martedì 17 febbraio 2009

Dalla pena di vita alla pena di morte ?

Luca Sofri mette in evidenza questa frase di Dorina Bianchi, senatrice cattolica del PD che ha sostituito qualche giorno fa Ignazio Marino come capogruppo del partito nella Commissione Sanità, contenuta in un'intervista al Giornale:

“la vita non è un bene che appartiene solo al singolo individuo, ma ai cittadini, alla collettività"

Se questa è la premessa, perché essere contro la pena di morte ?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Abbiamo perso, sto troppo male. Adesso invidio la situazione di voi siciliani, almeno voi non siete sudditi...

Anonimo ha detto...

In che senso noi non siamo sudditi mentre voi si? Da noi Lombardo ha stravinto. Si, forse non l'ha imposto Berlusconi, ma il risultato non cambia. Vincono sempre loro.

Unknown ha detto...

Ho capito il ruolo di cappellacci in tutta questa faccenda: riuscire a fare apprezzare la classe politica siciliana...non credo basti

Anonimo ha detto...

La Televisione batte il Telefono.

Anonimo ha detto...

Riguardo all'argomento del post: un'altra tafazzata del PD: la decisione sbagliata al momento sbagliato.

Unknown ha detto...

Secondo me il problema vero è che si mette in seria discussione il principio di autodeterminazione dell'individuo.

Micheluzzo ha detto...

E' una frase da regime sovietico, in cui nessuno può pensare di essere libero dall'onnipresenza dello stato collettivista.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Direi che e' una frase dove si condensa il peggio della cultura cattolica, alla quale appartiene colei che l'ha pronunciata, e il peggio della cultura comunista.

Micheluzzo ha detto...

Le due anime del PD, dunque...