lunedì 7 gennaio 2008

Procedura penale.


Se i giudici indagano sui poveri cristi o sugli immigrati si invocano pene esemplari, tolleranza zero, espulsioni etniche, i politici si chiedono pensosi come mai non vengano rinchiusi in carcere per sempre, etc. etc.
Appena si tocca un potente, ecco che i politici diventano di colpo ipergarantisti: invocano punizioni esemplari non contro chi partecipa a scalate bancarie contro la legge, non contro chi piega il servizio pubblico televisivo ai propri fini privati, ma contro chi pubblica le notizie, cioè le intercettazioni frutto delle indagini della magistratura.
In questi casi infatti i nostri rappresentanti invocano il segreto, addirittura il segreto istruttorio, ignoranti del fatto di averlo abolito nel 1989.
Ma come stanno le cose ? Esiste ancora questo segreto ? Le intercettazioni possono essere pubblicate ?
Visto che pochi parlano seriamente di questo, vi propongo questo piccolo saggio di "procedura penale", un breve, preciso, ma molto chiaro articolo di Travaglio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

tutto cio' avrebbe un senso se i giornalisti italiani fossero indipendenti, ma sappiamo benissimo che sono collusi con i politici e pertanto non saranno mai obiettivi in quello che scriveranno.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Mah sai, piuttosto che l'obiettività, in un giornalista cerco l'autorevolezza.

Anonimo ha detto...

Ma l'autorevolezza deriva proprio dalla capacità di mostrarsi indipendenti dai giochi di potere. In Italia non vedo molti giornalisti in grado di fare inchieste simili a quelle che hanno fatto scoppiare il caso Watergate negli Stati Uniti.