(di Toti Clemente)
giovedì 28 giugno 2012
martedì 26 giugno 2012
Lega: togliere a tutti per dare a pochi.
Uno dei sindaci più agguerriti nella fantastica protesta leghista contro l'IMU (imposta istituita dai ministri leghisti) è quello di Adro, diventato famoso per la questione della scuola con il sole delle alpi, poi rimosso.
Ebbene questo sindaco ha stabilito l'esenzione totale dell'Imu sull'abitazione principale dei residenti nel suo Comune.
A parte il paradosso di una protesta contro una legge introdotta dal suo stesso partito, è da notare come il sindaco prevede di fronteggiare il mancato introito per l'amministrazione comunale: "L'esenzione Imu ci impedirà di fare qualche opera pubblica, ma certamente ci consentirà di salvare i bilanci delle nostre famiglie".
Il messaggio è chiaro: togliere a tutti (un'opera pubblica va a beneficio di tutti) per dare ad alcuni (i proprietari di case).
Ebbene questo sindaco ha stabilito l'esenzione totale dell'Imu sull'abitazione principale dei residenti nel suo Comune.
A parte il paradosso di una protesta contro una legge introdotta dal suo stesso partito, è da notare come il sindaco prevede di fronteggiare il mancato introito per l'amministrazione comunale: "L'esenzione Imu ci impedirà di fare qualche opera pubblica, ma certamente ci consentirà di salvare i bilanci delle nostre famiglie".
Il messaggio è chiaro: togliere a tutti (un'opera pubblica va a beneficio di tutti) per dare ad alcuni (i proprietari di case).
domenica 24 giugno 2012
E se Mastella avesse ragione, a proposito di raccomandazioni ?
Esibendo il suo cinico realismo, Mastella ha manifestato la propria contrarietà a qualsiasi ipotesi di sanzionare penalmente le raccomandazioni. Apriti cielo, si è scatenata la classica ondata di indignazione in rete: ecco è tornato il Mastelladelleclientele, l'uomo nero delle raccomandazioni, delle nomine politiche, etc. etc.
Eppure, a pensarci bene, Mastella ha ragione. In un paese normale il politico che, alla luce del sole, "segnala" le buone qualità di una persona arreca un beneficio alla collettività, favorendo la ricerca dei candidati migliori.
Se tutto è fatto nell'assoluta trasparenza, quel politico assume su di sè anche una parte della responsabilità della scelta: dopo una serie reiterata di segnalazioni di persone poi rivelatesi incapaci, le sue successive segnalazioni perderebbero valore segnaletico, e la reputazione di quel politico sarebbe compromessa.
Non a caso chi ha avuto a che fare, per vari motivi, con istituzioni anglosassoni, rimane sorpreso quando, per assumere qualche incarico anche pubblico, vengono richieste le "referenze".
Il punto non è che Mastella ha ragione perchè "così fan tutti" (ma proprio tutti). Il punto è che purtroppo in Italia non sembriamo capaci di valutare dal punto di vista del bene comune, e sanzionare politicamente chi "piazza" amici e parenti incapaci: dai primari negli ospedali pubblici agli addetti dei consorzi rifiuti.
Ed è pia illusione pensare di risolvere la questione con una norma. Piuttosto dovremmo pensare a ridurre le aree di influenza del settore pubblico (soggette ovviamente all'influenza dei politici) laddove ciò non sia motivato dal bene comune.
Eppure, a pensarci bene, Mastella ha ragione. In un paese normale il politico che, alla luce del sole, "segnala" le buone qualità di una persona arreca un beneficio alla collettività, favorendo la ricerca dei candidati migliori.
Se tutto è fatto nell'assoluta trasparenza, quel politico assume su di sè anche una parte della responsabilità della scelta: dopo una serie reiterata di segnalazioni di persone poi rivelatesi incapaci, le sue successive segnalazioni perderebbero valore segnaletico, e la reputazione di quel politico sarebbe compromessa.
