giovedì 22 gennaio 2009

Com'è bella la città.

Come ogni fine anno, il Sole 24 Ore ha pubblicato i risultati dell'indagine sulla qualità della vita nelle città italiane.Palermo ne esce con le ossa rotte, 101esima su 103, e in peggioramento rispetto alla già scarsa valutazione del 2007 (92esima). Cagliari se la cava un po' meglio (73esima), ma anch'essa perde posizioni (65esima nel 2007).




In questo grafico si possono confrontare le due città per ognuno dei sei grandi grandi gruppi di indicatori utilizzati:
1) Tenore di vita: tiene conto del Pil, dei depositi bancari, delle pensioni erogate, dei consumi, dei prezzi, del costo delle abitazioni.2) Affari e lavoro: presenze, aperture e chiusure di imprese, protesti, disoccupazione, occupazione.3) Servizi ambiente e salute: infrastrutture, qualità dell'ambiente, clima, incidenti stradali, dispersione scolastica, velocità della giustizia.4) Ordine pubblico: borseggi, furti in casa, furti di auto, rapine, minori denunciati, delitti totali.5) Popolazione: abitanti, trasferimenti di residenza, nascite, quota di giovani, quota di laureati, quota di immigrati.6) Tempo libero: vendite di libri, spettacoli cinematografici, concerti, bar e ristoranti, organizzazioni di volontariato, attività sportive.


20 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono certo che sia corretto utilizzare gli istogrammi in questo caso.

Forse sarebbe il caso di usare gli ideogrammi: tanti sacchetti di munnizza sovrapposti.

:-)

Anonimo ha detto...

So che gli abituali frequentatori del blog sono già aggiornati sull'argomento.

Ma se "passa qualcuno" e vuol sapere PERCHE' le cose non funzionano, legga qui (mitica Petix):

http://www.rosalio.it/2009/01/22/sos-amia/#more-4706

Micheluzzo ha detto...

Proprio oggi parlavo con una collega, che tre anni fa è stata a Palermo. Era stupita del fatto che gli autobus non hanno orari certi e definiti (qui a Milano alle fermate ci sono gli orari cartacei dei transiti e dei tabelloni elettronici, in molti casi, avvisano quanti minuti mancano all'arrivo della tale linea...).

Antonio Lo Nardo ha detto...

L'unico che provò, a suo tempo, e con modesto successo, a rivoluzionare il servizio di trasporto pubblico cittadino fu, manco a dirlo, l'allora sindaco Orlando.
Allora si decise di "spezzare" gli itinerari lunghissimi in più tragitti. La cosa aveva il vantaggio di rendere (un po') più regolari e frequenti certe linee, ma lo svantaggio di dover frequentemente cambiare autobus.
Da allora l'azienda municipalizzata è tornata lo stagno melmoso che era.

Micheluzzo ha detto...

Questa mattina.
Vado all'ATM Point alla Metro Loreto, sono le 10.03.
Chiedo di poter fare un abbonamento settimanale.
Esco in superficie alle 10.15 con la tessera magnetica già pronta (con la mia faccia stampata sopra) e l'abbonamento che inizia da lunedì prox.
Per ricaricarla posso rivolgermi alle macchinette self service nelle stazioni della metro o alle edicole o ai tabaccai o agli ATM Point.
Benvenuti in una città europea.
Ah, dimenticavo il costo: 9 euro a settimana per prendere tutti i mezzi che volete.
Invidiosi, eh?

Anonimo ha detto...

Se è per questo, a Parigi, il "pass Navigo" si può richiedere via internet e viene recapitato a casa (se residenti in città); inoltre, basta appoggiarlo ai rilevatori per ottenere l'accesso alla metro o il pagamento del bus.

C'è sempre qualcuno più europeo!

Micheluzzo ha detto...

Anche questo si appoggia sui rilevatori per la convalida, che ti pare che non siamo pure europei qua in Lombardia? Però, giusto per la cronaca: gli uffici sono aperti dalle 8 alle 19, dal lunedì al sabato, in maniera tale che non hai bisogno di prendere permessi o altro, così come puoi rinnovare l'abbonamento ovunque tu voglia con le casse self service, che erogano anche biglietti ordinari urbani da una corsa...

Anonimo ha detto...

In effetti il divario con le altre città si aggrava sempre più.
Però questo Sindaco ha battuto Orlando e all'epoca avava già dato prova di essere un cattivo amministratore (anche se ora è peggiorato).
Poco tempo fa la città ha votato per Avanti presidente della Provincia, non dimentichiamolo!!
Alle ultime elezioni ricordo un signore anziano, per strada, che, sentendomi parlare bene di Orlando, s'infuriò e cominciò a dire che era un ladro e che era meglio Cammarata.
Chi lo sa se un giorno questo lungo inverno finirà e tornerà la Primavera di Palermo. Ci credo sempre meno.
Toni
P.S. Antonio...ma sei proprio fissato con Cagliari!!!

Anonimo ha detto...

Delle casse automatiche in ogni stazione del metrò non avevo parlato per decenza...

Aperte dalle 5,30 alle 0,30 (gli stessi orari del metrò), consentono l'acquisto di tutta la gamma di titoli di viaggio ed accettano banconote, monete e carte.

