lunedì 23 febbraio 2009

Fesso chi paga.

IL Sole 24 Ore ha pubblicato un'inchiesta sulle entrate dei Comuni provenienti dalle multe per violazioni del codice della strada. Tra i dati più interessanti spicca la percentuale di importi effettivamente riscossi sul totale delle multe verbalizzate.

Sebbene possano essere tanti i motivi che ostacolano la trasformazione di una multa in un'effettiva entrata di cassa (ricorsi, prescrizioni, etc.), resta evidente che una bassa quota di riscosso rispetto all'accertato è sintomo di inefficienza.

Così, tanto per non perdere l'abitudine di guardarci allo specchio, possiamo notare che:

- a Palermo viene incassato il 23,9% delle multe;
- a Cagliari l'85,4%;
- a Bologna, L'Aquila e Frosinone il 100%.

Se poi avete "la fortuna" di beccare una multa a Reggio Calabria, niente paura, lì viene riscosso solo l'1,7%.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che una buona parte delle mancate riscossioni dipenda dalla rapidità ed efficienza della notifica. Infatti, mi pare che l'articolo si riferisca al riscosso "per competenza", cioè nello stesso anno della multa.

Dove si riscuote il 100%, non è da escludere che nel momento stesso in cui viene verbalizzata la multa (con apposito "palmare"), partano i processi di notifica (accertamento dell'indirizzo, creazione dei documenti e spedizione della busta).

Più tempo passa tra la multa e la notifica e meno probabilità vi sono di riscuoterla nello stesso anno. Lo stesso articolo dice che "possono influire metodi di contabilizzazione che tendono a far coincidere l'accertato ed il riscosso".

Micheluzzo ha detto...

Aspetto da Angelo un confronto con la Ville Lumiere, sempre al centro dei suoi pensieri.
Come fanno a Parigi?

Anonimo ha detto...

Non credo che a Parigi facciano multe, non ce n'è bisogno: si ricorda di uno che andò controsenso anni fa, ma fu perdonato perchè si scoprì che era inglese.
:-)))

Micheluzzo ha detto...

Allora decidiamo: andiamo a vivere a Reggio Calabria o a Parigi?

Anonimo ha detto...

Sulla scelta potrebbe incidere la seguente rivelazione.

Non tutti sanno che a Parigi, nelle strade centrali, dove non è stato possibile (finora) ricavare piste ciclabili, i ciclisti possono circolare nelle corsie riservate agli autobus, nei pressi del marciapiede.

Impensabile da noi.