fuoco si potrebbe dire che bosetti è un intellettuale organico sin dai tempi del pci ( filosofo), ex viderettore dell'unità, ed appartiene ad una generazione (classe 1946)che tende "naturalmente" a difendere ciò che ha costruito (o distrutto dipende dai punti di vista).
comunque ti consiglio un altro libro di ricolfi: "le tre società", dove puoi trovare una serie di dati utili.
buona lettura (sempre)

p.s.
a propostito di riunioni condominiali, prima di rispondere conta sino 1000 almeno così eviti di scrivere cose di cui poi ti penti.

Anonimo ha detto...

Caro Guido non mi trovi daccordo. Penso che Bosetti abbia dato un'analisi più esatta della realtà delle cose. E' vero (e noi ne siamo testimoni consapevoli) che la sinistra è ormai diventata un club esclusivo per intellettuali, per gente di una certa cultura e un po' snob.
Comunque per gente che sta bene finanziariamente.

P.S. non c'era bisogno di comprare La Repubblica, in rete potevi trovare facilmente l'articolo in questione.

Anonimo ha detto...

@Guido: ho già scritto ad Ezio per farmi mandare la percentuale sull'euro da te versato... :-)

P.S.: Ho contato fino a 719.762 record!

Anonimo ha detto...

Proprio oggi su Repubblica online leggo: "Quasi la metà della popolazione italiana è ferma alla licenzia media. Lo attesta l'Istat, nella prima edizione del rapporto "Cento statistiche per il Paese"."
E' arrivato il momento che la sx ne prenda atto e scenda dal suo piedistallo.

Anonimo ha detto...

E' triste ma è vero. La sinistra ha perso il contatto con la stragrande maggioranza della popolazione italiana. Non ha neanche la capacità di farsi capire dalla maggior parte della popolazione, sbaglia proprio linguaggio. Non deve continuare a fare politica intellettualoide, oltretutto più di facciata che altro. Ce la farà? Riuscirà a riconquistare lo spazio che le è proprio? Temo che saranno necessarie molte legislature.

Anonimo ha detto...

@ Angelo: ho il vago sospetto che tu dei libri e degli scritti di ricolfi ne faccia un uso, come dire, .... improprio. Sarà forse questa la ragione per cui non l'apprezzi?

p.s.
sempre sino a mille, conta sempre sino a mille, non ti fermare prima che poi te ne penti.

Anonimo ha detto...

"...preferisco l'uva passa ché mi da' più calorie..."
(F. Battiato)

Comunque, è vero: la sera mi piace la narrativa. "Perchè siamo antipatici" ce l'ho, ma non l'ho (ancora) letto.