mercoledì 30 settembre 2009
martedì 29 settembre 2009
Le dieci domande di Repubblica: perchè non si tratta di gossip.
Il centrodestra di Berlusconi, cioè quella parte di centrodestra di proprietà di Berlusconi, fa quadrato intorno al suo leader di fronte alla campagna di Repubblica.
I più presentabili provano a "buttarla sul gossip", mentre gli avvocati sparano querele per diffamazione a chi si ostina a fare domande e i direttori dei suoi giornali allestiscono campagne velenose di lapidazione morale contro personaggi come il direttore dell'Avvenire.
Nei pochi spazi di dibattito dove l'argomento viene affrontato, i suoi fedeli difendono a spada tratta la privacy del Presidente e accusano Repubblica di fomentare una campagna scandalistica su fatti di nessuna rilevanza pubblica. Fin qui tutto nella norma, diciamo.
Quelle che mi sorprendono sono però le argomentazioni dei politici del centrosinistra che, visibilmente imbarazzati di essere tirati in ballo controvoglia a sostegno di Repubblica, si limitano a sostenere che un personaggio pubblico come Berlusconi, che ha fatto della sua vita personale l'arma politica vincente per il suo successo politico, non ha diritto di lamentarsi se ora la libera stampa pretende di mettere il becco nella sua moralità e nella sua vita privata. Queste, più o meno, sono state le tesi sostenute dai vari Fassino, Rodotà, Rutelli nei vari talk show di questi giorni.
Ora, a me pare che una linea di difesa/attacco di questo tenore sia assolutamente perdente, e consolidi nel popolo-pubblico televisivo l'immagine di una sinistra invidiosa dei successi politici-personali-sessuali di questo Grande Italiano.
I motivi seri, sui quali dovremmo essere capaci di alzare la polemica, sono invece a mio parere soprattutto questi:
1) Queste ragazze, prescelte per intrattenere il politico potente, aspiravano a essere ricompensate con candidature in consigli comunali, al parlamento europeo, con l'interessamento del politico per la soluzione di impicci burocratici, etc. Insomma si tratterebbe di piaceri privati pagati con beni pubblici. Per la collettività si tratterebbe non solo di un danno materiale, ma anche di cattiva selezione degli eletti.
2) Secondo punto, ma ben più importante: la vicenda rappresenta l'imprimatur ufficiale al cinismo dilagante, al modello di vita che vende la propria dignità (insieme al proprio corpo) al personaggio influente, in funzione del successo. Con tanti saluti ai finti proclami di meritocrazia, di valore dello studio, del sacrificio.
L'unica che è apparsa tenere la barra dritta su questi temi, cercando di introdurli nei dibattiti, è stata la voce quasi solitaria di Concita De Gregorio.
I più presentabili provano a "buttarla sul gossip", mentre gli avvocati sparano querele per diffamazione a chi si ostina a fare domande e i direttori dei suoi giornali allestiscono campagne velenose di lapidazione morale contro personaggi come il direttore dell'Avvenire.
Nei pochi spazi di dibattito dove l'argomento viene affrontato, i suoi fedeli difendono a spada tratta la privacy del Presidente e accusano Repubblica di fomentare una campagna scandalistica su fatti di nessuna rilevanza pubblica. Fin qui tutto nella norma, diciamo.
Quelle che mi sorprendono sono però le argomentazioni dei politici del centrosinistra che, visibilmente imbarazzati di essere tirati in ballo controvoglia a sostegno di Repubblica, si limitano a sostenere che un personaggio pubblico come Berlusconi, che ha fatto della sua vita personale l'arma politica vincente per il suo successo politico, non ha diritto di lamentarsi se ora la libera stampa pretende di mettere il becco nella sua moralità e nella sua vita privata. Queste, più o meno, sono state le tesi sostenute dai vari Fassino, Rodotà, Rutelli nei vari talk show di questi giorni.
Ora, a me pare che una linea di difesa/attacco di questo tenore sia assolutamente perdente, e consolidi nel popolo-pubblico televisivo l'immagine di una sinistra invidiosa dei successi politici-personali-sessuali di questo Grande Italiano.
I motivi seri, sui quali dovremmo essere capaci di alzare la polemica, sono invece a mio parere soprattutto questi:
1) Queste ragazze, prescelte per intrattenere il politico potente, aspiravano a essere ricompensate con candidature in consigli comunali, al parlamento europeo, con l'interessamento del politico per la soluzione di impicci burocratici, etc. Insomma si tratterebbe di piaceri privati pagati con beni pubblici. Per la collettività si tratterebbe non solo di un danno materiale, ma anche di cattiva selezione degli eletti.
