sabato 15 novembre 2008

Bastava leggere.

Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria e' fra la sollecitazione alla rottura, seguendo cioe' le linee gia' esistenti dei gruppi minoritari della CISL e maggioritari dell'UIL, per poi agevolare la fusione con gli autonomi, acquisire con strumenti finanziari di pari entita' i piu' disponibili fra gli attuali confederati allo scopo di rovesciare i rapporti di forza all'interno dell'attuale trimurti.

Gli scopi reali da ottenere sono:
a) restaurazione della liberta' individuale, nelle fabbriche e aziende in genere per consentire l'elezione dei consigli di fabbrica, con effettive garanzie di segretezza del voto;
b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato di collaboratore del fenomeno produttivo in luogo di quello legittimamente assente di interlocutore in vista di decisioni politiche aziendali e governative.

Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva integrazione con gli autonomi sembra preferibile snche ai fini dell'incidenza positiva sulla pubblica opinione di un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera della liberta' di lavoro e della tutela economica deei lavoratori. Anche in terminidi costo e' da prevedere un impiego di strumenti finanziari di entita' inferiori all'altra ipotesi.

(dal Piano di Rinascita Democratica della Loggia P2)

3 commenti:

Unknown ha detto...

Il problema è che oggi la realtà supera ogni più fervida fantasia ......... ci stanno facendo il "culo" ..... e noi ...... godiamo?

Anonimo ha detto...

Non mi pare che la realtà superi la fantasia. La realtà è ESATTAMENTE (direi PEDISSEQUAMENTE) UGUALE ALLA FANTASIA DELLA NOTA LOGGIA.

Ed inoltre, questa seconda volta RICALCA ESATTAMENTE LA PRIMA VOLTA.

Micheluzzo ha detto...

Comunque il piano è di rinascita democratica, e sottolineo democratica, perchè non prevede la presa del potere con atti cruenti. E poi, cosa c'è di sbagliato, se non in tutto, almeno in alcune parti del piano?