martedì 8 gennaio 2008

Arrivano i controllori in borghese.

Questo comunicato dell'Amat (l'azienda del trasporto locale di Palermo) di qualche mese fa, nella sua ingenuità, è un piccolo trattato di sociologia. Descrive pure le principali tecniche del palermitano medio per non pagare il biglietto.


Controlli "in borghese" dei Titoli di viaggio

In concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico 2007/2008, da martedì 18 settembre 2007 AMAT introduce una nuova metodologia per i controlli dei titoli di viaggio a bordo dei bus.
Segnatamente i controlli verranno effettuati anche da personale in “borghese” e quindi privo della uniforme di servizio.
Lo scopo del nuovo intervento di repressione del fenomeno del portoghesismo sui mezzi AMAT è quello di intercettare una fascia di utenti particolarmente “avveduti” che riescono ad eludere i controlli ordinari, utilizzando talune tecniche specifiche come quelle di sostare nei pressi della macchina convalidatrice dei biglietti ovvero presso le uscite del bus.
Difatti è stato dato osservare che un certo numero di passeggeri tendono ad obliterare il titolo di viaggio solo appena individuano il personale AMAT addetto alla verifica.
Si è osservato altresì che un certo numero di utenti si affrettano, con comportamento sospetto, a scendere dalle vetture contemporaneamente alla salita a bordo dei controllori.
AMAT ritiene dunque necessario porre in essere contromisure adeguate ad arginare dette tipologie di evasori.
Dal 18 settembre, dunque, squadre di controllori in borghese si confonderanno tra i passeggeri e, quando lo riterranno più opportuno, inizieranno, senza preavviso, le operazioni mirate di verifica a bordo.
Al momento dell’inizio delle operazioni i controllori indosseranno un cartellino di riconoscimento munito di fotografia.
Il prosieguo delle operazioni (con eventuale contestazione della multa) si svolgeranno come di consuetudine.
AMAT, per il primo trimestre di attività, considererà di natura sperimentale siffatti controlli che, comunque, è bene ribadirlo, non sostituiranno le ordinarie attività degli agenti in divisa.
Considerata la valenza e la delicatezza del ruolo dei controllori in borghese, Amat Palermo S.p.A. affiderà detto incarico a personale particolarmente adatto ad un rapporto con un pubblico che potrebbe manifestarsi sorpreso della nuova modalità di verifica.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Nell'ormai lontano agosto 1982 (25 anni fa!) una simpatica signora con i sacchi della spesa ci chiese il biglietto all'interno di un vagone della metropolitana: era un controllore!!!

Ah! Dimenticavo! Ero in vacanza con alcuni amici a Monaco di Baviera !

Anonimo ha detto...

I soliti disfattisti.
Ecco che una efficiente azienda panormita s'industria per debellare il nostro malcostume che uno gli dà dell'ingenuo un altro sarcastico ricorda l'esperineza di anni ed anni addietro nella mitteleuropa.
Ma 'somma se trovassimo oggi un controllore con i sacchetti della spesa a chiedere i biglietti ai passeggeri cosa dovremmo pensare che durante l'orario di servizio cura i propri affari personali invece di svolgere le proprie mansioni!
ma che almeno quando si prendono ad esempio gli altri paesi lo si faccia con congiunzione!!!
siamo alle solite: una volta la ztl un'altra l'amat ora sarà la volta dell'amap e dei rifiuti.
KOMUNISTI SIETE!!

Anonimo ha detto...

A proposito di Comunisti (ed ex), nell'ormai purtroppamente altrettanto lontano settembre 1999 (8 anni fa!) ero in vacanza con mia moglie a Praga.

All'uscita da un vagone della metropolitana, un apparente pensionato ci avvicinò mostrandoci una "patacca" in perfetto stile "comunista dell'Est".

Credendo che volesse vendercela per arrotondare la pensione, gli dicemmo: "No, Thank You!".
Ebbene, subito rispose: "Inspector!" (e la "patacca" era il distintivo).

Dunque, nonostante il pomposo (e stupefatto) comunicato dell’AMAT, in certi settori non c’è niente da inventare. Solo all’AMAT fingono di non saperlo.
Non mi sorprenderei di trovare notizie sulle tecniche di controllo in qualche Testo Classico dell’Antica Grecia.

P.S.: Da quando è uscito il comunicato non ho mai visto un controllore AMAT in borghese, e voi?

Anonimo ha detto...

Confermo la sensazione di Angelo. Prendo il 101 ogni giorno al mattino e al pomeriggio e non ho mai incontrato un controllore in borghese. Invece sono molto più numerosi i controllori in divisa, che incontro almeno due volte alla settimana.