I programmi elettorali non li legge nessuno, ma per fortuna c'è la Rete apposta per conservarli e tenerli a disposizione di chi vuole rinfrescarsi la memoria.
Il partito democratico si è battuto fieramente contro questa porcata, questo attentato alla libertà, ma, come ricordava ieri Travaglio nell'editoriale del Fatto Quotidiano, nel programma elettorale del PD per le elezioni politiche del 2008, dopo una premessa del tipo "le intercettazioni sono uno strumento essenziale d'indagine... bla bla...", c'era testualmente scritto:
"Il divieto assoluto di pubblicazione di tutta la documentazione relativa alle intercettazioni e delle richieste e delle ordinanze emesse in materia di misura cautelare fino al termine dell’udienza preliminare, e delle indagini, serve a tutelare i diritti fondamentali del cittadino e le stesse indagini, che risultano spesso compromesse dalla divulgazione indebita di atti processuali.
Ci sarebbe quasi da dire che la legge bavaglio del Pdl è addirittura più permissiva rispetto al programma del PD. La legge infatti consente, sia pure solo per riassunto, la pubblicazione delle intercettazioni anche prima dell'udienza preliminare, mentre la proposta del PD parlava esplicitamente di "divieto assoluto di pubblicazione".
4 commenti:
Questo post è un gustoso pendant con il precedente: dimostra che certi sedicenti intellettuali o cantanti organici a comando, rispondendo a stimoli pavloviani, si riempiono la bocca di belle parole e si battono il petto frementi per l'indignazione, ma sotto sotto finiscono con l'essere schiavi di un altro padrone, forse meno brutale, ma altrettanto ottuso.
Il testo approvato al Senato consente la pubblicazione "per riassunto" degli atti di un processo non più segreti.
Non consente, invece, la pubblicazione dei testi delle intercettazioni, neanche per riassunto. Di cui non si potrà più né scrivere né parlare, né per riassunto, né nel contenuto, fino al termine delle indagini preliminari.
Hai ragione, Angelo.
Sulle pubblicabilità delle intercettazioni il decreto ricalca fedelmente il programma del PD.
Alla fine l'unica nostra speranza è il magnate australiano Murdoch (come siamo messi male!) e le sue tv Sky, che stanno denunciano gli abusi di questa legge alla Corte europea dei diritti umani.
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