giovedì 16 ottobre 2008

RaccomEntrati.

Da qualche giorno è disponibile l'ultima edizione della Relazione del Ministero di Brunetta sullo stato della Pubblica Amministrazione.

Le informazioni contenute nel rapporto sono tantissime e interessanti, e sono supportate da un'ampia raccolta di numeri. Manca però un'indicazione che sarebbe utile conoscere. C'è, per esempio, un capitolo dedicato al personale. Si dice che nel 2006 le assunzioni sono state 133.528, di cui 73.432 "reclutate" dall'esterno (il resto è mobilità interna alla PA).

"Reclutate" vuol dire tutto e niente. In questo calderone ci stanno gli assunti per concorso, i contrattisti a tempio determinato, gli stabilizzati.

La sensazione è che, con il passare del tempo, la prima parte del terzo comma dell'art. 97 della Costituzione ("Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso"), sia stata sacrificata rispetto all'inciso successivo ("salvo i casi stabiliti dalla legge").

Gli autori della Relazione, non sapendo che pesci pigliare, se ne escono così:

La procedura speciale di reclutamento secondo percorsi selettivi riservati, che è stata anche vista come non pienamente compatibile con la Costituzione, ha ingenerato in capo ai possibili destinatari l’aspettativa di poter contare su un’assunzione a tempo indeterminato. Peraltro, le risorse finanziarie a disposizione delle amministrazioni sono molto limitate, come accade anche per le procedure concorsuali pubbliche, ed il rischio che le aspettative rimangano deluse è senz’altro elevato. Da ciò i possibili effetti anche su un piano
sociale. La tematica richiederebbe senz’altro un profondo ripensamento.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

...e scusate se è poco!

Comunque, noto che la "crociata" contro l'inefficienza nella P.A. si va indirizzando sempre più verso il problema "assenteismo".

Premesso che non sono un esperto, a mio parere il primo problema della P.A. è la produttività del lavoro. Che non dipende "solo" dai singoli dipendenti. Anzi, dipende soprattutto dall'organizzazione dei processi e dalle dotazioni tecnologiche. Siete d'accordo?

Anonimo ha detto...

Ovviamente siamo d'accordo. Inoltre il fatto che un impiegato si assenti di meno non significa certamente che lavori di più. Ci si può limitare anche soltanto a scaldare la poltrona. ma da qualche parte si doveva pur cominciare, quindi vada anche per la cura Brunetta.

Anonimo ha detto...

Temo che il Brunetta... non sia all'altezza (:-)) e che tutto si risolva nell'ennesima operazione di facciata che, alla fine, non migliorerà i servizi al cittadino.

Noto anche che, basandosi sullo stesso "assioma dela presenza", si comincia ad agire per limitare il diritto di sciopero.

Anonimo ha detto...

Già questo è un po' più grave. Non ho approfondito la materia, ma il fatto stesso che un governo di destra si interessi alla materia del diritto di sciopero non mi piace affatto.

Anonimo ha detto...

Su Repubblica di ieri troverai materiale per approfondire. Quest'articolo è sul diritto di sciopero:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/15/stretta-sugli-scioperi-nei-servizi-pubblici.html

E da quest'altro si capisce perchè la lotta all'assenteismo potrebbe essere (almeno in Sicilia) solo un'operazione di facciata (notare il meccanismo dei "progetti"):

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/15/la-regione-utilizza-soldi-di-agenda-2000.html

Micheluzzo ha detto...

Come la recente messa in funzione dei tornelli dimostra, si presume che se si esce meno per andare al bar, chi resta in ufficio lavori di più, quando invece potrebbe usar il pc per andare su internet o potrebbe portarsi al mattino la gazzetta dello sport da leggere o potrebbe semplicemente impiegare quattro ore per una pratica che ne vuole una...

Anonimo ha detto...

Ieri sera il ministro ha fatto un road show in tv: Otto e Mezzo, Porta a Porta, ecc.

Ho assistito solo a qualche battuta, dunque il mio giudizio è parziale. Confermo l'impressione di "molto fumo e poco arrosto" sulle attività ministeriali.

E ad Otto e Mezzo mi ha ricordato la canzone di De Andrè "Il Giudice"...

