martedì 19 febbraio 2013
mercoledì 13 febbraio 2013
La Green Power SpA e l'insolenza di Berlusconi.
Il clamore suscitato dal comportamento di Berlusconi durante l'evento
pubblico della Green Power ha fatto concentrare l'attenzione mediatica
sull'anziano e potente satiro che si permette di insolentire la manager
della Green Power con esplicite allusioni sessuali. Ma la vicenda sta
avendo qualche strascico, anch'esso interessante.
Poche ore dopo il fattaccio il sito del Corriere, edizione Veneto, informa di avere sentito ("Raggiunta brevemente al telefono, tra un appuntamento e l'altro, nonostante la neve, ci dice:") la manager, che si dichiara per nulla imbarazzata, anzi "divertita e onorata". Curiosamente l'articolo inizia con un panegirico sulle qualità della donna, definita "ragazza solare, entusiasta del proprio lavoro", capace di "gestire la clientela", "seguire e motivare un gruppo di venditori". Espressioni tipiche di brochure aziendali, e piuttosto inverosimili per un giornalista che sostiene di avere sentito l'interessata al telefono.
A sorpresa l'indomani su Repubblica arriva la notizia della smentita dell'interessata che su Facebook precisa "le battute del Cavaliere non mi hanno affatto onorato, solo imbarazzato. La notizia dove mi dichiaro 'onorata' è falsa". Segue un'ulteriore nota dell'azienda, che si dichiara "stupita delle esternazioni" della manager.
Due verità, quindi: quella di una donna svillaneggiata e mortificata in pubblico, e quella di un'azienda pubblica (Green Power Spa è controllata da Eni Spa, che a sua volta è controlla dal Ministero dell'Economia), che senza vergogna infarcisce il comunicato ufficiale a commento della visita di Berlusconi con frasi del tipo:
- "Il Cavaliere è rimasto oltre un'ora, tra battute argute, qualche frecciata agli antagonisti politici, a ribadire soprattutto la volontà non di scendere nè di salire, ma di entrare in politica, di nuovo, con il coraggio del leone che sta sotto il giaguaro che Bersani vuole smacchiare"
- "Il Cavaliere ha rienunciato i dieci principi liberali che lo hanno motivato ad entrare in politica nel '94, oggi più che mai validi e contrapposti a quelli degli avversari, fautori del controllare tutto e tutti, dell'entrare pesantemente a gamba tesa nella vita privata di tutti, in modo vessatorio ed illiberale."
Piccolo particolare, anch'esso indicato nel comunicato: Christian Barzazi, uno dei fondatori dell'azienda, è candidato per il centrodestra.
Poche ore dopo il fattaccio il sito del Corriere, edizione Veneto, informa di avere sentito ("Raggiunta brevemente al telefono, tra un appuntamento e l'altro, nonostante la neve, ci dice:") la manager, che si dichiara per nulla imbarazzata, anzi "divertita e onorata". Curiosamente l'articolo inizia con un panegirico sulle qualità della donna, definita "ragazza solare, entusiasta del proprio lavoro", capace di "gestire la clientela", "seguire e motivare un gruppo di venditori". Espressioni tipiche di brochure aziendali, e piuttosto inverosimili per un giornalista che sostiene di avere sentito l'interessata al telefono.
A sorpresa l'indomani su Repubblica arriva la notizia della smentita dell'interessata che su Facebook precisa "le battute del Cavaliere non mi hanno affatto onorato, solo imbarazzato. La notizia dove mi dichiaro 'onorata' è falsa". Segue un'ulteriore nota dell'azienda, che si dichiara "stupita delle esternazioni" della manager.
Due verità, quindi: quella di una donna svillaneggiata e mortificata in pubblico, e quella di un'azienda pubblica (Green Power Spa è controllata da Eni Spa, che a sua volta è controlla dal Ministero dell'Economia), che senza vergogna infarcisce il comunicato ufficiale a commento della visita di Berlusconi con frasi del tipo:
- "Il Cavaliere è rimasto oltre un'ora, tra battute argute, qualche frecciata agli antagonisti politici, a ribadire soprattutto la volontà non di scendere nè di salire, ma di entrare in politica, di nuovo, con il coraggio del leone che sta sotto il giaguaro che Bersani vuole smacchiare"
- "Il Cavaliere ha rienunciato i dieci principi liberali che lo hanno motivato ad entrare in politica nel '94, oggi più che mai validi e contrapposti a quelli degli avversari, fautori del controllare tutto e tutti, dell'entrare pesantemente a gamba tesa nella vita privata di tutti, in modo vessatorio ed illiberale."
Piccolo particolare, anch'esso indicato nel comunicato: Christian Barzazi, uno dei fondatori dell'azienda, è candidato per il centrodestra.
venerdì 8 febbraio 2013
Aderite al CICAP.
Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) sta attraversando un momento difficile. Le iscrizioni sono in calo, non riceve finanziamenti di alcun tipo, e teme di non essere più in grado di garantire tutte le iniziative e attività.
Il CICAP è un'organizzazione educativa e senza fini di lucro, fondata nel 1989 per promuovere l'indagine scientifica e critica sui cosiddetti fenomeni paranormali.
Conta tra i suoi membri persone come Umberto Eco, Carlo Rubbia, Silvio Garattini, Margherita Hack, Tullio Regge, Umberto Veronesi, Massimo Polidoro (segretario nazionale), Piero Angela, Piergiorgio Odifreddi, Silvan (il "mago"), Roberto Vacca. E ho citato solo quelli che secondo me sono i più noti.
In questi giorni ha lanciato una campagna per raccogliere 500 nuove adesioni da qui a maggio per riprendere fiato e ripartire con nuove energie.
La quota di adesione da socio affiliato è 35 euro, ma ci sono altre forme di sostegno. Date un'occhiata al sito (www.cicap.org) e, mi raccomando, fateci un pensierino. Io l'ho fatto.
Iscriviti a:
Post (Atom)