Leggere in alto a destra.Da qui.
Mentre in Parlamento si discute intorno a una proposta di legge costituzionale per l'abolizione delle province, è con vero piacere che salutiamo la nascita della nuova provincia di Monza-Brianza.Accogliamo quindi con vera gioa il neopresidente, i neoconsiglieri provinciali, che insieme ai neo funzionari e tutto il neopersonale, le recenti elezioni amministrative hanno eletto per la prima volta, suggellando l'eroico percorso iniziato con la legge istitutiva del 2004.

Una notizia così sensazionale non poteva passare inosservata per quei grandi giornalisti di Libero, campioni di indipendenza. Una potenza come gli USA che implora aiuto a Silvio Berlusconi: che notiziona ! Strano che i grandi quotidiani americani abbiano bucato la notizia. Ed è ancora più strano che il sito della Casa Bianca riporti la notizia dell'incontro solo incidentalmente, per dedicare invece il massimo spazio alle parole di Obama sulla situazione in Iran. Che provinciali questi americani.

Meno famose di quelle di Repubblica sono le dieci domande rivolte, tra il serio
e il faceto, da "Libero" ai suoi lettori. E' un test dal titolo "Chi è più
razzista ?". Le possibili risposte ad ogni domanda rispecchiano tre tendenze:
il conservatore reazionario, il buon cattolico e il progressista radical-chic.
La notizia stava sull'Unità.
Dal recente rapporto annuale sull'economia, pubblicato dal Dipartimento per lo Sviluppo del Ministero dell'Economia, prendo questo grafico, che mostra la situazione delle regioni italiane in fatto di ricchezza e distribuzione del reddito.
Dopo aver ascoltato la puntata di giovedì 28 maggio della "Zanzara" (1) mi convinco ancora di più che nel nostro paese è molto scarsa la consapevolezza dell'importanza della questione del conflitto di interesse.
L'argomento principale degli interventi è stata ovviamente la questione di Berlusconi, delle veline, di Noemi, eccetera. Due giorni prima, a Ballarò, Franceschini aveva polemizzato molto duramente con Belpietro, direttore di Panorama, facendolo imbufalire per aver messo in evidenza, di fronte ai telespettatori, che Belpietro è "dipendente di Berlusconi".
Durante tutta la puntata il conduttore Cruciani ha ridicolizzato l'uscita di Franceschini, sostenendo che l'unico e vero motivo per mettere in evidenza il rapporto di dipendenza di Belpietro nei confronti di Berlusconi era quello di minarne la credibilità, dal momento che è notorio che Belpietro, come direttore di Panorama, riceva il suo compenso dalla Mondadori. Cruciani non solo ha ripetuto questo concetto tantissime volte, ma ci ha fatto dell'ironia invitando ogni radioascoltatore a dichiarare i propri eventuali rapporti di dipendenza.
La domanda di Cruciani è: che senso ha dichiarare il proprio rapporto di dipendenza ? Perchè allora non viene chiesto preventivamente a tutti coloro che intendano esprimere un'opinione ?
Quello che sfugge (a molti e) a Cruciani è che, se io parlo di un argomento qualsiasi allora i miei legami professionali sono indifferenti, ma se io esprimo un'opinione sul mio datore di lavoro (o su un soggetto con il quale ho legami professionali), allora è doveroso che il mio
interlocutore sia informato preventivamente, dal momento che appare ovvio che il mio giudizio può esserne fortemente influenzato, e chi mi ascolta deve essere messo nelle condizioni di giudicare.
E' così difficile ?
(1) La "zanzara" è una trasmissione radiofonica tin onda ogni sera sull'emittente del
Sole 24 Ore (Radio 24) e, come tutte le trasmissioni di quella radio, è molto interessante. Il modello, per chi lo conosce è quello di "Zapping", in onda allo stesso orario su Radio 2: si ascoltano in diretta i titoli dei principali TG e si commentano le notizie con gli ascoltatori che telefonano.
Il conduttore è Giuseppe Cruciani, un giovane giornalista brillante e molto... frizzante, che
non esita ad accalorarsi esprimendo le proprie idee, lasciando trasparire le sue simpatie più per il centrodestra. La trasmissione è in ogni caso ben fatta, il conduttore lascia spazio a tutti.
Continua la nostra rassegna degli "oggetti misteriosi" che la gestione Galioto-Cammarata dell'Amia ha disseminato per la città.
«Bisogna impedire l’arrivo al Parlamento europeo di tipi usi a parlare a ruota libera, a dire sciocchezze e a raccontare frottole. Il Parlamento, invece, è un luogo in cui si prendono importanti decisioni che incidono sulla vita dei cittadini europei, sia quelli che vivono in villaggi con chiese di legno sia quelli della città dove c’è il Colosseo».