Il rigore come rivincita.

Anonimo ha detto...

MALGOVERNO NELLA P:A:in quel di Castelraimondo serve maggiore vigilanza e controllo sul territorio.Dal febbraio 2002 l’amministrazione comunale tiene,illegittimamente demansionato,estromesso,eliminato dall’ufficio il comandante dei vv.uu;(uno dei quattro dipendenti comunali laureati,di ottima condotta morale e civile,incensurato,senza alcun procedimento penale o giudiziario a carico),sostanzialmente senza fare quasi niente,a spese del contribuente.(Vedere sentenza immediatamente esecutiva,in internet,alla voce DEMANSIONAMENTO CAMERINO)

Anonimo ha detto...

Un impegno concreto contro i fannulloni che passano il tempo a ricercare anziché produrre:

In base a un disegno di legge, già approvato dalla Camera, che contiene una norma sulla stabilizzazione dei precari, 60 mila ricercatori che fino ad oggi hanno lavorato presso università ed enti di ricerca rischiano di vedere andare in fumo il loro lavoro.

Infatti, se gli enti da cui dipendono non riusciranno a stabilizzarli entro il 30 giugno 2009 dovranno trovarsi un'altra sistemazione.

La legge 133 (manovra economica) prevede per le Università la riduzione annuale, fino al 2013, del Fondo di finanziamento ordinario e un taglio del 46 per cento (46 PER CENTO!!!) sulle spese di funzionamento, in pochi anni gli Atenei avranno ben 1,4 miliardi di euro in meno.

Dunque, nel prossimo futuro le Università dovranno pensare alla propria sopravvivenza, non a quella dei ricercatori.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Tra i raccomentraNDI, i ricercatori sono i primi della fila...
Che taglino pure i fondi alle Università. Leggevo (mi pare su Lavoce.info) che le risorse indirizzate all'Università in Italia non sono sostanzialmente inferiori agli altri paesi.
Il fatto è che queste risorse vengono distribuite a tutti senza premiare il merito.
Perché spesso i candidati professori hanno più pubblicazioni dei commissari d'esame ? Perchè di solito quelli con più pubblicazioni vengono trombati ?
Tagliare, tagliare...

Anonimo ha detto...

Ho un amico che si è trasferito in Spagna e, per un certo periodo, ha fatto il ricercatore presso un'università pubblica spagnola.

Ebbene, il bando di selezione fu redatto "su misura" per lui e tale pratica, a quanto mi disse, era piuttosto diffusa in quel Paese.

Però, la Spagna ci sta sorpassando lo stesso...

Ne deduco che non dev'essere questo il problema (pur condividendo il sacrosanto discorso sul merito: l'ha detto pure Piero Angela!).

Anonimo ha detto...

Mi scuso per la lunghezza.
Che la “lotta ai fannulloni” sia uno slogan di facciata per nascondere la riduzione dei diritti l’avevamo intuito, anche considerando i personaggi coinvolti.

Su Repubblica del 22/10 è stata pubblicata una lettera di una madre che riporto integralmente.
Aggiungo soltanto che il “relais a 5 stelle in via dei Sabelli” è l’istituto di neuropsichiatria infantile della Sapienza, dove si effettuano visite o si svolgono terapie. La “beauty farm Bambin Gesù” è il noto ospedale pediatrico che, tra l’altro, ha un Dipartimento di Neuroscienze. La legge 104/92 garantisce ai genitori di bambini con disabilità grave 3 giorni di permesso al mese, retribuiti dall’Inps.

Un weekend con Brunetta (Antonella Cascioli):

