E' tutto un teatrino per prendere tempo in attesa di varare il governo di unità nazionale che sarà varato quando ci renderemo conto che siamo nelle stesse condizioni della Grecia...
il senso delle cose, a volte, è dato dal silenzio. al'indomani della pronuncia della corte costituzionale sul lodo alfano, ciò che mi colpì fu il silenzio del presidente del senato, che ritenne di non spendere neanche una parola in soccorso nè del presidente della repubblica nè della corte cost, attaccati dal berlusca in un modo senza precedenti nella storia repubblicana. in quell'occasione Fini mostrò grande senso dello stato, prendendo le distanze da berlusconi e dal governo. oggi quel silenzio è ancora più assordante, considerando le parole di schifani a tutela di napolitano che ha firmato il dl. questi fatti danno l'idea dello spessore della seconda carica dello stato (altro che le discutibili storie di travaglio di 30 anni fa ......)
Scusa, ma in questo momento il silenzio di Schifani non mi sembra il problema dei problemi.
Semmai critico fortemente l'opposizione molliccia del PD, che su questa questione è apparso solo imbarazzato e quasi infastidito dell'interruzione del quieto vivere ("non siamo stati noi", "è tutta colpa loro").
Quanto a Napolitano, mi è sembrato che abbia cercato all'inizio di tenere il punto. Poi ha intercettato i segnali di non belligeranza del Pd, e ha avallato questa schifezza.
Napolitano poteva esercitare in maniera più decisa la cosiddetta "influenza morale", ma dall'altra parte c'erano Berlusconi e Letta (quest'ultimo sempre più "dark") che minacciavano di trascinarlo in un conflitto istituzionale. Dunque, il Presidente difficilmente poteva rifiutarsi di firmare.
In un precedente commento, mi riferivo alla Regina (Elisabetta), perché in Gran Bretagna non esiste una vera Costituzione scritta, dunque le regole di funzionamento del sistema politico sono frutto di consuetudini costituzionali.
Paradossalmente, queste ultime risultano più cogenti delle norme scritte. Le norme scritte, infatti, sono suscettibili di differenti interpretazioni(come ben sappiamo), mentre la consuetudine QUELLA E' e nessuno può fare lo gnorri.
Penso che in Gran Bretagna nessuno si sarebbe mai sognato di mettere la Regina di fronte all'imbarazzo di dover firmare una "norma interpretativa" di una legge di cinquant'anni fa.
A questo punto forse la maniera più elegante di uscirne sarebbe quella di varare una legge che esonera dall'obbligo di raccogliere le firme alle liste che, alle precedenti elezioni, hanno superato un tot percento.
9 commenti:
Cosa avrebbe fatto la Regina? Avrebbe firmato la leggina?
Cosa avrebbe fatto la Regina?
Avrebbe firmato la leggina?
Ops! Prima non me l'aveva pubblicato e poi spuntò due volte. Autorizzo formalmente la cancellazione degli ultimi due commenti (questo incluso).
E' tutto un teatrino per prendere tempo in attesa di varare il governo di unità nazionale che sarà varato quando ci renderemo conto che siamo nelle stesse condizioni della Grecia...
il senso delle cose, a volte, è dato dal silenzio. al'indomani della pronuncia della corte costituzionale sul lodo alfano, ciò che mi colpì fu il silenzio del presidente del senato, che ritenne di non spendere neanche una parola in soccorso nè del presidente della repubblica nè della corte cost, attaccati dal berlusca in un modo senza precedenti nella storia repubblicana. in quell'occasione Fini mostrò grande senso dello stato, prendendo le distanze da berlusconi e dal governo.
oggi quel silenzio è ancora più assordante, considerando le parole di schifani a tutela di napolitano che ha firmato il dl.
questi fatti danno l'idea dello spessore della seconda carica dello stato (altro che le discutibili storie di travaglio di 30 anni fa ......)
Scusa, ma in questo momento il silenzio di Schifani non mi sembra il problema dei problemi.
Semmai critico fortemente l'opposizione molliccia del PD, che su questa questione è apparso solo imbarazzato e quasi infastidito dell'interruzione del quieto vivere ("non siamo stati noi", "è tutta colpa loro").
Quanto a Napolitano, mi è sembrato che abbia cercato all'inizio di tenere il punto. Poi ha intercettato i segnali di non belligeranza del Pd, e ha avallato questa schifezza.
Napolitano poteva esercitare in maniera più decisa la cosiddetta "influenza morale", ma dall'altra parte c'erano Berlusconi e Letta (quest'ultimo sempre più "dark") che minacciavano di trascinarlo in un conflitto istituzionale. Dunque, il Presidente difficilmente poteva rifiutarsi di firmare.
In un precedente commento, mi riferivo alla Regina (Elisabetta), perché in Gran Bretagna non esiste una vera Costituzione scritta, dunque le regole di funzionamento del sistema politico sono frutto di consuetudini costituzionali.
Paradossalmente, queste ultime risultano più cogenti delle norme scritte. Le norme scritte, infatti, sono suscettibili di differenti interpretazioni(come ben sappiamo), mentre la consuetudine QUELLA E' e nessuno può fare lo gnorri.
Penso che in Gran Bretagna nessuno si sarebbe mai sognato di mettere la Regina di fronte all'imbarazzo di dover firmare una "norma interpretativa" di una legge di cinquant'anni fa.
A questo punto forse la maniera più elegante di uscirne sarebbe quella di varare una legge che esonera dall'obbligo di raccogliere le firme alle liste che, alle precedenti elezioni, hanno superato un tot percento.
Esiste anche il bagno cooperativo?
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