mercoledì 28 aprile 2010

Cervelli (dei pubblicitari) in fuga.

Qualche giorno fa sul Fatto si parlava di una campagna pubblicitaria di Banca Intesa Sanpaolo che ha fatto infuriare i ricercatori universitari italiani.

In uno spot, girato tra l'altro da "la meglio gioventù" dei registi veltroniani, si racconta di un Italia fantastica, pronta a riaccogliere a braccia aperte i propri giovani talenti dispersi all'estero e inserirli proficuamente nella ricerca universitaria. Il tutto, ovviamente, con l'aiuto del sistema bancario, pronto a finanziare la ricerca.

L'effetto dello spot è stato unicamente quello di fare incavolare seriamente i ricercatori che, sentendosi presi in giro hanno inondato Facebook di commenti sdegnati e, armati di telecamera, hanno realizzato un contro-spot.

Ecco qui i due video a confronto.



1 commento:

Angelo ha detto...

Eccezionale il contro-spot dei Ricercatori, che si firmano EB - Escaping Brains.

Evidentemente Intesa deve diversi favori al Governo. Infatti collabora attivamente alla "dolcificazione" della realtà: Alitalia, i Ricercatori, la bocciatura del capo proposto da Chiamparino...