Non a caso chi ha avuto a che fare, per vari motivi, con istituzioni anglosassoni, rimane sorpreso quando, per assumere qualche incarico anche pubblico, vengono richieste le "referenze".
Il punto non è che Mastella ha ragione perchè "così fan tutti" (ma proprio tutti). Il punto è che purtroppo in Italia non sembriamo capaci di valutare dal punto di vista del bene comune, e sanzionare politicamente chi "piazza" amici e parenti incapaci: dai primari negli ospedali pubblici agli addetti dei consorzi rifiuti.
Ed è pia illusione pensare di risolvere la questione con una norma. Piuttosto dovremmo pensare a ridurre le aree di influenza del settore pubblico (soggette ovviamente all'influenza dei politici) laddove ciò non sia motivato dal bene comune.
venerdì 22 giugno 2012
mercoledì 20 giugno 2012
La Lega protesta contro sè stessa.
La Lega strepita contro l'IMU, addirittura organizzando un "No IMU Day".
Però, leggendo fino in fondo il Decreto Legislativo che, all'articolo 8, introdusse l'odiata imposta, di chi sono le firme ?
Eccole:
- Berlusconi
- Tremonti
- Bossi
- Calderoli
- Fitto
- Maroni
- Brunetta
Però, leggendo fino in fondo il Decreto Legislativo che, all'articolo 8, introdusse l'odiata imposta, di chi sono le firme ?
Eccole:
- Berlusconi
- Tremonti
- Bossi
- Calderoli
- Fitto
- Maroni
- Brunetta
martedì 19 giugno 2012
La chimera della società civile.
A proposito della presunta superiorità della sedicente "società civile" rispetto alla "partitocrazia".
Chiamato a esprimere due nomi per il consiglio di amministrazione della Rai, il segretario del PD ha avuto l'idea di dichiararsi pronto a sostenere due candidati indicati da quattro tra le associazioni più in vista dell'intellighenzia di sinistra.
E lo scherzetto è riuscito bene. Un conto è organizzare convegni e manifestazioni, altra cosa è entrare nel tritacarne delle nomine
Chiamato a esprimere due nomi per il consiglio di amministrazione della Rai, il segretario del PD ha avuto l'idea di dichiararsi pronto a sostenere due candidati indicati da quattro tra le associazioni più in vista dell'intellighenzia di sinistra.
E lo scherzetto è riuscito bene. Un conto è organizzare convegni e manifestazioni, altra cosa è entrare nel tritacarne delle nomine
venerdì 15 giugno 2012
Caro PD, attento a cosa succede nella società.
I partiti tradizionali reagiscono, di fronte all'ascesa del movimento 5 Stelle, segnalando i rischi che certe idee (es. abolizione dell'intermediazione dei partiti, giustizia popolare) possano diventare pericolose per nostra democrazia. E hanno ragione.
C'è però, nei giovani che si avvicinano a quel movimento, anche una passione politica, una genuina voglia di partecipare alle decisioni della comunità, che è un vero delitto ignorare.
C'è però, nei giovani che si avvicinano a quel movimento, anche una passione politica, una genuina voglia di partecipare alle decisioni della comunità, che è un vero delitto ignorare.
mercoledì 13 giugno 2012
I nostri panni sporchi, sul Financial Times.
L'articolo di Severgnini sul Financial Times, e la risposta di Beppe Grillo, che si è sentito "offeso".
sabato 9 giugno 2012
giovedì 7 giugno 2012
martedì 5 giugno 2012
Certificazioni energetiche "friggi e mangia".
Da poco più di un anno in Italia è stato introdotto l'obbligo di accompagnare le compravendite immobiliari con un "attestato di certificazione energetica" degli edifici. Si tratta di un documento che permette di comprendere come è stato realizzato l'edificio dal punto di vista dell'isolamento termico, della coibentazione e quindi in che modo il fabbricato possa contribuire a risparmiare energia.