VORREI invitare il ministro Brunetta a trascorrere un bel weekend insieme. Sono la mamma di tre bambini di cui uno disabile al 100%, lavoro come dipendente presso una società con orario 9-18 (quando va bene) ed usufruisco dei preziosi permessi concessi dalla legge 104 che il ministro Brunetta vuole “modificare”. Il ministro infatti scorge un abuso alle casse pubbliche nel fatto che il venerdì o quando c’è un ponte i permessi si concentrano. Vorrei dire che anch’io quasi sempre scelgo di usufruire del permesso il venerdi o in concomitanza di un ponte, ciò infatti mi consente di stare più giorni consecutivi con mio figlio e/o riposarmi dopo una visita stancante fatta in qualche centro specialistico o ospedale che quasi sempre cerco di fissare di venerdì. Pertanto sarei onorata se il ministro volesse trascorrere con noi un bel weekend presso la beauty farm Bambin Gesù o il relais a 5 stelle in via dei Sabelli. Caro ministro trovi pure i falsi invalidi e coloro che abusano ma mi dia retta non è questa la strada! Cordiali saluti.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Brunetta ha detto che incontrerà la signora per un intero week end e le spiegherà la riforma.

Anonimo ha detto...

Se il Ministro si fosse limitato ad accettare l'invito della signora Cascione, poco male.

Ma la frase del Ministro (riportata da Repubblica) si conclude così:
"Sono sicuro che io capirò lei e lei me. E' per le famiglie come la sua che sto facendo questa battaglia, per far sì che altri - quelli che non ne hanno diritto - non le rubino ciò che le spetta."

Ora, chi NON CONOSCE i meccanismi della legge 104 si può anche accontentare; ma chi quei meccanismi li conosce, si domanda come può un avente diritto ai permessi essere danneggiato da qualcun altro che usufruisce dei permessi non avendone diritto.

Dunque, si fanno strada i seguenti sospetti (alternativi):
1) il Ministro non conosce ciò di cui parla;
2) il Ministro ha fatto una dichiarazione "specchietto per le allodole" ed è vero che vuole limitare i diritti individuali.

E concludo con una citazione:
"Le bugie si riconoscono subito! perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo" (la Fata Turchina).

Questa è una di quelle con le gambe corte... :-)


http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/23/ho-un-figlio-disabile-lei-ci-penalizza.html

Antonio Lo Nardo ha detto...

Io non conosco bene i meccanismi, ma riconosco che se tanti approfittano ingiustamente di un beneficio, le risorse medie disponibili per coloro che effettivamente ne hanno bisogno diminuiscono.

Anonimo ha detto...

Teoria. Perché la 104 (che io sappia) non ha limiti di spesa.

Tre giorni al mese per ciascun disabile grave.

Il punto è che nel riconoscimento della disabilità si inseriscono meccanismi burocratici che, in quanto tali, si prestano a distorsioni di vario tipo.

Dunque, il problema si risolve lavorando su queste cose e non abolendo o limitando il diritto individuale.

Certo, sarebbe un duro ed "invisibile" lavoro; è molto più facile gridare "TOLLERANZA ZERO!" in prima serata tv.

Antonio Lo Nardo ha detto...

Al dunque: che vuole fare Brunetta a proposito di questa legge 104 ?

Anonimo ha detto...

Finora, ufficialmente, si parla di

"monitoraggio sulla corretta
attuazione della legge n. 104 del 1992 in materia di permessi di assenza dal lavoro che questo Dipartimento [Funzione Pubblica, ndr] intende avviare, anche in previsione di un eventuale riordino della disciplina allo
scopo di garantire un autentico ed efficace supporto sia ai dipendenti pubblici portatori di handicap grave, sia ai dipendenti pubblici ai quali incombe la necessità di assistere, in maniera continuativa ed esclusiva, familiari con handicap in situazione di gravità".

Dalle dichiarazioni del ministro alla stampa, si tratterebbe di modifiche limitate e che non lederebbero i diritti dei disabili.

Ma ricordo che questa maggioranza aveva infilato una norma salva-furbetti dentro il decreto Alitalia. Per questo stiamo all'erta.

Fonti:

http://www.innovazione.gov.it/ministro/pdf/Testo_circolare_su_legge_104.pdf

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/18/brunetta-via-controlli-sanzioni.html

Antonio Lo Nardo ha detto...

Embè ? Cosa ci trovi di strano ?

Anonimo ha detto...

NON MI FIDO!!!

E non ci passerei mai il week-end.

Anonimo ha detto...

Ieri Renatino finalmente è uscito al naturale, eh?

Ritengo che, anche oggi, la maggior parte dei frequentatori di questo blog non ha fatto niente come al solito, nevvero?

(Come me, del resto).