Alla manifestazione di sabato 18 c'erano circa 2-3 mila persone. Poche, se pensiamo ai grandi raduni di una volta; molte, se ci voltiamo indietro a contemplare il deserto di iniziative degli ultimi anni a Palermo.
Gli organizzatori si dicono soddisfatti: per la prima volta dopo anni l'opposizione si è mossa unita, ha mostrato una (minimale) forza di mobilitazione e adesso spera di far fruttare e sviluppare questo piccolo patrimonio di energia.
Certo, Cammarata ha ragione quando dice che la città ha ignorato la manifestazione, ma i processi politici iniziano piano piano; da oggi qualche cittadino in più crede che qualcuno si stia muovendo concretamente contro l'attuale amministrazione.
Affinché il confuso movimento di oggi possa diventare un progetto politico serio in prospettiva, sarà però necessario che il centrosinistra cominci a chiedersi (se ne ha la voglia) qual è la sua idea di città, in che cosa la sua eventuale amministrazione si differenzierebbe da questa, e se, di fronte ai problemi che si posero all'epoca della storica giunta Orlando, e che furono all'origine della sterminata moltitudine di precari che oggi portiamo sul groppone, è possibile agire diversamente.
Altrimenti è tutta una commedia.
Infine: perché nei manifesti non c'era alcun simbolo ?
8 commenti:
Quindi, se ho capito bene, la prima cosa da fare è stabilire cosa rispondere ai quei cittadini palermitani senz'arte, senza istruzione, abituati al clientelismo e che periodicamente rovesciano i cassonetti e bloccano le strade?
Ti pare poco ?
No, anzi, mi pare assai tantissimo!
Cosa rispondere, a parte: emigrate?
C'è qualcuno che ha un'altra idea?
Vota Pdl?
si vergognano ?
Non credo che si vergognino. Puo' essere che le organizzazioni che hanno aderito erano talmente tante da non starci tutte quante. Poi, vabbe', ognuna di queste organizzazioni conta un solo aderente.., ma questo e' un altro discorso.
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