In base alla norma possono rilasciare l'attestato esclusivamente soggetti iscritti in specifici albi professionali (ingegneri, architetti, etc.). Il famoso valore legale dei titoli di studio.
Ma siamo in Italia, ed ecco cosa è arrivato via fax ad un notaio che conosco:
In base alla norma possono rilasciare l'attestato esclusivamente soggetti iscritti in specifici albi professionali (ingegneri, architetti, etc.). Il famoso valore legale dei titoli di studio.
Ma siamo in Italia, ed ecco cosa è arrivato via fax ad un notaio che conosco:
domenica 3 giugno 2012
Il bellissimo discorso del sindaco Pisapia rivolto al Papa, secondo La Stampa e secondo Repubblica.
"Santità (...) benvenuto dai milanesi e dagli uomini e dalle donne che arrivano da 170 paesi del mondo e che hanno scelto Milano come loro città.
Benvenuto dai cattolici, che sono la maggioranza della nostra Milano e che oggi sono pieni di gioia; benvenuto anche dai credenti di ogni altra religione perché la fede non può essere motivo di divisione, ma deve essere soprattutto motivo di coesione. Benvenuto anche dai non credenti. Sono le diversità che definiscono i nostri tempi. Diversità di cultura, di credo; di benessere e di possibilità di vita".
(...)
Ed ecco l'accenno a Pisapia nella home page di Repubblica:
venerdì 1 giugno 2012
Un grande Paese può permettersi una parata.
Non riesco a trovarmi d'accordo con tutti questi appelli da "indivanados" contro la parata del 2 giugno.
La Festa della Repubblica, con annessa parata, ha un significato simbolico (stiamo parlando di simboli) di unità nazionale, coesione, fiducia del paese per la propria forza (militare e non). Sono tutte cose che oggi sembrano vacillare; sappiamo bene che, di coesione, il nostro paese ha disperato bisogno.
Anche dal punto di vista economico, direi che stiamo parlando di spese assolutamente sopportabili, direi trascurabili, per un paese come il nostro. Sarebbe un messaggio pessimistico e sconsolante, anche per le vittime del terremoto, vedere il proprio paese talmente con le pezze al culo da non potersi permettere una parata militare.
Faccio mie le parole del Presidente della Repubblica:
"Credo che anche in questo momento la Repubblica, lo Stato e le Istituzioni debbono dare prova di fermezza e di serenità: non possiamo soltanto piangerci addosso. Una cosa è abbracciare le famiglie che piangono per i loro lutti; altra cosa è piangerci addosso come italiani e come istituzioni. Questo non possiamo farlo: abbiamo il dovere di dare un messaggio di fiducia, e ci sono le ragioni per poter dare questo messaggio di fiducia"
La Festa della Repubblica, con annessa parata, ha un significato simbolico (stiamo parlando di simboli) di unità nazionale, coesione, fiducia del paese per la propria forza (militare e non). Sono tutte cose che oggi sembrano vacillare; sappiamo bene che, di coesione, il nostro paese ha disperato bisogno.
Anche dal punto di vista economico, direi che stiamo parlando di spese assolutamente sopportabili, direi trascurabili, per un paese come il nostro. Sarebbe un messaggio pessimistico e sconsolante, anche per le vittime del terremoto, vedere il proprio paese talmente con le pezze al culo da non potersi permettere una parata militare.
Faccio mie le parole del Presidente della Repubblica:
"Credo che anche in questo momento la Repubblica, lo Stato e le Istituzioni debbono dare prova di fermezza e di serenità: non possiamo soltanto piangerci addosso. Una cosa è abbracciare le famiglie che piangono per i loro lutti; altra cosa è piangerci addosso come italiani e come istituzioni. Questo non possiamo farlo: abbiamo il dovere di dare un messaggio di fiducia, e ci sono le ragioni per poter dare questo messaggio di fiducia"
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