Molti organi di informazione, comprese Repubblica e La Stampa, continuano a parlare di "marea nera" a proposito dell'enorme chiazza di petrolio fuoriuscita per un drammatico errore nel Golfo del Messico, e che lentamente sta raggiungendo le coste.
Ma che c'entrano le "maree" ?
Wikipedia ci dice, credo correttamente, che "La marea è un moto periodico di ampie masse d'acqua (oceani, mari e grandissimi laghi) che si innalzano (flusso, alta marea) e abbassano (riflusso, bassa marea) anche di 10-15 metri).
Che la quantità di petrolio sia tanta da fare persino innalzare il livello del mare ?
4 commenti:
Probabilmente intendono marea nel senso di "enorme quantità di un liquido o di qualche cosa".
Non a caso si usa dire che i giornali scrivono una "marea di str...ate"
... le famose str...ate liquide.
Ciao Mik.
Ciao a te!
Viva radio Padania (libera)!
Credo che all'origine della definizione ci sia il fatto che, di solito, le chiazze di petrolio ad un certo punto finiscono per "spiaggiare", cioè per arrivare gradualmente ma inesorabilmente sulla costa (come la marea). Da qui a definire giornalisticamente qualsiasi perdita di petrolio come "marea" è un attimo... anzi, un attimino. :-)
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