2) Secondo punto, ma ben più importante: la vicenda rappresenta l'imprimatur ufficiale al cinismo dilagante, al modello di vita che vende la propria dignità (insieme al proprio corpo) al personaggio influente, in funzione del successo. Con tanti saluti ai finti proclami di meritocrazia, di valore dello studio, del sacrificio.
L'unica che è apparsa tenere la barra dritta su questi temi, cercando di introdurli nei dibattiti, è stata la voce quasi solitaria di Concita De Gregorio.
domenica 27 settembre 2009
Più premi per Silvio.
Come ormai noto, un comitato ha avviato l'iniziativa per l'assegnazione del Nobel per la Pace a Silvio Berlusconi, con tanto di sito e inno (nel video qui sotto):
Ma per chi crede che il nostro Amicone non possa accontentarsi di così poco, è arrivato il "Generatore automatico di premi per Silvio Berlusconi".
Ma per chi crede che il nostro Amicone non possa accontentarsi di così poco, è arrivato il "Generatore automatico di premi per Silvio Berlusconi".
sabato 26 settembre 2009
Qui non si fa politica.
Da perfetta "piccola italiana" la ministra dell'Istruzione (stavo per dire: all'Educazione della Gioventù) ha proclamato che a scuola deve essere bandita la politica. Il riferimento è a quella parte di docenti che si ostinano a contestare le sue riforme.
Senza volerlo (o no ?) non fa altro che alimentare, agli occhi degli studenti, l'idea che la politica sia una cosa sporca, e che è molto meglio pensare ai fatti propri, cioè studiare e poi produrre per il bene della Patria.
L'idea che la Politica sia invece una cosa nobile, cioè l'assunzione di responsabilità per le cose di tutti, non la sfiora minimamente. D'altra parte, con il suo curriculum...
Senza volerlo (o no ?) non fa altro che alimentare, agli occhi degli studenti, l'idea che la politica sia una cosa sporca, e che è molto meglio pensare ai fatti propri, cioè studiare e poi produrre per il bene della Patria.
L'idea che la Politica sia invece una cosa nobile, cioè l'assunzione di responsabilità per le cose di tutti, non la sfiora minimamente. D'altra parte, con il suo curriculum...
giovedì 24 settembre 2009
C'è Cacciari a Palermo (e domani Rosy Bindi).
Quella in corso è la settimana che il Centro Culturale Segno, come ogni anno, dedica alla riflessione. Si chiama "Settimana Alfonsiana" e il suo animatore è Padre Nino Fasullo. L'iniziativa, che si ripete da parecchi anni, è un'occasione di approfondimento e di ragionamento, e ha un taglio "filosofico". In questi tempi di vacuità, di veline e di apparenza, sorprende, non solo per la qualità dei relatori che riesce a portare a Palermo, ma soprattutto per l'elevato numero di persone che accorrono ad ascoltare, nonostante la scarsa copertura dell'evento nei media locali.
L'astrologo in manette.
In Italia viene trascinato in Tribunale chi osa fare domande al Capo del Governo.
Nello Sri Lanka viene arrestato chi si osa fare profezie astrologiche negative per il Governo.
Sto ancora pensando chi sta messo peggio.
Nello Sri Lanka viene arrestato chi si osa fare profezie astrologiche negative per il Governo.
Sto ancora pensando chi sta messo peggio.
martedì 22 settembre 2009
I baroni in trincea.
La casta universitaria non demorde.
Qualche settimana fa sono entrate in vigore le nuove regole per il reclutamento dei ricercatori universitari, introdotte a novembre del 2008 dalla Gelmini (*) che, accanto a tanti aspetti criticabili (non ultimo la personalità dell'autrice), avevano l'indubbio merito di provare ad arginare la deriva nepotistica e antimeritocratica alla quale l'università italiana sembra abbandonata.
Come ci informa il Sole 24 Ore del 24 agosto, la casta baronale sta provando di tutto per aggirare le nuove norme.
Ecco un esempio. Il decreto abolisce le prove scritte e orali nei concorsi per ricercatori, e impone che la valutazione sia effettuata solo sulla base di titoli e pubblicazioni scientifiche.
E che ti inventano i baroni ? Si accorgono che la riforma Gelmini contiene una clamorosa svista (voluta ?), perché non abroga la precedente normativa Berlinguer. E nella legge universitaria Berlinguer del 1998, incredibile ma vero, era contenuta una norma che consente di limitare il numero massimo di pubblicazioni scientifiche ammissibili per la valutazione degli aspiranti ricercatori (vedere per credere l'art. 2, comma 1, lettera d).