Il "pass Navigo" si può ricaricare anche presso gli ATM (gli sportelli bancomat) di alcune banche (7g/7; 24h/24).

Con Parigi non si può competere...
E la cosa straordinaria è che quando sei là, ti sembra tutto normale!

Micheluzzo ha detto...

Il mio pass si chiama Itinero... e quante linee avete del metrò, voi parigini? Qui ne abbiamo ancora quattro, ma con l'expo ne verrano fuori un altro paio...

Anonimo ha detto...

Noi parigini "del pensiero" abbiamo n.16 linee.
In aggiunta, ci sono anche n.5 linee RER (treno espresso regionale), n.3 linee di tram (+1 "fuori città"), n.1 funicolare di Montmartre.

Questo, per limitarsi al trasporto su ferro, ma esistono anche i bus con corsia riservata e protetta, i filobus, gli autobus normali ed un numero incalcolabile di taxi a basso prezzo (quelli che Bersani ha tentato invano di liberalizzare anche da noi).

Tutte le informazioni su orari (di qualsiasi mezzo) e prossimi passaggi si possono trovare alle fermate, su internet (con mappa interattiva), sul palmare e via SMS.

Inarrivabile.

Micheluzzo ha detto...

Mi dici quando passa il 101?

Anonimo ha detto...

Il 101 (CHAMPIGNY CAMPING INTERNATIONAL / JOINVILLE LE PONT RER), in direzione Champigny, passa dalla fermata Mozart tra 17 min. (sono le 15h23 del 25/01/09); il successivo passa tra 42 min.

Ma bisogna considerare che oggi è domenica (servizio ridotto) e che il 101 è una linea "di banlieu".

Se ti vuoi divertire, puoi farti un giro su http://www.ratp.fr/

Micheluzzo ha detto...

Come diavolo facevi a sapere che mi trovavo proprio a quella fermata?!?!? Ah, ti scrivo seduto dall'autobus: qui a Parigi sugli autobus c'è internet wifi, e sui sedili è installato un pc...

Anonimo ha detto...

A proposito di Cagliari: c'è da dire che negli ultimi anni, secondo me, la situazione è un pò peggiorata. Colpa dell'immobilismo della giunta Floris. Il sindaco, oltre che pensare agli affari suoi, non muove un dito per la città...
ciao

Anonimo ha detto...

Tornando a Palermo (e con i piedi... per terra), ho deciso di sapere SE passa il 101 (Stazione Centrale - Stadio).

Esclusa internet, sono andato alla fermata Ruggero Settimo e, in mancanza di meglio, ho chiesto a un vecchietto che aspettava (erano le 14.10 del 26/01/09):

"Il 101 passa?"
"Chi schifiu! E' ch'iossai 'i deci minuti c'aspiettu! E poi capaci ca ni passanu tri tutti 'isiemmula!"

Micheluzzo ha detto...

Devo confessare che oggi ho atteso quasi 15 minuti per il 51: un po' mi vergogno a dirlo in questo blog di parigini.

Anonimo ha detto...

In effetti, Milano non andrebbe paragonata con Parigi (per dimensioni, importanza, ruolo).

Si potrebbe confrontare con Monaco di Baviera, Amburgo o Barcellona (vivaci città commerciali "capitali" di importanti regioni).

Cominciamo da Monaco, che tra l'altro (ed a differenza di Parigi) ha un sistema di trasporti pubblici piuttosto recente: sei linee di metropolitana urbana, una rete di ferrovie regionali (S-Bahn, 10 linee) che in città diventa del tutto simile ad una metropolitana, rete di tram (10 linee) ed, ovviamente, rete di autobus.

Ah! Quasi dimenticavo: recentemente è stato approvato il progetto di un treno a levitazione magnetica, per collegare la stazione centrale con l'aeroporto (circa 30 km.)

Preciso a Malpensa!

Micheluzzo ha detto...

Io paragonerei Milano con un'altra città italiana (es. Palermo): non possiamo paragonare sistemi amministrativi, culturali, sociali e politici differenti. E' inevitabile che le ricadute sul territorio, le sensibilità siano differenti. Non capisco tutto questo accanimento verso Milano: abbiamo dimostrato che rispetto le altre capitali europee Milano è indietro: bene, e adesso? Intanto prendiamo esempio dalle altre città italiane. Palermo e Milano non fanno parte della stessa nazione? Allora, cosa è che non funziona in una e cosa che non funziona nell'altra? E perché? Di chi sono le colpe? Quali le cause?

Anonimo ha detto...

@MIK:
No, non è accanimento.
La mia attenzione si vuole concentrare sul fatto che, mentre noi italiani (ed ancor più noi siciliani) perdiamo tempo con finti problemi, nel resto del mondo si va avanti e ci si occupa dei problemi concreti e quotidiani delle persone.

I trasporti sono un indicatore importante, perché in una grande città potersi muovere facilmente equivale a recuperare spazi di libertà (e salute).

Dunque, secondo me, il paragone va fatto con città analoghe a livello europeo. Ad es.: Palermo e Siviglia; Parigi e Roma; Napoli e Marsiglia.