Il mese scorso la Camera ha scandalosamente bocciato una sacrosanta proposta presentata da Italia dei Valori in perfetta solitudine. Si tratta dell'abolizione del vitalizio dei parlamentari che, diversamente dalla pensione di tutti noi comuni mortali, per loro matura dopo soli 5 anni (per noi dopo 40 anni).
La bocciatura è stata compatta, e anche il partito democratico si è affrettato a unirsi ai difensori della Casta. La notizia ha trovato scarsissima eco nei media, e pertanto mi pare doveroso contribuire, nel mio piccolo, a rilanciarla e diffondere un appello che in questi giorni sta circolando in rete (per esempio qui).
Di fronte a questi comportamenti, che purtroppo accomunano i parlamentari del centrosinistra a quelli del centrodestra, non rimane che fare qualche amara riflessione.
L'ampiezza dei privilegi di cui gode la casta dei politici è così grande che è arrivato il momento di chiedersi se ormai la sua difesa non costituisca ormai l'unica motivazione del loro comportamento. Il punto, in sostanza, non è tanto il danno economico che costoro arrecano alle nostre tasche, quanto la distorsione della formazione delle decisioni che ci riguardano tutti.
Qualche settimana fa, per esempio, il Sole 24 Ore ha fatto un po' di conti e ha calcolato che in Parlamento ci sono 105 senatori e 240 deputati che, trovandosi alla loro prima legislatura, non hanno ancora maturato i 5 anni necessari per godere del vitalizio. Siamo disposti a giurare che costoro, qualora fossero chiamati a votare qualcosa che, per il bene di tutti, comporterebbe la fine anticipata della legislatura (e l'addio al vitalizio), sacrificherebbero il proprio tornaconto personale ?
5 commenti:
Posso arrivare a capire il comportamento opportunistico dei parlamentari, anche se è indizio del bassissimo livello morale ed etico che ha raggiunto la politica italiana, di qualunque colore. Ma che i giornali, che i mass media non abbiano dato alcun risalto alla notizia mi sembra davvero un'assurdità. Sarebbe stata una notizia da prima pagina, da cavalcare per giorni, ben più importante della casa di Fini a Montecarlo, dato che il diritto alla pensione è un argomento che interessa tutti gli italiani.
Ok, ma parliamo un po' di bunga bunga.
(Cioè, decriptato: ci tirano addosso tanti di quei diversivi che non abbiamo neanche il tempo di accorgerci dei problemi del Paese).
Seriamente pensiamo che pur di non affrontare temi quale la disoccupazione, la crisi o la monnezza il governo si inventi una storia di puttaneggiamenti minorili da dare in pasto alla stampa e all'opinione pubblica? Tradotto: B. preferisce passare per lascivo erotomane invece che per incapace buono a nulla capace solo di curare il proprio orticello?
A me 'sta storia "lasciamo stare Berlusconi e occupiamoci dei veri problemi del paese", che il PD spesso tira fuori, non mi ha mai convinto.
Berlusconi è strutturalmente parte dei problemi del paese.
@Antonio: condivido in pieno!
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