Così il gioco è fatto: ecco trovato l'escamotage per segare le gambe ai migliori e continuare la difesa del loro fortino di privilegi.
Altri esempi degli effetti nefasti delle riforme Berlinguer sull'università sono qui e qui.
(*) D.l. 10.11.1998, convertito in legge n. 1 9.01.2009.
Qualche settimana fa sono entrate in vigore le nuove regole per il reclutamento dei ricercatori universitari, introdotte a novembre del 2008 dalla Gelmini (*) che, accanto a tanti aspetti criticabili (non ultimo la personalità dell'autrice), avevano l'indubbio merito di provare ad arginare la deriva nepotistica e antimeritocratica alla quale l'università italiana sembra abbandonata.
Come ci informa il Sole 24 Ore del 24 agosto, la casta baronale sta provando di tutto per aggirare le nuove norme.
Ecco un esempio. Il decreto abolisce le prove scritte e orali nei concorsi per ricercatori, e impone che la valutazione sia effettuata solo sulla base di titoli e pubblicazioni scientifiche.
E che ti inventano i baroni ? Si accorgono che la riforma Gelmini contiene una clamorosa svista (voluta ?), perché non abroga la precedente normativa Berlinguer. E nella legge universitaria Berlinguer del 1998, incredibile ma vero, era contenuta una norma che consente di limitare il numero massimo di pubblicazioni scientifiche ammissibili per la valutazione degli aspiranti ricercatori (vedere per credere l'art. 2, comma 1, lettera d).
Così il gioco è fatto: ecco trovato l'escamotage per segare le gambe ai migliori e continuare la difesa del loro fortino di privilegi.
Altri esempi degli effetti nefasti delle riforme Berlinguer sull'università sono qui e qui.
(*) D.l. 10.11.1998, convertito in legge n. 1 9.01.2009.
lunedì 21 settembre 2009
domenica 20 settembre 2009
venerdì 18 settembre 2009
Tanto verde a Palermo, ma poco urbano.
Le ultime rilevazioni dell'Istat sulla situazione ambientale delle città italiane contengono molte conferme e (per me) qualche sorpresa.
Nella classifica generale per attenzione all'eco-compatibilità, che tiene conto della depurazione dell'acqua, del livello di inquinamento dell'aria, dell'adozione di misure per il risparmio energetico e per le energie pulite, per la raccolta differenziata, per il livello di inquinamento acustico, Palermo è messa maluccio (88° posto).
Se invece consideriamo il solo verde urbano, Palermo schizza ai primi posti, con il 31,6 per cento di superficie adibita a verde (6° posto tra tutti i capoluoghi). Eppure quando passeggiamo per il centro della nostra città, il verde si fa davvero fatica a cercarlo.
Credo proprio che le statistiche includano anche il Parco della Favorita, ma da qui a considerarlo verde "urbano"...
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)
Nella classifica generale per attenzione all'eco-compatibilità, che tiene conto della depurazione dell'acqua, del livello di inquinamento dell'aria, dell'adozione di misure per il risparmio energetico e per le energie pulite, per la raccolta differenziata, per il livello di inquinamento acustico, Palermo è messa maluccio (88° posto).
Se invece consideriamo il solo verde urbano, Palermo schizza ai primi posti, con il 31,6 per cento di superficie adibita a verde (6° posto tra tutti i capoluoghi). Eppure quando passeggiamo per il centro della nostra città, il verde si fa davvero fatica a cercarlo.
Credo proprio che le statistiche includano anche il Parco della Favorita, ma da qui a considerarlo verde "urbano"...
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)
mercoledì 16 settembre 2009
martedì 15 settembre 2009
lunedì 14 settembre 2009
Scoop a buon mercato.
Questo servizio, del giornalista Salvatore Tartamella, è stato trasmesso dall'emittente locale Video Sicilia. E' dedicato alle condizioni di un viadotto dell'autostrada Palermo-Mazara del Vallo.
Nel filmato il giornalista si avvicina alla base di alcuni piloni e mostra che, in molti punti, l'intonaco esterno è sparito lasciando vedere l'interno, di un materiale all'apparenza simile a terriccio. Si scorgono persino le armature interne in metallo. Lo "scoop" è stato poi rilanciato dal sito di contro-informazione "Youreporter".
Ora, può pure essere che la situazione sia così grave da meritare una denuncia (il giornalista ha fatto bene a interessare anche la Polizia), ma non posso fare a meno di notare l'approssimazione e la superficialità di questa cosiddetta "denuncia".
Nel servizio si terrorizzano i telespettatori con espressioni del tipo "potrebbe cedere da un momento all'altro", "se non subito, tra qualche anno", "il pericolo è che cada come burro" senza un minimo riscontro di un tecnico, un ingegnere, insomma uno competente.
