mercoledì 10 dicembre 2008

Meglio Soru.

La politica alta coniugata efficacemente con la prassi quotidiana. Il senso di stare con gli altri, la ricerca della felicità, l'ambiente come risorsa, Gramsci, le plebi.
Manco a dirlo, è Soru che parla. Intervistato domenica da Fabio Fazio. (Pazientate un po' all'inizio; secondo me l'intervista decolla verso il quinto minuto).

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Incredibile! Si vede anche da qui (da dove di solito non si vede niente; ad es.: YouTube non si vede).

Anche il sito di Soru è ok!

Anonimo ha detto...

Non è un paese per Soru

Micheluzzo ha detto...

Tutti pazzi per Soru

Micheluzzo ha detto...

Mi appalla guardare il video con l'intervista, non c'è qualcuno di buona volontà che la sbobina e la trascrive anche per noi poveri emigranti?

Antonio Lo Nardo ha detto...

Mik, lo stesso link ti porta sia al video sia alla sintesi dei pezzi più interessanti.
(Ma dai, fai uno sforzo, guarda il video, altrimenti non puoi cogliere la spigolosità, la ruvidezza e la schiettezza di quell'uomo)

Micheluzzo ha detto...

Stai parlando di Fabio Fazio?

Antonio Lo Nardo ha detto...

Non parlavo di scendiletti.

Anonimo ha detto...

Ci andrei piano con le definizioni. A tutt'oggi la trasmissione di Fazio risulta la più chiara trasmissione "giornalistica" della tv italiana.

Ovviamente merito degli autori, oltre che di Fazio.

Ad esempio, è l'unico luogo dove al commissario dell'Alitalia Fantozzi sono state poste domande precise che hanno ricevuto risposte precise (nel bene e nel male). Addirittura Report ha utilizzato l'intervista per evidenziare alcune incongruenze nel comportamento del commissario.

In mezzo ai falsi scoop ed alle grida che caratterizzano le televisioni italiane, lo stile colloquiale può essere più penetrante di una coltellata.

Infatti, dà fastidio.

Anonimo ha detto...

@Virus: ottima battuta!
Infatti, lui stesso ha dichiarato che vuole restarsene in Sardegna.

Che possiamo farci? Chiediamo l'annessione della Sicilia e facciamo la Repubblica delle due Isole?

Anonimo ha detto...

Non credo che i sardi accetterebbero!

Antonio Lo Nardo ha detto...

Fazio è bravo, è garbato, ma dopo il voltafaccia nei confronti di Travaglio ha mostrato di non avere le palle.
Durante l'intervista gongolava; poi, abbena gli hanno fatto bau, si è messo a scodinzolare.

Micheluzzo ha detto...

Mi ricordo il giovane Fazio in una trasmissione condotta, o meglio coordinata, dal mitico Sandro Paternostro, in cui intervistavano personaggi famosi, mi pare... Ora è soltanto una macchietta senza spina dorsale, piagnucoloso e irritante. Come quando fa finta di voler tenere a freno la Littizzetto, che più di dire "minchia" per fare ridere non sa... E scusate il francesismo.

Anonimo ha detto...

Si, si. Ma intanto Soru si è visto da Fazio e non da Vespa.

Da Vespa (e precisamente alla presentazione del suo nuovo quanto inutile libro che "spiega" la politica italiana) si è visto Silviuzzo.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Meglio stendere un velo pietoso sulla fila di politici (anche di centrosinistra) che bramano di posare le chiappe sul divano di Bruno Vespa.

Anonimo ha detto...

Appunto. E da Fazio?

Anonimo ha detto...

A proposito della Littizzetto (caro Mik), all'inizio anche a me sembrava inutilmente turpiloquiosa, ma col tempo ci ho riflettuto e - partendo dalla domanda "a che servono queste scenette?" - sono arrivato alle seguenti conclusioni:
1) le arrabbiature di Fazio - platealmente finte - ci rendono evidente una cosa a cui di solito non pensiamo: in televisione è tutto finto;

2) il linguaggio della Luciana - così pieno di parolacce e di riferimenti irriguardosi - non è altro che la riproduzione del nostro linguaggio di tutti i giorni;

3) anche i suoi commenti politici, così diretti, sono la riproduzione di quelli che facciamo anche noi ogni giorno, con l'aggiunta di un pizzico di malizia; ma "a pensar male si fa peccato... e ci s'indovina".

Infine, e concludo, ho visto un pezzo della puntata con Bocelli; ad un certo punto si scopre che la Littizzetto è laureata con una tesi in "storia del melodramma" e che - come ha detto lei stessa - "ha dovuto imparare a dire minchia per poter lavorare". Il che ci palesa un'ultima verità sullo stato della nostra televisione: altro che nazional-popolare. Guardate i programmi del pomeriggio!

Micheluzzo ha detto...

Non sono d'accordo: io sono venuto qui a Milano per lavorare ma non ho dovuto imparare a dire "minchia" o "cazzo" o "figa". C'è lavoro e lavoro: se uno vuole fare il buffone in televisione, guadagnare qualche pacco di soldi, scrivere libri (scrivere libri, mio Dio, come Dostoevskij, Tolkien, Dick, Manzoni, Dante...) poi non mi deve dire che si trova a disagio perchè usa il turpiloquio per far ridere. Del resto nessuno di voi (almeno mi auguro!) ha trovato lavoro grazie alla sua abilità nel profferire volgarità davanti ai colleghi e ai superiori!

Anonimo ha detto...

Infatti, secondo me non voleva lamentarsi, ma sottolineare cosa è la televisione. Finzione e toni "alti" per catturare lo spettatore.

Ah!, tra gli autori di libri memorabili hai dimenticato Bruno Vespa.

Anonimo ha detto...

Ieri sera Luciana ha tessuto uno sperticato ed ironicissimo elogio del nostro Augusto Silviuzzo: una sfilza esilarante di attributi formalmente positivi, ma che di fatto risultano grotteschi.
Quello che mi è piaciuto di più è:
"Grand Soleil - Nettare degli Dei".

Anonimo ha detto...

Meglio Soru! La campagna elettorale è iniziata ieri, con la manifestazione di Soru alla Fiera di Cagliari (www.renatosoru.it). Speriamo bene...
Buon anno a tutti, ciao :)

Antonio Lo Nardo ha detto...

Ciao Roberto, buon anno. Speriamo bene per Soru.