È un po' come quelle pseudodenunce di Striscia la Notizia, che spedisce i suoi inviati a caccia di strutture pubbliche incompiute, e le mostra, alza il tono dell'indignazione, ma quasi mai ne
approfondisce i motivi.
sabato 12 settembre 2009
venerdì 11 settembre 2009
L'inchiesta sui diplomi facili.
Repubblica Palermo ci informa che è in corso un'inchiesta sul rilascio di diplomi da parte di alcuni istituti, enti e "università" di Palermo che, secondo l'accusa, in realtà non hanno alcun valore.
Tra le società indagate, secondo l'articolo, c'è anche la Cetus. Per farsi un'idea della sua attività e del suo livello può essere sufficiente dare un'occhiata al sito, oppure rileggere un'esilarante corrispondenza di qualche anno fa intercorsa con Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.
(Cliccare per ingrandire)
Tra le società indagate, secondo l'articolo, c'è anche la Cetus. Per farsi un'idea della sua attività e del suo livello può essere sufficiente dare un'occhiata al sito, oppure rileggere un'esilarante corrispondenza di qualche anno fa intercorsa con Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.
(Cliccare per ingrandire)
giovedì 10 settembre 2009
Qui si spazza ogni giorno.
In un post di qualche settimana fa sullo spazzamento delle strade di Palermo segnalavo che l'azienda municipale (Amia), sulla base della convenzione in vigore con il Comune, deve spazzare le strade con una frequenza differenziata. Mentre in generale si deve in ogni caso assicurare "livelli igienici soddisfacenti", in alcune strade e zone della città classificate come "sensibili" lo spazzamento deve avere frequenza giornaliera.
Quando avevo scritto quel post non ero a conoscenza dell'elenco di queste "zone sensibili". Poi è arrivato un commento di josh71 che ha scoperto, sul sito dell'Amia la possibilità di consultare l'intera lista. Il motore di ricerca del sito mi pare abbastanza ostico e allora ritengo che la maniera più semplice per verificare la situazione della propria strada è quello di andare alla pagina dell'elenco generale delle strade cittadine , effettuare una ricerca testuale al suo interno, e cliccare sul numeretto (l'ultimo a sinistra) corrispondente all'ambito al quale appartiene la strada cercata. In questo modo si può anche visualizzare la mappa.
Qui di seguito riporto le mappe di alcune delle zone centrali della città.
Quando avevo scritto quel post non ero a conoscenza dell'elenco di queste "zone sensibili". Poi è arrivato un commento di josh71 che ha scoperto, sul sito dell'Amia la possibilità di consultare l'intera lista. Il motore di ricerca del sito mi pare abbastanza ostico e allora ritengo che la maniera più semplice per verificare la situazione della propria strada è quello di andare alla pagina dell'elenco generale delle strade cittadine , effettuare una ricerca testuale al suo interno, e cliccare sul numeretto (l'ultimo a sinistra) corrispondente all'ambito al quale appartiene la strada cercata. In questo modo si può anche visualizzare la mappa.
Qui di seguito riporto le mappe di alcune delle zone centrali della città.
mercoledì 9 settembre 2009
Siti cult: musica per il vostro cane.
Proprio così. Tra le stranezze della rete c'è pure una radio che trasmette musica per le orecchie dei nostri amati cani e gatti di casa.
lunedì 7 settembre 2009
Chi l'ha detto ?
"È necessario incrementare le possibilità per la gente che vuole tentare nuove opportunità di vita e di lavoro, occorre aumentare le possibilità di entrare legalmente in Italia e negli altri Paesi europei.
Questo è ciò che voglio sia fatto, non solo in Italia, ma in tutta Europa. E poi bisogna dire che gli italiani sono stati un popolo che ha lasciato l’Italia e che è emigrato in altri Paesi, soprattutto in quelli americani.
E allora questo ci impone il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con una apertura totale di cuore. E di donare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli, e la possibilità di un benessere che significa anche la salute e l’apertura di tutti i nostri ospedali alle loro necessità".
La risposta sta in questo video.
Questo è ciò che voglio sia fatto, non solo in Italia, ma in tutta Europa. E poi bisogna dire che gli italiani sono stati un popolo che ha lasciato l’Italia e che è emigrato in altri Paesi, soprattutto in quelli americani.
E allora questo ci impone il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con una apertura totale di cuore. E di donare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli, e la possibilità di un benessere che significa anche la salute e l’apertura di tutti i nostri ospedali alle loro necessità".
La risposta sta in questo video.
sabato 5 settembre 2009
giovedì 3 settembre 2009
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